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    IL DIVANO DEI GIUSTI - LO STRACULTISSIMO DELLA NOTTE, VISTA LA NOTIZIA DELLA SUA CANDIDATURA A FIANCO DEL CANDIDATO MELONIANO MICHETTI, NON PUÒ CHE ESSERE “CIAO MARZIANO”, CON PIPPO FRANCO PROTAGONISTA. C’È ANCHE GIANCARLO MAGALLI COME SINDACO DI ROMA. EMBÈ… - MI RIVEDREI ANCHE “YADO”, TERZO FILM DI SCHWARZENEGGER PER DINO DE LAURENTIIS DOPO I DUE CONAN. DOVEVA ESSERE UN CAMMEO, SI RITROVÒ CON UN RUOLO DA QUATTRO SETTIMANE. FURIOSO, RUPPE IL CONTRATTO. SUL SET EBBE PERÒ UNA STORIA CON LA ALLORA VENTUNENNE BRIGITTE NIELSEN, SCOVATA DA DE LAURENTIIS ALLE... - VIDEO


     
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    the card counter the card counter

    Marco Giusti per Dagospia

     

    Pronti per Venezia? Diciamo di sì. Inoltre quest’anno molti dei film che si vedranno arriveranno abbastanza presto in sala. “The Card Counter” di Paul Schrader il 3 settembre, “Dune” di Denis Villeneuve il 16 settembre, “Freaks Out” di Gabriele Mainetti il 28 ottobre, “Madres paralelas” di pedro Almodovar, il film di apertura, il 28 ottobre.

     

    penelope cruz madres paralelas penelope cruz madres paralelas

    “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino il 24 novembre. Salvo scelte diverse improvvise. Le uscite, lo sapete benissimo, sono regolate anche rispetto ai numeri della pandemia. Ma non è vero, come sembrava in un primo momento, che il Green Pass avesse bloccato i flussi di pubblico. Anzi.

    the white lotus the white lotus

     

    “Me contro te-Il mistero della scola incantata”, finora il campione della stagione, viaggia addirittura a 3 milioni, 476 mila euro di incassi. Ieri, però è stato battuto da “Come un gatto in tangenziale-Ritorno a Coccia di Morto”, primo con 243 mila euro (e 600 copie) con un totale di 835 mila euro. Non è forse quello che si aspettavano i distributori.

     

    helen mirren the queen helen mirren the queen

    Magari funzionerà con il ritorno a casa dalle vacanze questa settimana entrante. Intanto stasera su Sky si segnala l’esordio di una serie che ha fatto impazzire gli americani, “The White Lotus” con Murray Bartlett, Connie Britton, Jennifer Coolidge, tutta ambientata in un resort per ricchissimi dove il terrore è in agguato. “Come una vespa in un daiquiri alla fragola, la minaccia sembra essere in agguato sotto la superficie di ogni cosa”, spiega un critico. Benissimo. In pratica è la serie che ha distrutto “Nine Perfect Stranger”.

     

    brigitte nielsen arnold schwarzenegger yado brigitte nielsen arnold schwarzenegger yado

    In chiaro, in tv, se avete già visto, come credo, il notevole “The Queen” di Stephen Frears con la divina Helen Mirren, La7 alle 21, 15, vi posso consigliare il bel western con una madre, Cate Blanchett, e un padre sempre assente, Tommy Lee Jones, alla ricerca della figlia di lei, Evan Rachel Woods, rapita dagli indiani, “The Missing”, diretto con vigore da Ron Howard, Rai Movie alle 21, 10. Quando venne presentato a Venezia divise abbastanza i critici, ma è piuttosto buono.

     

    Mi rivedrei anche “Yado”/”Red Sonja” di Richard Fleischer, Mediaset Italia 2 alle 21, 15, terzo film girato da Arnold Schwarzenegger per Dino De Laurentiis dopo i due Conan. In realtà doveva essere solo un cammeo che Arnold giravo come favore personale a De Laurentiis. Poi si ritrovò con un ruolo da quattro settimane che si sviluppò al punto da diventare co-protagonista.

     

    arnold schwarzenegger brigitte nielsen yado arnold schwarzenegger brigitte nielsen yado

    Così, furioso, il ruppe il contratto di dieci anni che aveva con il produttore. Sul set ebbe però una storia con la allora ventunenne Brigitte Nielsen, scovata da De Laurentiis alle sfilate di moda di Milano. Gli piacque al punto che dette a lei, esordiente, il ruolo da protagonista, quello di Red Sonja, che tolse alla povera Sandhal Bergman, che diventò la cattiva, Queen Gedren. Il film è un mezzo disastro secondo tutto, ma fa molto ridere. Diciamo imperdibile.

     

    sapore di te. sapore di te.

    Potrebbe anche soffiare il titolo di film stracult della serata a “Ciao, Brother” di Nicola Barbara con i comici romani Pablo e Pedro al loro esordio da protagonisti, Canale Nove alle 21, 15, commedia romanissima dove si presume che i due stiano a Los Angeles mentre si vede benissimo che trattasi di litorale romano.

    the dressmaker. the dressmaker.

     

    C’è una grande apparizione di Massimo Ceccherini come tassista (ma non gli avevano tolto la patente?), c’è Mietta, ma non basta. Mi fanno ridere Pablo e Pedro, giuro, specialmente se non in coppia, ma questo film era un disastro.

     

    Mi ricordo che uscii a metà film, non ce la facevo più… Grande rimase il mistero di come riuscisse a incassare 141 mila euro al giorno quando era in programmazione in pieno luglio solo in due sale, a Monterondo e in Romagna, ad essere visto, insomma, da qualcosa come 5000-6000 spettatori al giorno. Mah…

     

    godzilla godzilla

     

    Vedo che su Italia 1 alle 21, 20 passa il “Godzilla” del 2014. Beh, lo sapete, Godzilla è Godzilla. Funziona sempre. Avvertiamo i fan che anche in questo “Godzilla” americano diretto da Gareth Edwards, giovane e inventivo regista inglese di “Monsters”, c’è grande rispetto per il vecchio Godzilla re dei mostri nato alla Toho nel 1954.

     

    gli anni amari 2 gli anni amari 2

    E Godzilla, che entra in campo dopo quaranta abbondanti minuti, funziona benissimo. E’ una forza della natura, mena i due mostri cattivi chiamati M.U.T.O., che sta per Massive Unidentified Terrestrial Organism, cioè una coppia di insettoni giganti non particolarmente belli che seminano il terrore per ben quattro città e vorrebbero riempire San Francisco di figlioletti brutti come loro, a uno dei M.U.T.O. gli spara pure un’alitata in piena bocca che lo fa stramazzare. Non solo.

     

    micaela ramazzotti alessandro gassman una storia senza nome micaela ramazzotti alessandro gassman una storia senza nome

    Edwards preferisce darci di Godzilla e dei suoi scontri coi mostri delle visioni non precise, ma quasi dei particolari, piedoni, code che si agitano, come se fosse lo sguardo degli esseri umani presenti sul posto a raccontare e non il regista a mettere in piedi il teatro dei burattini della Toho come ai tempi di Inoshiro Honda.

     

    arnold schwarzenegger yado arnold schwarzenegger yado

    Allora, diciamolo subito, anche se il film è mediamente piaciuto parecchio ai critici americani, 88 % su Rotten Tomatoes, anche l’attacco al treno di uno dei mostri è grandioso, per non parlare di Godzilla in giro per San Fancisco o che esce o rientra nel Pacifico, e il lavoro sul suono di Erik Ardahl, che recupera anche i vecchio suoni dei film della Toho, è strepitoso, beh, non c’è proprio nulla della poesia del vecchio Godzilla della Toho e la storia, di David Callahan, ideatore dei “Mercenari”, e la sceneggiatura di Max Borenstein, per non parlare dei dialoghi, non sono proprio all’altezza della visionarietà di Edwards, che porta al film, assieme al direttore della fotografia Seamus McGarvey, una grande freschezza di immagini.

     

    la campionessa la campionessa

     

    Così alla fine, dopo un preambolo di un’ora, dove si sono sprecati attori come Juliette Binoche, la mamma dell’eroe, Bryan Cranston con pesantissimo parrucchino, il babbo dell’eroe, Elizabeth Olsen, la moglie dell’eroe, il grande Ken Watanabe, lo studioso giapponese che conosce tutta la storia, Sally Hawkins, la sua assistente, David Starthairn, l’ammiraglio americano a capo dell’operazione bellica contro i mostri, vediamo solo il povero Aaron Taylor-Johnson, l’eroe in questione, girare mezzo mondo per trovarsi in mezzo ai mostri come se fosse una cosa naturale.  Ma non c’è mai un momento non dico credibile, ma di vera umanità.

     

    micaela ramazzotti micaela ramazzotti

     

    Se vi piacciono le corse dei cavalli e le storie dei fantini il vostro film è l’australiano “La campionessa” di Rachel Griffiths con Teresa Palmer e Sam Neill, Canale 5 alle 21, 20. Non per tutti i gusti, vero? Vedo che tornano anche un Vanzina riuscito, “Sapore di te”, Cine 34 alle 21, e l’interessante giallo-comedy “Una storia senza nome” di Roberto Andò con Micaela Ramazzotti, Renato Carpinteri, Laura Morante, Alessandro Gassman, Rai Uno alle 21, 25.

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    “Sapore di te” è un buon ritorno dei Vanzina ai temi e agli anni di Sapore di mare”. Vincenzo Salemme interpreta un onorevole socialista, craxiano e potente, sposato con Valentina Sperlì ma innamorato della bella soubrette Serena Autieri, che può piazzare a “Drive In” con una telefonata, e può risolvere facilmente i problemi del negoziante romano Maurizio Mattioli, sposato con Nancy Brilli.

     

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    Tutto ciò, in mano ai Vanzina, non ha nessuna pesantezza moralistica. Fa parte dell’Italia. Punto e basta. Un’Italia che è forse più vicina di quanto si creda alla vera Italia che abbiamo vissuto allora e che abbiamo attraversato dopo.

     

    nancy brilli sapore di te nancy brilli sapore di te

    E’ quella che si esprime con frasi tipo “Chierico nun po’ gioca’ a sinistra”, dove un film si può mettere in piedi, con fondi statali, solo perché un onorevole socialista vuole scoparsi l’attrice durante l’estate di nascosto dalla moglie. Così Susanna Acampora detta Susy diventa protagonista di “Amori d’estate”, film simil-vanziniano diretto da Luis Molteni.

     

    E’ tutto leggerissimo, ma forse proprio per questo mi piace. Detto questo. Mattioli funziona come un nuovo Mario Brega:  “La prossima volta ti porto a Vipiteno?” o “Ha detto i Caraibi mica Coccia de’ Morto!”.

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    Quanto a “una storia senza nome” di Roberto Andò ritroviamo qui in versione meno drammatica la coppia Renato Carpentieri-Micaela Ramazzotti, già vista in La tenerezza di Gianni Amelio. Sono divertenti anche le apparizioni di Renato Scarpa come ministro della cultura e di Laura Morante, ma anche quelle di Emanuele Salce come presidente del consiglio, di Marco Foschi come ambiguo uomo della produzione.

    una storia senza nome. una storia senza nome.

     

    Tutto il film è costruito su Micaela Ramazzotti, modellata un po’ come una Monica Vitti, che deve passare dal ruolo di segretaria sfigatella a quella di fatalona, da ghost writer a poliziotta. Colto, ben diretto, magari con qualche buco di sceneggiatura e una gran voglia di buttarla in caciara, ma certo il film più popolare e godibile di Roberto Andò.

     

    mark wahlberg boogie nights mark wahlberg boogie nights

    In seconda serata segnalo al pubblico stracult, Rai 5 alle 22, 15. “Gli anni amari” diretto da Andrea Adriatico, biopic prodotto da Nicoletta Mantovani dedicato alla tragica e importante figura di Mario Mieli, attivista e teorico del movimento omosessuale italiano degli anni ’70.

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    Diciamo che il regista, i suoi cosceneggiatori e il protagonista, l’inedito Nicola Di Benedetto, ci provano in tutti i modi a dar vita a qualcosa di serio e documentato dedicato a Mario Mieli, e nella ricostruzione del personaggio ci arrivano anche, ma non sempre i mezzi a loro disposizione, ahimé, sono adeguati alla ricostruzione storica di certe singole scene.

     

    e adesso sesso e adesso sesso

    Anche perché Adriatico tratta la storia di Mieli, ricco ragazzo dell’alta borghesia milanese ebrea, non cercando una sua soluzione poetica di messa in scena, ma affrontandola come se stesse mettendo in piedi una fiction di grande respiro. E non si ferma di fronte a nulla, né davanti alle scene di sesso, né davanti alla ricostruzione del Congresso Nazionale di sessuologia di Sanremo del 1972, né davanti a una messa in scena dei mitici concerti di Parco Lambro.

    massimo ceccherini ciao, brother massimo ceccherini ciao, brother

     

    Detto questo, dopo dieci minuti iniziali di disorientamento, si inizia al Parini di Milano con la lettura in classe del tema di Mieli, il film ha una sua forza, sia grazie alla storia, che nessuno aveva finora voluto affrontare, sia grazie proprio all’ingenuità dell’operazione, che alla presenza del suo protagonista.

     

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    Intorno alle 23 c’è un po’ di tutto, una divertente commedia francese diretta da Dany Boom su Rai Due alle 22, 55, “Una poliziotta fuori di testa” con Alice Pol e Dany Boom, il curioso film a episodi sul sesso “E adesso sesso” diretto dai Vanzina rifacendosi al filone ideato da Dino Risi, Cine 34 alle 23, 10, dentro al film c’è una perla interpretata da Tony Sperandeo e Gigi Burruano che non posso non segnalarvi e una delle rare apparizioni di Max Giusti sullo schermo.

     

    Canale 5 alle 23, 20 presenta il curioso “The Dressmaker” dell’australiana Jocelyn Moorehouse, divertente revenge movie tutto al femminile. “Bastardi, sono tornata!”, dice infatti minacciosa Kate Winslet quando scende nella sua cittadina natale di Dungatar nell’outback australiano in cerca di vendetta. Un po’ come Clint Eastwwod nei suoi grandi western. Solo che al posto delle colt, la ragazza ha una macchina da cucire Singer.

    arnold schwarzenegger brigitte nielsen yado arnold schwarzenegger brigitte nielsen yado

     

    Perché in questo film, tratto da un bestseller di Rosalie Ham, la vendetta passa attraverso gli abiti delle grandi firme internazionali che cuce la protagonista facendo impazzire non solo tutte le ragazze del posto, ma anche il sergente di polizia del posto dedito a vestirsi da femmina e interpretato alla grande da Hugo Weaving. Judy Davis, che ricordiamo dai tempi di La mia brillante carriera, interpreta invece la mamma di Kate Winslet, Molly la pazza.

    boogie nights. boogie nights.

     

    E’ un piacere solo vederle assieme come madre e figlia che si incontrano dopo anni di separazione in questa Australia rurale del 1951 e è ancora più un piacere vederle recitare con Hugo Weaving e con il bellone Liam Hemsworth, pazzo di Kate Winslet.

     

    Di grande culto, anche se non lo fu quando uscì ina una ormai lontana Cannes, “I figli degli uomini”, fantascientifico con pandemia diretto da Alfonso Cuaron con Clive Owen, Julianne Moore, Michael Caine, Italia 1 alle 23, 50.

     

    la pecora nera la pecora nera

     

    Ancora più di culto, e ogni tanto me lo rivedo, il bellissimo “Boogie Nights” di Paul Thomas Anderson, Rete 4 alle 00, 10, grande affresco della Los Angeles della Golden Age del porno con Burt Reynolds, Heather Grahame, Julianne Moore, William Macy e Mark Wahlberg come simil John Holmes con pisello gigantesco.

     

    una poliziotta fuori di testa. una poliziotta fuori di testa.

    Si va poi dalla ignota commedia napoletana diretta da tal Pasquale Falcone, “Io non ci casco” col bravissimo Maurizio Casagrande e Ornella Muti, Cine 34 alle 00, 50, al classico “Will Hunting genio ribelle” di Gus Van Saint con Matt Damon e Robin Williams, Paramount all’1, 05.

     

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    Ma ci sono anche “The Host”, fantascientifico di Andrew Niccol con Saoirse Ronan, Jake Abel, Diane Kruger, William Hurt, il non riuscitissimo “La pecora nera” di Luciano Salce con Vittorio Gassman, Lisa Gastoni e Adrienne La Russa, Rete 4 alle 3, 05, “UFO, distruggete base terra” con Ed Bishop, Rai Movie alle 3, 20, “Storia di una capinera” di Franco Zeffirelli, tratto dal romanzo di Giovanni Verga con Angela Bettis, Sinead Cusack, Vanessa Redgrave, Jonathan Schaeck, Cine 34 alle 3, 55.

     

     

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    Ovviamente lo stracultissimo della notte, Rete 4 alle 4, 50, vista la notizia della sua candidatura a assessore alla cultura di Roma a fianco del candidato meloniano Michetti, non può che essere “Ciao marziano” girato da Ninni Pingitore nel 1980 con Pippo Franco protagonista come il marziano Bix. Vi ricordo solo che oltre a Bombolo, Oreste Lionello, Franco Citti c’è anche Giancarlo Magalli come sindaco di Roma. Embé…

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