Marco Giusti per Dagospia
la cabiria
Che vediamo oggi? Io, anche se preferisco i decamerotici più poveri e assurdi girati con due lire con attori più o meno raccattati nei teatrini di avanspettacolo e attrici un po’ ruspanti, stasera mi rivedrei un decamerotico “alto”, come si diceva un tempo, cioè un decamerotico fatto con i soldi, le attrici più belle, scenografie e costumi ben fatti, come “La calandria” di Pasquale Festa Campanile con Lando Buzzanca, Renzo Montagnani, Barbara Bouchet e Agostina Belli su Rai Movie alle 19, 10.
Questo avrebbe dovuto essere addirittura diretto da Lina Wertmuller, ma, su volere del potente protagonista Buzzanca, venne invece diretto dal più adatto e meno “femminista” Pasquale Festa Campanile, che già aveva diretto l’attore su “Jus Primae Noctis”.
Qui Lando scommette col suo storico rivale, Il Duca di Norcia, interpretato da Renzo Montagnani, che riuscirà a far sua la bella vergine Agostina Belli, moglie del vecchio Calandro di Salvo Randone e detta quindi Calandra. Per avvicinarla Lando si veste da donna e si finge dama di compagnia. La Bouchet è perfetta e nuda come sempre. Agostina Belli invece non è tanto in parte nel ruolo di Calandra. Lo sosteneva un po’ pesantemente anche Lando Buzzanca, “Agostina Belli è una commessa ed è sempre rimasta una commessa” (“Amarcord”).
noi uomini duri montesano pozzetto
La Belli ricorda, su “Cine70”, che “è in questo film che hanno iniziato a chiedermi di spogliarmi un po’, di fare, ad esempio, la scena del bagno con il seno di fuori. Era il periodo in cui cominciavano tutti a chiederti di fare questo tipo di scene e io mi sono limitata molto, devo dire, perché ho rifiutato tantissime cose. (..) Era una scena pulita, molto bella: mi lavavo dentro una tinozza d’epoca e, alzandomi in piedi, mi si vedeva nuda di spalle mentre la damigella mi copriva… Tuttavia ho provato un’immensa vergogna, perché non mi è mai piaciuto fare certe cose”. Lando Buzzanca rivendicava di aver montato lui il delirante finale che lo vede immobilizzato in una trappola infernale pronto a essere castrato… Complimenti. Se non via “La Calandria”, posso capire, vedo stasera una marea di film con Pozzetto e Montesano.
piedipiatti montesano pozzetto
Si inizia da “Tutti possono arricchire tranne i poveri” di Mauro Severino, Cine 34 alle 19, 05, con Montesano e Barbara Bouchet, seguito alle 21, 10 da “Piedipiatti” di Carlo Vanzina con Montesano e Pozzetto assieme che fanno i poliziotti, e da “Noi uomini duri” di Maurizio Ponzi sempre con Montesano e Pozzetto protagonisti. Mi sembrano tutte repliche o sbaglio? Ma stasera non c’è molto da vedere.
Non era male “USS Indianopolis” di Mario Van Peebles con Nicolas Cage e Chris Tucker, canale 20 alle 21, 05. E’ un grande classico invece “la parola ai giurati” di Sidney Lumet con Henry Fonda, Lee J. Cobb, Ed Begley, E.G.Marshall, Jack Warden, Tv2000 alle 21, 10, molto remekkato e molto copiato negli anni. Grande modello di teatro filmato prima e poi di cinema processuale. Con un cast formidabile. Ma ricordo una versione russa meravigliosa diretta da Mikalkov qualche anno a Venezia.
l'allenatore nel pallone oronzo canà
Certo, su Mediaset Italia2 alle 21, 20 c’è “Matrix”, il primo, diretto dagli allora fratelli Wachowski con Keanu Reeves, Laurence Fishbourne, Hugo Weaving.
Quante volte lo abbiamo visto? Su Cielo alle 21, 25 c’è il thriller italiano “Monolith” di Ivan Silvestrin con Katrina Bowden. Così così. Un po’ povero. E’ invece bellissimo “L’alba del pianeta delle scimmie” di Rupert Wyatt con James Franco, qualcosa di più del remake di un film famoso, Italia 1 alle 21, 30. In seconda serata, Cielo tv alle 23, vedo che c’è un ottimo erotico spagnolo, “Tra le gambe” di Manuel Gomez Pereira con la supercoppia Victoria Abril – Javier Bardem.
l'allenatore nel pallone oronzo canà
Ma soprattutto alle 23, 55 su Rete 4 parte il film più stracult della serata, “L’allenatore nel pallone” di Sergio Martino con Lino Banfi nel ruolo della sua vita, quello dell’allenatore Oronzo Canà, inventore della bizona. Lo conosciamo a mente, è vero, ma ce lo rivediamo sempre solo per sentire le battute storiche come “Mi avete preso per un coglione!”, per rivedere Urs Althaus come il calciatore Aristoteles, Gigi e Andrea, Giuliana Calndra…
BANFI L'ALLENATORE NEL PALLONE
Dopo mezzanotte arrivano film interessanti, penso a “Alaska” di Claudio Cupellini, Rai Due alle 00, 25, cupa storia d’amore e di violenza tra Elio Germano e la favolosa Astrid Berges-Frisbey, che davvero muove tutto il film. E’ uno dei film italiani migliori degli anni 2000, ripensandoci. Credo che, rivisto, sia molto interessante anche la commedia scorretta “Prestazione straordinaria” di Sergio Rubini, Cine 34 alle 00, 35, dove è il maschio, in questo caso Rubini, a essere molestato dalla donna capo, Margherita Buy. Per chi cerca qualcosa di maggior culto stanotte passano capolavori come “Chi lavora è perduto”, opera prima di Tinto Brass, Cine 34 alle 2, 25, mischione di nouvelle vague e deliri veneziani post-guerra partigiana con sady Rebbot, Tino Buazzelli e il mitico Franco Arcalli detto Kim, poi celebre montatore per Bertolucci-Cavani-Samperi, più o meno come se stesso, partigiano in crisi.
l'allenatore nel pallone
Poi arriva “tenebre” di Dario Argento, Rai Movie alle 3, 50, con Daria Nicolodi, Tony Franciosa, Giuliano Gemma, addirittura “Dimenticare Venezia” di Franco Brusati con Mariangela Melato e Erland Josephson che bergmaneggia, Iris alle 4, 35. Alle 5, 35 su Cine 34 arriva anche “Colpo rovente”, unico noir psichedelico diretto dallo scenografo Piero Zuffi con Barbara Bouchet al suo esordio italiano e un Carmelo Bene killer newyorkese. Un delirio.
noi uomini duri alessandra mussolini