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    IL DIVANO DEI GIUSTI – "VAFFANCULO TE E STA BUCIONA CO’ LE CIAVATTE!", LA VANZINATA DELLA SERATA LA PASSA CINE34 ED È “BUONA GIORNATA”. STRACULT LA SCENA DI DE SICA, PRINCIPE DECADUTO, CHE RICEVE LA PROPOSTA DI MATRIMONIO DA UNA CAFONA ARRICCHITA – IN PRIMA SERATA C’È “PULP FICTION” CON JOHN TRAVOLTA (CHE NON BALLA IL BALLO DEL QUA-QUA) – SE RESISTETE FINO ALLE 3:45 C’È L’EROTICO D’AUTORE “IL FRULLO DEL PASSERO”, CON UNA SABRINA FERILLI PARTICOLARMENTE SEXY...


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    i primitivi i primitivi

    Che vediamo stasera? Grande sarebbe la voglia di rivedere su Mubi un capolavoro sfortunato, disastro produttivo totale, che massacrò per sempre il promettente Leos Carax, cioè "Les Amants du Pont-Neuf" con Juliette Binoche e Denis Lavant, storia d’amour fou che trovate su Mubi. Carax doveva girare sul vero Pont Neuf a Parigi, ma i tempi sballati della produzione lo obbligarono a ricostruire il ponte a Montpellier. E fu un disastro. Perché fu il film più caro mai girato in Francia, 28 milioni di dollari, mai tornati. Da vedere anche su Mubi la commedia sentimentale musicale a tre “Les chansons d’amour” diretta da Christophe Honoré con Ludivine Segnier, Louis Garrel e Chiara Mastroianni che vivono assieme. Ha molti fan.

     

    buona giornata 6 buona giornata 6

    Su Mubi mi sono appena rivisto un capolavoro di Luis Bunel che conoscevo perfettamente, “Quell’oscuro oggetto del desiderio” con Fernando Rey che perde la testa per le due Conchite interpretate dalle giovanissime Carole Bouquet e Angela Molina. Tratto da “La femme et le pantin” di Pierre Louÿs. Bunuel voleva già giralo nel 1959 con Mylene Demongeot, ma dovette cedere il progetto a Julien Duvivier e a Brigitte Bardot. Per questo film aveva chiamato Maria Schneider, ma fu impossibile lavorare con lei e fu così che si arrivò alle due Conchite, che fu una trovata strepitoso. Il film è ancora oggi perfetto.

     

    Su Netflix ha critiche modeste “Players”, commedia di Trish Sie con la prorompente Gina Rodriguez, Damon Wayans, Tom Ellis. Meglio vedersi su Disney il più artisticoide, e meglio trattato dalla critica, “Suncoast” di Laura Chinn, sorta di ritratto autobiografico della regista ancora teenager, interpretata da Nico Parker, che ha una madre pazza, Laura Linney, e un fratello che sta morendo. Troverà un aiuto in un vecchio attivismo suo amico, il grande Woody Harrelson. Ottime critiche. Ha buone critiche anche il ritrattone di Jennifer Lopez che troviamo su Amazon, “This Is Me… Now: A Love Story” diretto da Dave Meyers con Ben Affleck. Solo per fan di Jlo.

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    E in chiaro stasera che vediamo? Molto carino “I primitivi”, Rai Gulp alle 20, 30, cartone animato coi cavernicoli inglesi diretto da Nick Park e prodotto dalla Aardman, lo stesso team che ci ha dato capolavori come Wallace e Gromit, Galline in fuga. Di scena è una piccola tribù di cavernicoli che vive felicemente nei dintorni della odierna Manchester cacciando conigli. Il loro capo è certo Bobnar, doppiato in originale da Timothy Spall e da noi da Corrado Guzzanti, non particolarmente interessato né alle novità né all’evoluzione della razza umana.

     

    i primitivi i primitivi

    Così quando arriverà la quasi civiltà dell’era del bronzo, cioè il ben più evoluto esercito al comando di Lord Nooth, doppiato in originale da Tom Hiddleston e da noi da Salvatore Esposito, i cavernicoli non riescono a ribellarsi alla prepotenza dei conquistatori e cederanno senza combattere la loro vallata, rifugiandosi fra le rocce delle badlands. Ma un cavernicolo, Dug, doppiato in originale da Eddie Edmayne e da noi da Riccardo Scamarcio, non ci sta.

     

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    Va a curiosare nella città di Lord Nooth, dove viene fatto prigioniero e scopre che gli uomini dell’età del bronzo vanno pazzi per il calcio. Per cercare di recuperare la vallata perduta, Dug sfida a una partita a calcio la potente squadra di Lord Nooth, composta tutta di primedonne strapagate, e torna alla tribù. Così cerca di mettere in piedi una sorta di squadra per la partita, ma i cavernicoli non sembrano proprio portati per il calcio. Per fortuna avrà dalla sua una bella ragazza appassionata di calcio, Goona, doppiata in originale da Maisie Williams e da noi da Paola Cortellesi, rifiutata dai suoi concittadini proprio perché femmina, e il suo fido cinghiale amico, Grugno, doppiato a grugniti dallo stesso Nick Park.

     

    Gran parte del film sarà ovviamente dedicata alla preparazione atletica dei cavernicoli e poi alla partita vera e propria fra primitivi e uomini dell’età del bronzo. Da noi non ebbe il successo sperato.

     

     

    samuel l. jackson pulp fiction samuel l. jackson pulp fiction

    Su Cine 34 alle 21 la vanzinata della sera è “Buona giornata”, diretto da Carlo Vanzina con Diego Abatantuono, Vincenzo Salemme, Lino Banfi, Maurizio Mattioli, Teresa Mannino. “Vaffanculo te e sta buciona co’ le ciavatte!” è il grido di battaglia del Principe Ascanio Gaetani Cavallini, interpretato da Christian De Sica, in reazione alla proposta di matrimonio di una cafona arricchita che vende mutande in centro con madre, appunto, inciabattata. Un principe in un film dei Vanzina, anche se decaduto, è sempre un principe. Ma non è male nemmeno la promessa di Diego Abatantuono alla figlia: “Quando sentirò nitrire i caciocavalli ti comprerò un San Bernardo!”.

     

    Fu il 53esimo film dei fratelli Vanzina e vedeva il ritorno in ditta di Christian De Sica dopo dodici anni di cinepanettoni, ma anche quello di Diego Abatantuono nella Puglia originaria di tutti i terruncielli, e la consacrazione di Maurizio Mattioli come nuovo cafone romano evasore totale negli anni di Monti e Passera, l’eterna pochade franco-napoletana di Vincenzo Salemme e Tosca D’Aquino. Certo, non tutto è perfetto, non si crede ad esempio a Paolo Conticini, pisano, che fa il tifoso della Fiorentina e pretende dalla sua donna, Chiara Francini, di ripetere tutto quello che ha fatto in trasferta l’anno prima a Verona per Chievo-Fiorentina, corna comprese, ma in generale il film funziona bene.

     

    i primitivi i primitivi

    Ottimo l’episodio politico con Lino Banfi, dove fa un senatore della maggioranza, cioè centro destra, tal Lo Bianco, che chiama alla raccolta i fedeli del partito per non essere spedito come dovrebbe in galera dalla votazione in Senato per il suo arresto. Sotto di un voto, recupera il malatissimo senatore veneto Zonin. Ma, disgrazia vuole che gli muoia il fido senatore Molteni, il grande caratterista milanese Luis Molteni, mentre stava alle prese, bombato di Viagra, con un trans brasiliano, certo Bernarda, interpretato dal ballerino Russell Russell (è il momento più cult e trash del film).

     

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    Per non perdere il voto fondamentale di Molteni, lo fa votare da morto spingendolo con la carrozzella. Nell’episodio di Christian De Sica, che è il più riuscito del film, seguiamo una giornata dello spiantatissimo principe Ascanio Gaetani Cavallini, costretto a affittare la casa di famiglia a una coattissima troupe romana per le riprese di “Orgoglio e Pregiudizio VII”. Christian riprende, come ha dichiarato in conferenza stampa, un po’ del presenzialismo del Principe Giovannelli e dell’eleganza di Mario D’Urso per la costruzione di questo cialtrone blasonato, ma anche un po’ della sua vita (“Ho conosciuto Sam Spiegel tanti anni fa…”) e l’effetto finale, al di là della storia, che non esiste, è di gran divertimento.

     

    Pulp Fiction Pulp Fiction

    Su Iris alle 21 torna ancora una volta “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino con John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Tim Roth, Harvey Keitel. Impossibile resistergli. E poi oggi John Travolta compie 70 anni. Meglio ricordarlo quik che nel Ballo del qua qua a Sanremo. Anche Rai Movie alle 21, 10 ha un film con Travolta, nil bruttissimo “Gotti. Il primo padrino” diretto da Kevin Connolly con John Travolta con parrucchino mostruoso, Kelly Preston, Spencer Lofranco, Stacy Keach, Pruitt Taylor Vince. Su Rai Storia alle 21, 10 passa “Sole alto”, tre storie d’amore proibite nei balcani in decenni diversi dirette da Dalibor Matanic con Tihana Lazovic, Goran Markovic, Nives Ivankovic, Mira Banjac, Slavko Sobin, Dado Cosic.

     

     

    delorean dmc 12 ritorno al futuro delorean dmc 12 ritorno al futuro

    Su Canale 27 alle 21, 10 avete “Ritorno al futuro. Parte 2” di Robert Zemeckis con Michael J. Fox, Christopher Lloyd, Lea Thompson, Thomas F. Wilson. Visto. Vistissimo anche “A Beautiful Moind” di Ron Howard con Russell Crowe quando era ancora in forma, Jennifer Connelly, Ed Harris, Christopher Plummer, Paul Bettany. Era un grande film da Oscar “12 anni schiavo” di Steve McQueen con Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Brad Pitt, Benedict Cumberbatch, Paul Dano.

     

    si fa presto a dire amore si fa presto a dire amore

    Per oltre un’ora di film, noi seguiamo il percorso che fa Solomon per comunicare con la sua famiglia, raccontare la sua storia e liberarsi dallo stato di schiavo dove è finito casualmente da uomo libero. Solo per esprimersi con la scrittura, insomma, anche se non gli servirà poi a tanto. E’ all’interno di tutto questo sforzo di Solomon per comunicare e liberarsi dallo stato di schiavo, lui che è nato libero e sa esprimersi naturalmente con la scrittura e la musica, che Steve McQueen costruisce il suo terzo film, nato dal libro e dalla vera storia di Solomon Northup, schiavo dal 1841 al 1853, ultimo tassello di un trittico che ha costruito, assieme a “Hunger” e a “Shame”, sulla condizione di prigionia dell’uomo, partendo dall’Irlanda di Bobby Sands e passando poi per la dipendenza dal sesso nella New York di oggi.

     

    uma thurman pulp fiction uma thurman pulp fiction

    La condizione di prigioniero, di schiavo, permette a Steve McQueen di lavorare costantemente, quasi su ogni scena e su ogni inquadratura, sulla realtà dei rapporti fra gli uomini, fra i torturatori e i torturati, il “peccato originale d’America” come scrivono i critici americani, ma forse il peccato in generale, che tormenta tutti, chi lo subisce e chi lo pratica, e l’esplosione di creatività nata dalla disperata ricerca di comunicazione esterna.

     

    Passiamo alla seconda serata con la commedia di e con Enrico Brignano “Si fa presto a dire amore”, Cine 34 alle 22, 55. Più divertente, almeno per me, “Agente speciale 117 al servizio della repubblica: missione al Cairo” di Michel Hazanavicius con Jean Dujardin, Bérénice Bejo, Aure Atika, Philippe Lefebvre, Rai Movie alle 22, 55, parodia degli eurospy francesi che imitavano James Bond 007.

     

    Dujardin fa il verso a Hubert Bonisseur de la Bath detto OSS 117. Molto divertente. Rai 4 alle 23, 10 ripropone l’ottimo thriller “La fiera delle illusioni” diretto da Guillermo Del Toro con Bradley Cooper, Cate Blanchett, Rooney Mara, Toni Collette, Willem Dafoe, Ron Perlman. La prima parte è tutta freak show e la seconda è noir americano. Remake di “Nightmare Alley” di Edmund Goulding con Tyrone Power. Ma non ci avevano assicurato che la avrebbero distribuito su qualche piattaforma?

     

    vittoria belvedere si fa presto a dire amore vittoria belvedere si fa presto a dire amore

    Uffa… Terzo film con John Travolta settantenne della serata è “Swordfish”, techno thriller di Dominic Sena, allora pagatissimo regista pubblicitario, con John Travolta, Hugh Jackman, Halle Berry, Don Cheadle, Iris alle 0, 05. Su Cine 34 alle 0, 45 il più stracult “Vai, gorilla”, poliziesco di Tonino Valerii con Fabio Testi, Renzo Palmer, Claudia Marsani, Al Lettieri. Su Rete 4 alle 0, 50 arriva il polpettone “Il tenente ottomano” di Joseph Ruben con Michiel Huisman, Hera Hilmar, Josh Hartnett, Ben Kingsley, Haluk Bilginer, dove una ragazza americana, poco prima dell’arrivo della Prima Guerra Mondiale, va in Turchia e si innamora di un co con femme fatale “Brivido caldo” di Lawrence Kasdan con William Hurt intrappolato dalla bellezza e dalla carnalità di Kathleen Turner, Richard Crenna marito cornuto e Mickey Rourke giovanissimo in un cammeo, 7Gold all’1. Iris alle 2 propone il film di truffe “Confidence – La truffa perfetta”, diretto dal bravo James Foley con Edward Burns, Rachel Weisz, Morris Chestnut, Leland Orser, Louis Lombardi, Paul Giamatti, ma è Dustin Hoffman che ruba il film a tutti.

     

     

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    Su Rete 4 alle 3, 15 avete “Un’arida stagione bianca” diretto dalla regista martinicana Euzhan Palcy con Donald Sutherland, Susan Sarandon, Marlon Brando, Janet Suzman, Winston Ntshona, costruito su un terribile caso di apartheid nel Sudafrica di fini anni ’70. I buoni sono Sutherland e Brando, sempre pronto per le cause civili. Non era male. Chiuderei con l’erotico d’autore “Il frullo del passero” di Gianfranco Mingozzi con Ornella Muti, Philippe Noiret, Nicola Farron, Claudine Auger, Chiara Argelli e Sabrina Ferilli, particolarmente sexy, Cine 34 alle 3, 45, ma vedo che su Rai 3 alle 3, 55 passa “Due lacrime”, melo di Giuseppe Vari con Alberto Farnese, Irene Galter, Marisa Merlini, Aldo Silvani, Beniamino Maggio, Gino Buzzanca. Mai visto

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