Marco Giusti per Dagospia
bassetti boralevi
Stanchi delle risse in tv? Certo quella Bassetti-Boralevi-Santanché a "Zona bianca" era imperdibile.
monica bellucci malena
Comunque stasera vi potete tirare su con il vecchio “Malena” di Giuseppe Tornatore, Cine 34 alle 21, con Monica Bellucci nel massimo della sua bellezza. Ricordo ancora l’incazzatura di Luciano Vincenzoni, grande sceneggiatore anche di Sergio Leone, che si sentì tradito da Tornatore e vedeva il suo soggetto banalizzato.
monica bellucci malena 4
Così, certo, è un sub-Malizia senza quella forza voyeuristica, ma la Bellucci come sexy star funziona benissimo e negli anni trovo che il film è migliorato, anche se gli aeroplani finti che volano sul cielo siciliano sono terribili e il film non è quell’omaggio al cinema classico di Germi-Fellini-Bolognini che forse voleva fare Tornatore, che aveva accanto a sé delle vere stelle di quel cinema, come il direttore di produzione Piero Notarianni e l’organizzatore Mario Cotone.
il sesto giorno
Però alla fine, tra un po’ di riciclo di commediaccia con la Bellucci mai così nuda, il ragazzino pipparolo, i paesani arrapati, l’immagine da Bella Italia pre Dolce&Gabbana, il tutto funziona perfettamente.
Ricordiamo tutti bruttino il fantascientifico con doppio Arnold “Il sesto giorno” di Roger Spottiswoode, Iris alle 21. E’ tra i migliori Liam Neeson movies, invece, “La preda perfetta” di Scott Frank, regista di “The Queen’s Gambit” e uno dei migliori sceneggiatori in circolazione (“Logan”), Canale 20 alle 21, 05.
attacco al potere
Ricordo più che possibile “Attacco al potere” di Edard Zwick con Bruce Willis, Denzel Washington e Annette Bening, Rai Movie alle 21, 10. In seconda serata vedo che passa “Revenant” di Alejandro G. Inarritu con Leonardo Di Caprio e Tom Hardy mezzo scotennato. Lo avete visto ormai cento volte. Lo rifanno su Nove alle 22, 25 e su Mubi in streaming.
gloria guida lilli carati avere vent'anni
Ma la bomba della serata, meglio di qualsiasi telescazzo con la Boralevi e Bassetti, anche se l’avrete già visto, è “Avere vent’anni” di Fernando Di Leo con la coppia scoparella Gloria Guida – Lilli Carati che si muovono nel magico e pericoloso mondo degli anni ’70. Capolavoro di Di Leo, che mischia situazione drammatiche a altre comiche, ci sono Vittorio Caprioli, Giorgio Bracardi, Mastelloni.
avere vent’anni
Quando l’ho passato a Venezia nel primo anno della gestione Marco Muller era un film invisibile da anni. Nemmeno Muller e Tarantino lo avevano mai visto. A parte qualche malfunzionamento è un film importante perché nessuno arrivò alla parabola descritta con gran lucidità da Di Leo di una libertà sessuale praticata che trova nella violenza maschile e fascistoide dell’Italia del tempo il suo scontro naturale.
revenant
Nemmeno Di Leo era convinto del risultato. Un po’ per le ragazze, “fisicamente perfette per le parti ma che come attrici non erano altrettanto attrezzate”, un po’ per l’erotismo secondo lui non riuscito, “la trasgressione, che era il contenuto che mi interessava di più, non riusciva mai ad avere la forza di diventare significante; il mondo con cui le ragazze si scontravano non aveva la pregnanza squallida per il contrasto necessario all’ideologia del film”. Insomma, per Di Leo era un film sbagliato al 50%.
avere vent'anni 2
Quello magari sembrò anche a me quando lo vidi nel 1978, ma rivisto, specialmente dopo la prematura morte dell’adorabile Lilli Carati, che amava molto il film, assume un altro aspetto. E le scene erotiche fra le due ragazze sono il massimo che si potesse immaginare a quel tempo. Più di De Niro e Depardieu in “Novecento” (con Stefania Casini in mezzo).
l'inafferrabile 12
Per trovare qualcosa di altrettanto stuzzicante proporrei di aspettare il bel film di Antonio Pietrangeli con una Sandra Milo imbruttita, “La visita”, Rete 4 alle 00, 50. Vicino a lei un bel po’ di maschi grotteschi, François Perier, Gastone Moschin, Mario Adorf. Cine 34 propone all’1, 15 il miglior film di Edoardo de Angelis, “Indivisibili”, il film di esordio delle gemelle Fontana, che diventano qui addirittura gemelle siamesi di Castelvolturno e vengono esibito dal mostruoso padre carceriere Massimiliano Rossi e dalla madre strafattona, Antonia Truppo, come freaks canterine per le feste e matrimoni cafoni.
la visita
Bella idea di sceneggiatura, firmata da Nicola Guaglianone, bella regia, bella fotografia, belle musiche, grande cast secondario. Tra i migliori film italiani del ventennio, che venne assurdamente relegato a Venezia a Orizzonti invece di essere messo in concorso. Molto buono anche, Rai Movie all’1, 20, il drammaticissimo “Devil’s Knot” di Atom Egoyan con Reese Witherpoon e Colin Firth, che parte da un tragico fatto di cronaca, l’omicidio di tre bambini a West Memphis nel 1993. Vennero accusati tre ragazzi dediti a pratiche di stregoneria. Ma qualcosa ci direbbe che potrebbero non essere stati loro.
indivisibili
Mi piace molto l’ultimo film di Ermanno Olmi, “Torneranno i prati”, Rai Uno alle 2, tutto dedicato alla Grande Guerra e alla trincea. Nella notte, attenti che c’è una perla su Cine 34 alle 2, 55, “L’inafferrabile 12” di Mario Mattoli con Walter Chiari, Isa Barzizza, Silvana Pampanini, curiosissimo e raro film sul calcio.
gangster’70 1
Non era male neanche “Il dolce e l’amaro”, mafia movie di Andrea Porporati con Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni, Donatella Finocchiaro, Rete 4 alle 3, 30. Bellissimo film sul mondo corrotto della boxe è il superclassico “Stasera ho vinto anch’io” di Robert Wise con Robert Ryan al suo meglio, e Audrey Totter, Rai Movie alle 3, 40.
stasera ho vinto anch’io
Il tutto si chiude sul curioso thriller-comico “7 volte 7”, prodotto da Marco Vicario, diretto da Michele Lupo con Gastone Moschin, Raimondo Vianello, Gordon Mitchell, Lionel Stander, Cine 34 alle 4, 20. Per anni è stato invisibile.
liam neeson la preda perfetta
Avviso i fan del cinema di genere che su Amazon fanno oltre al capolavoro di De Sica e Rossellini “Il Generale Della Rovere”, anche il rarissimo film di duri “Gangster’70” di Mino Guerrini, scritto da Di Leo, con Giulio Brogi e Joseph Cotten. Del film ne scrivono benissimo i critici del tempo. «... Mille volte meglio un film che abbia, come Gangster '70, una certa intelligenza cinematografica che non la pletora dei correnti prodotti westerns, privi per lo più di qualsiasi lampo di ricerca e di invenzioni ...», si legge sul “Momento-Sera”.
il generale della rovere
Ma già Di Leo spiegava che il non successo del film, in fondo, era dovuto alla poca autorevolezza da regista di Mino Guerrini, ottimo giornalista, ma non così esperto regista. Quanto a “Il Generale Della Rovere” vorrei ricordare la storia che raccontava Manuel De Sica sulla lavorazione del film. Il padre, Vittorio, ce la metteva tutta perché vedeva che il film potesse essere una specie di rivincita sui tanti film che aveva interpretato solo per soldi.
gloria guida avere vent'anni
Così dava al suo personaggio tutta una serie di ombre e di accenti diversi. Un giorno, dopo aver recitato una scena, si volta verso Rossellini e gli chiede se può rifarla in altro modo, forse meglio. Rossellini, che stava mangiando un cono gelato, manco alza lo sguardo e gli dice: “Fa’ un po’ come te pare”… Il cinema italiano….
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