Marco Giusti per Dagospia
michelle pfeiffer in fondo al cuore
E in chiaro cosa c’è da vedere? Non ho mai visto il mélo “In fondo al cuore” diretto da Ulu Grosbard nel 1998, Tv2000 alle 20, 55, con Michelle Pfeiffer, qui sposata con Treat Williams, e con ben tre figli, che va in depressione quando ne perde uno, Ben, per le strade di Chicago e non riesce a trovarlo. Ma quando torna a Chicago anni dopo scopre in un ragazzo, un certo Sam, una incredibile somiglianza col suo Ben. Così indaga con l’aiuto di una detective, Whoopi Goldberg. Mi piace molto come regista Ulu Grosbard, ma questo film non ha avuto grande successo né considerazione critica.
arma letale 2. 2
Su Cine 34 alle 21 trovate uno dei film di maggior gloria di Fausto Brizzi, “Femmine contro maschi”, sequel di “Maschi contro femmine”, con Claudio Bisio, Francesca Inaudi, Nancy Brilli, Chiara Francini e Paolino Ruffini, Giorgia Wurth, Ficarra e Picone, Serena Autieri. Da rivedere. Su Iris trovate un altro sequel, “Arma letale 2” diretto in gran fretta da Richard Donner, dopo che il primo film con un budget da 15 milioni ne aveva incassati 120, ideato da Shane Black e scritto da Jeffrey Boam con Mel Gibson, Danny Glover, Joss Ackland, Patsy Kensit, Joe Pesci, grande successo del tempo.
inferno di cristallo1 1
Celebre, oltre che per la scena della bomba nel cesso (te pareva), e quella di sesso tra Patsy Kensit e Mel Gibson, per l’impegno anti-apartheid contro il governo sudafricano. Non a caso non solo Danny Glover interpreterà poi Mandela il un biopic, ma il film verrà data in prima serata in tv la sera che Mandela venne eletto presidente del Sudafrica nel 1994. Su Warner tv alle 21 arriva un filmone degli anni’70 come “L’inferno di cristallo” diretto da John Guillermin, prodotto da Irwin Allen, che diresse le scene d’azione con Steve McQueen, Paul Newman, Faye Dunaway, William Holden, Robert Vaughn, Fred Astaire, Jennifer Jones, Robert Vaughn, O.J.Simpson.
san andreas 1
Tre Oscar, fotografia, montaggio e musica. McQueen e Newman vennero pagati con 1 milione di dollari a testa e il 10% degli incassi. In un primo tempo il cast era formato da McQueen come architetto del grattacielo e Ernest Borgnine come capo dei pompieri. Quando entrò Paul Newman, si allargò il ruolo del capo dei pompieri che andò a McQueen e Newman ebbe quello dell’architetto. 170 milioni di dollari d’incasso. Su Canale 20 alle 21, 05 torna Dwayne Johnson nel videogioco sceneggiato “San Andreas” di Brad Peyton con Alexandra Daddario, Carla Gugino, Paul Giamatti, Art Parkinson.
basic 2
Più interessante, e davvero poco visto, grazie alle pessime critiche che raccolse, il giallo-thriller militare “Basic” diretto nel 2002 da John McTiernan con John Travolta, Connie Nielsen, Samuel L. Jackson, Timothy Daly, Giovanni Ribisi, Rai Movie alle 21, 10. Si indaga su quattro soldati americani uccisi misteriosamente durante un’operazione militare segretissima a Panama.
transporter extreme.
Molto carina e da rivedere la commedia con Michael J. Fox al massino della sua carriera “Il segreto del mio successo” di Herbert Ross con Helen Slater, Richard Jordan, Margaret Whitton, John Pankow, Fred Gwynne. Su Italia 1 alle 21, 20 avete il thrillerone violento “Transporter: Extreme” di Louis Leterrier con Jason Statham, il nostro Alessandro Gassman, Amber Valletta, Kate Nauta, Matthew Modine. Scene di azione coreografate da Corey Yun.
forever young
In seconda serata su Cine 34 alle 23 prosegue la maratona Fausto Brizzi con “Forever Young”. Il film rispondeva a una serie di simpatiche domande che già oggi, sei anni dopo, sarebbero poco proponibili in un film. Cioè ti puoi innamorare di una “vecchia”, cioè di una che ha la tua stessa età? Puoi avere un toy boy? Cioè un pischello che potrebbe essere tuo figlio o il figlio della tua migliore amica? Qual è l’età giusta per appendere il microfono al chiodo e smettere con le professioni considerate da giovani, tipo il dj?
sabrina ferilli fabrizio bentivoglio forever young
Una specie di Vecchi contro Giovani adattato ai gusti di oggi. Molto ragionato, credo, in sceneggiatura e in montaggio, ma per fortuna, anche poi molto libero nel lasciare spazio ai suoi attori. Al punto che Brizzi riesce per primo nel compito non facilissimo di far funzionare Lillo, senza Greg, come un comico di prima grandezza. E Lillo, nei suoi tentativi di sputtanare in diretta il dj giovane che ha preso il suo posto o nel cercar lavoro alla radio cattolica di Nino Frassica o in una radio gay, fa davvero molto ridere.
forever young
Ma Brizzi riesce anche a far funzionare la coppia di innamorati non più giovanissimi Fabrizio Bentivoglio-Lorenza Indovina, al punto che lui nasconde la sua relazione stabile con una ventenne, l’allora inedita Pilar Fogliati, e vive la scoperta non tanto del sesso quanto del poter parlare con una persona della tua stessa età come fosse un segreto proibito. E la Indovina è finissima nel disegnare un personaggio assolutamente non banale. Al tempo stesso si fa prendere la mano da una Sabrina Ferilli in gran forma che ha un grande numero quasi pochadistico con Luisa Ranieri, la mamma del suo fidanzato nonché sua migliore amica.
rogue one a star wars story
Su Italia 1 alle 23, 10 trovate invece “Rogue One: A Star Wars Story” di Gareth Edwards con Felicity Jones, Mads Mikkelsen, Alan Tudyk, Ben Mendelsohn, Donnie Yen, Diego Luna. Allora ci chiedemmo se era davvero questo il grande prequel che tutti i veri fan della serie aspettavano da quarant’anni? Non mi ricordo proprio la risposta. Ma solo il ritorno sulle scene di Darth Vader con la voce originale di Massimo Foschi (e di James Earl Jones nell’edizione originale), e la ricostruzione in digitale del Gran Moff Tarkin di Peter Cushing (scomparso nel 1994 e, allora, mai inquadrato a corpo intero perché recitava con le pantofole…) però, mettono i brividi.
star wars rogue one
E, comunque, questo giocattolone da 200 milioni di dollari, spaccava di brutto e segnava un grande ritorno, oltre che alla purezza della saga di George Lucas iniziata 40 anni fa, ai temi western del primo, insuperabile copione di Leigh Brackett, dove si mischiano momenti di Howard Hawks e di Raoul Walsh, a quelli dei grandi film di guerra americani anni ’40 e ’50, con una battaglia finale di oltre un’ora.
sequenza rogue one
Inoltre questo cast proveniente da mezzo mondo, capitanato dall’inglese Felicity Jones nel ruolo di Jyn Erso, la vera eroina del film, attorna alla quale si muovono il messicano Diego Luna come il ribelle Cassian, le star cinesi Donnie Yen e Jiang Wen come i fenomenali Chirrut Imwai e Baza Malbus, il pachistano Riz Ahmed come il pilota fuggiasco Bodhi Rock, il danese Mads Mikkelsen come suo padre Galen Erso, l’americano Forrest Whitaker come il suo secondo padre, Saw Gerrera e l’australiano Ben Mendelsohn come il cattivo Orson Krennic, per non parlare di K2SO con la voce di Alan Tudyk, funziona benissimo.
ottavia piccolo alain delon zorro
Ogni personaggio ha il suo giusto spazio e il suo ruolo ben definito nello spin-off. Ma, dopo tanti episodi e dopo tanti anni di visioni ripetuti dei film della saga, è chiaro che il principale problema di Rogue One non è il funzionamento dei personaggi, quanto il confronto continuo con il passato e col presente della saga. Mentre cercate di ricordare che effetto vi fece “Rogue One”, io me ne sono davvero scordato, ahimé, vi ri-propongo lo “Zorro” più che vedibile di Alain Delon e Duccio Tessari con Stanley Baker, Ottavia Piccolo, Enzo Cerusico, Moustache, Rai Movie alle 0, 35.
amarcord
Ma su Rete 4 alle 0, 50 avete un capolavoro come “Amarcord” di Federico Fellini con Pupella Maggio, Armando Brancia, Magali Noël, Ciccio Ingrassia, Nando Orfei, Alvaro Vitali. Mi sono comprato pochi giorni fa “Federcord”, un libro interamente dedicato al film scritto per metà da Oreste Del Buono, ma che bravo che era!, e dall’assistente di Fellini, Liliana Betti, che, oltre a essere illustrato dagli schizzi dello stesso regista, spiega molti dei segreti del film, legati soprattutto alla scelta degli attori. Tutti così perfetti e tutti curati e amati da Fellini.
emmanuelle nera 4
Nella notte più fonda torna la “Emmanuelle nera” di Bitto Albertini con Laura Gemser, Karin Schubert, Angelo Infanti, Paola Senatore, Gabriele Tinti, Cine 34 alle 0, 55. Piuttosto raro il giallo-thriller “Unico indizio una sciarpa gialla” di René Clément con Faye Dunaway, Frank Langella, Barbara Parkins, Karen Blanguernon. Ogni volta che un americano va a Parigi succede qualcosa di spiacevole. Stavolta a Frank Langella gli rapiscono i due figli.
intrigo internazionale 1
Su Iris alle 3, 25 torna il capolavoro di Alfred Hitchcock “Intrigo internazionale” con Cary Grant, Eva Marie Saint, James Mason, Leo G. Carroll, Jessie Royce Landis. Su Rai Due alle 3, 30 trovate il mafia movie piuttosto recente e passato del tutto inosservato nel marasma della produzione nazionale, “Lo scambio” di Salvo Cuccia con Filippo Luna, Paolo Briguglia, Barbara Tabita, Vincenzo Pirrotta, Maziar Firouzi.
george martin vivi bach con la morte alle spalle
Piuttosto raro e assolutamente da recuperare per i fan dell’eurospy “Con la morte alle spalle” firmato Al Bagran ma in realtà diretto da Alfonso Balcázar con George Martin, Vivi Bach, Rosalba Neri, Daniele Vargas, Gérard Landry. E’ il solo spionistico diretto da Alfonso Balcázar, più a suo agio nel western, ma di solito limitato al ruolo di produttore. Qui sbaglia anche il colore dei calzini del cattivo (bianchi con abito grigio…). Per fortune le scene acrobatiche in auto sono coreografate dal celebre Remy Julienne.
con la morte alle spalle.
Sulla carta il film doveva essere girato in 3D con una pellicola da 70 mm fabbricata a Monaco, ricordava l’operatore Jaume Deu Casas. “Aveva due obbiettivi che permettevano l’effetto binoculare in modo da impressionare due immagini alla volta a 35 mm in un supporto da 70 mm.” Il film però non uscì mai in Italia in 3D. Pieno di grandi riprese. Ma non una grande riuscita. Rovinata anche da intermezzi comici fra Ignazio Leone e Michael Monfort.
con la morte alle spalle
La storia non è male, con Daniele Vargas nei panni del pazzo Elektra, che ha inventato una droga in grado di far fare a chiunque le azioni più impensate. Così un colonnello americano sta per lanciare un attacco nucleare alla Russia. Un professore tedesco sembra che abbia scoperto l’antidoto, ma viene ucciso. Se ne occupa allora la sua bella assistente, la bionda Vivi Bach, aiutata da un ladro internazionale, Gary detto la Lince, George Martin, che salta però malissimo. E’ una vera divinità, invece, la cattivissima Rosalba Neri nella veste di killer. E su Rosalba chiudo.
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