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    IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – E IN CHIARO STASERA CHE VEDIAMO? FINALMENTE SI RAGIONA COL GRANDE RITORNO IN PRIMA SERATA DI UNA COMMEDIA SEXY DI TINTO BRASS, “MIRANDA”, IL FILM CHE LANCIÒ SERENA GRANDI – CINE 34 ALLE 21,15 PER FORTUNA CI PORTA PIÙ DI UN SORRISO COL CAPOLAVORO DI CARLO VERDONE, “BIANCO, ROSSO E VERDONE” –  SU RETE 4 ALLE MI RIVEDREI VOLENTIERI IL KOLOSSAL “IL RE DEI RE” CON JEFFREY HUNTER, SECONDO GORE VIDAL IL GESÙ CRISTO PIÙ SEXY DI SEMPRE –  RAI MOVIE ALLE 0,35 CI OFFRE L’OCCASIONE DI RIVEDERE “I MITICI. COLPO GOBBO A MILANO” DEI VANZINA… – VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    se dio vuole se dio vuole

    E in chiaro stasera che vediamo? Andiamo in ordine. Su Iris alle 21 abbiamo il thriller “La regola del sospetto” diretto da Roger Donaldson, scritto da Robert Towne (“Chinatown”) con Al Pacino, Colin Farrell, Bridget Moynahan, Gabriel Macht, Mike Realba. Non male. Ma sembra sia superiore la più recente serie dallo stesso titolo inglese, “The Recruit”.

     

    Rai Storia alle 21,10 scomoda addirittura Roberto Rossellini col suo bellissimo “Stromboli” con Ingrid Bergman, Mario Vitale, Renzo Cesana, Mario Sponza. Piuttosto carino “Affittasi ladra” diretto da Hugh Wilson (“Scuola di polizia”), con Whoopi Goldberg, Bob Goldthwait, G.W. Bailey, Lesley Ann Warren, James Handy, Canale 27 alle 21,10. Tratto da una serie di romanzoi di Lawrence Block la cosa più curiosa fu il cambiamento di sesso del protagonista Bernard "Bernie" Rhodenbarr, che doveva essere interpretato da Bruce Willis in Berenice Rhodenbarr, interpretato da Whoopi Goldberg.

     

     

    marco giallini se dio vuole marco giallini se dio vuole

    Rai Movie alle 21,10 propone la commedia piuttosto fortunata “Se Dio vuole” diretta da Edoardo Falcone con Alessandro Gassman in versione prete, Edoardo Pesce, Marco Giallini, Laura Morante, Ilaria Spada. Piuttosto divertente. La storia è presto detta. Cosa fai se tuo figlio si comporta in maniera strana e pensi che sia gay? E invece scopri, che vuole solo farsi prete? Aiuto! Comunque, alla fine, come disse Marco Giallini durante la conferenza stampa del film, meglio un figlio gay, ma anche un figlio prete che laziale.

     

    miranda di tinto brass 8 miranda di tinto brass 8

    Finalmente si ragiona col grande ritorno in prima serata di una commedia sexy di Tinto Brass, “Miranda”, Cielo alle 21, 15. E’ il film che lanciò Serena Grandi. Allora ci sembrò solo una cultissima versione erotica della Locandiera goldoniana ambientata nel dopoguerra italiano nel ferrarese. Trionfo della carne e delle scopate di Serena Grandi con i maschi del posto, il cameriere, l’ex-fascista, il camionista, interpretati da un Andrea Occhipinti ancora non produttore sofisticato, Franco Interlenghi, Franco Branciaroli, il bluesman Andy J. Forest.

     

    C’è pure la sublime Isabelle Illiers reduce da “Les fruits de la passion” (ma che fine ha fatto?). Se Brass avesse girato il film , come voleva, con Stefania Sandrelli sarebbe stato un film migliore? Mah… Miranda è ormai Serena Grandi. E ricordo bene che segnò molto più di “La chiave” lo scivolamento nel porno di Tinto, perché la Grandi veniva da una ventina di particine più o meno spinte negli ultimi bagliori della commedia sexy, nei Pierini, negli Hercules di Cozzi.

     

    Non aveva cioè lo status di star bertolucciana della Sandrelli che avrebbe potuto ancorarlo a un cinema “alto”. Con la scena della pipì in primo piano della Grandi diventava indifendibili per i più. Ma la vera domanda è cosa sarà rimasto da vedere stasera, visti i tagli e le censure che Cielo fa ai film di Tinto…

     

     

    miranda di tinto brass 2 miranda di tinto brass 2

    Cine 34 alle 21,15 per fortuna ci porta più di un sorriso col capolavoro comico di Carlo Verdone, “Bianco, rosso e Verdone” con Carlo Verdone in tre celebri ruoli, la Sora Lella che esplodeva come la nonna di Mimmo, Milena Vukotic come la signorina con la topa pelosissima che Mimmo non sa bene riconoscere (“forse era un paio di mutande”), Irina Sanpiter nel ruolo chiave di Magda, la moglie che non ne può più del terribile marito, Angelo Infanti come il maschio galante che la conquisterà.

     

    E poi, ovviamente, c’è Mario Brega nel ruolo della sua vita, il Principe, quello del celebre “Sta mano può esse piombo e può esse piuma. Oggi è stata piuma”. Stra-stra-stracultissimo. Ci sono fan che conoscono tutte le battute a memoria. E non scordatevi il finale con le votazioni…

     

     

    mario brega e carlo verdone in bianco rosso e verdone mario brega e carlo verdone in bianco rosso e verdone

    Su Rete 4 alle 21,25 mio rivedrei volentieri uno dei kolossal girati da Nicholas Ray in Spagna per le produzioni di Samuel Bronston, “Il Re dei Re” con Jeffrey Hunter, secondo Gore Vidal il Gesù Cristo più sexy di sempre, Robert Ryan come San Giovanni Battista, Siobhan McKenna, Viveca Lindfors, Rip Torn, Rita Gam. Leggo che in un primo tempo doveva produrlo John Farrow, il padre di Mia, supercattolico, molto legato a Bronston, che lo vedeva come il film della sua vita. Ma già non stava bene. Venne così affidato a Nicholas Ray, al tempo amatissimo dai giovani critici della Nouvelle Vague (“Il cinema è Nicholas Ray”, scrive  Jean-Luc Godard).

     

    Purtroppo, per vari motivi, non venne come sperava Ray. “…se avessi avuto carta bianca, se fosse stato il quarto film di Bronston e non il secondo, se non avessimo avuto tante difficoltà, credo che sarebbe stato un film molto più intenso. Non sono contento del modo in cui si è risolto”. Ray fa delle sperimentazioni incredibili per il tempo. Nella scena con Gesù Cristo e la madre in cucina, che lui stessa definiva straordinaria, uno dei ben tre direttori della fotografia, lo spagnolo Manuel Berenguer, “ha utilizzato una lente speciale di sua invenzione con la quale poteva tenere a fuoco i due personaggi. (..) L’importante era evidenziare che in quell’istante si giungeva akka realizzazione del momento, che era il tempo, che era successo ciò che Maria e Gesù sapevano che sarebbe successo, che avevano sempre saputo ed erano gli unici a saperlo”.

     

    furio bianco rosso e verdone furio bianco rosso e verdone

    Purtroppo la produzione rimonta l’incredibile piano sequenza del Discorso della Montagna inserendo tagli che Ray non avrebbe mai fatto e distruggendone l’unità di ripresa. Per questo Ray non si dice soddisfatto del film. Proprio durante questa scena il direttore della fotografia, Franz Planer, ebbe un infarto, verrà sostituito, e morirà pochi anni dopo. Il povero Jeffrey Hunter verrà depilato sotto le ascelle e sul petto per problemi di “decenza”. Gli mettono anche un naso finto. Come Ponzio Pilato, che doveva essere interpretato fin dall’inizio da James Mason, non si trovò nessun grande attore inglese disponibile e venne chiamato Hurd Hatfield. Il ruolo di Richard Johnson venne completamente tagliato al montaggio. I bambini del tempo lo videro, almeno nelle grandi città, in 70 mm. Non avete idea di cosa potesse essere un film come questo o come “Ben-Hur” o come “El Cid” in 70mm.

     

    Rai Uno alle 21,25 se la cava con la commedia “Se scappi ti sposo” di Garry Marshall con Julia Roberts, Richard Gere, Joan Cusack, Hector Elizondo. Italia 1 alle 21, 30 punta sul sicuro con “Kung Fu Panda 2” di Jennifer Yuh. Purtroppo al posto della voce di Jack Black sentirete quella di Fabio Volo.

     

     

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    Passiamo alla seconda serata con “Sono pazzo di Iris Blond” di e con Carlo Verdone, stavolta in coppia con Claudia Gerini, Cine 34 alle 23, 45. Strepitosa l’apparizione di Mino Reitano in Belgio. Rai Movie alle 0,35 ci offre l’occasione di rivedere “I mitici. Colpo gobbo a Milano” dei Vanzina, una sorta di remake di “I soliti ignoti a Milano”, con Claudio Amendola, Monica Bellucci, Ricky Memphis, Tony Sperandeo. Max Turilli, celebre caratterista italiano sempre in ruoli di tedesco o di umbro-marchigiano fece da coach a Monica Bellucci per il giusto accento umbro-marchigiano.

     

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    Rete 4 alle 0,50 si spinge a presentarci il mitico “Jesus Christ Superstar” di Norman Jewison con Ted Neeley, Carl Anderson, Yvonne Elliman, Barry Dennen, Josh Mostel, Bob Bingham. Non era riuscitissimo “Cose di Cosa Nostra”, mafia-comedy diretta da Steno con Carlo Giuffrè, Vittorio De Sica, Pamela Tiffin, Jean-Claude Brialy, Salvo Randone, Cine 34 all’1,45, ma il film è piuttosto raro.

     

    Iris alle 3 ci regala un’altra perla, la commedia parodistica “Zitto quando parli” di Philippe Clair con Aldo Maccione, Edwige Fenech, Jacques François, Philippe Clair. Jacques Zimmer, su La Revue du Cinéma, ne parla come di una commedia «stupidotta e passabilmente ripugnante, soprattutto per il suo incredibile razzismo contro gli omosessuali. Le allusioni agli organi genitali dei personaggi forniscono l’essenziale delle situazioni comiche e le somiglianze parodistiche si limitano a delle citazioni riprese alla lettera. Così Edwige Fenech esce dal mare come Ursula Andress, ecc».

     

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    Per Zimmer «l’immortale autore di Rodriguez au pays des marguez conferma qui la sua definitiva nullità, la sua incapacità di regista, il suo totale amatorialismo». Tra i primi titoli del film troviamo “James Bidon 00 minus 7” o “The Woman’s Not a Spy, She’s a Whore”. Si gira a Tunisi all’Hotel Al Kautaoni.

     

    Su Rai Tre alle 3,20 continua la settimana dedicata a Yasujiro Ozu con “Gallina nel vento” con Shuji Sano, Kinuyo Tanaka, Chishu Ryu, Takeshi Sakamoto, seguito alle 4,50 da “Inizio di primavera” con Chikage Awashima, Ryo Ikebe, Takako Fujino, Keiko Kishi. E qui chiudo. Buona Pasqua.

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