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    IL DIVANO DEI GIUSTISU NETFLIX C’È “SPIDER-MAN FAR FROM HOME” CON TOM HOLLAND E ZENDAYA, CHE PRIMA DELLA PANDEMIA FUNZIONÒ BENISSIMO AL CINEMA E FECE ARRICCIARE IL NASO AI FAN DEL PERSONAGGIO - SU NETFLIX C’È ANCHE “AMERICAN PSYCHO”, VERSIONE NON COSÌ CONVINCENTE, MA CON UN CHRISTIAN BALE STREPITOSO COME GIOVANOTTO IN CARRIERA E SERIAL KILLER -  BELLO SU RAI DUE “DOVE ERAVAMO RIMASTI” CON MERYL STREEP. IN SECONDA SERATA GRANDE SPRECO DI REPLICHE…


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

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    Che vediamo stasera? Se non ve la sentite ancora di andare al cinema, dove i tre primi incassi sono rigorosamente gli stessi da giorni, “Il cattivo poeta” per nostalgici dannunziani, “Un altro giro” per etilisti nordici e “Nomadland”, arrivato a 1 milione e 200 mila euro, vi avviso che su Rai Play potete vedere o rivedere “Il traditore” di Marco Bellocchio con Pier Francesco Favino, campione di ascolto pochi giorni fa su Rai Uno con il 21%, segno che la mafia in tv funziona sempre. Anche se alla regia c’è un autore così lontano dalla logica degli incassi come Bellocchio. Su Netflix vedo che è stato inserito oggi il notevole Spiderman per ragazzini, cioè “Spider-Man Far From Home” di Jon Watts con Tom Holland e Zendaya, che prima della pandemia funzionò benissimo al cinema e che fece arricciare il naso ai fan del personaggio.

    dove eravamo rimasti 4 dove eravamo rimasti 4

     

    “Noooo! Anche quest’estate dovrò salvare il mondo!!!”, urlava questo spiderman ragazzino. Perché puoi anche essere un supereroe ragazzino pronto a salvare il mondo da qualche pericolo alieno, ma quando sei lontano da casa sei solo un ragazzino americano lontano a casa. E in questo caso Peter Parker non è solo orfano dei genitori, ma anche di Iron Man-Tony Stark. Un peso difficile da smaltire sia per Peter che per il suo giovane interprete Tom Holland, malgrado i 60 milioni di follower suoi e della fidanzatina Zendaya, solo sulla scena perché lui è dichiaratamente gay.

     

    il gladiatore il gladiatore

    Ma questo funziona benissimo ormai per ragazzini molto fluidi che non hanno ancora capito se innamorarsi di Tom Holland o della bella Zendaya o di tutti e due, ma deve fare naturalmente i conti anche col film precedente e le morti di personaggi importanti degli Avengers. Per non parlare del cosiddetto Blimp, cioè i cinque anni che distanziano gli abitanti della terra che non erano morti alla fine del penultimo Avengers da quelli che sono invece tornati magicamente in vita nell'ultima puntata, Endgame, ma con la stessa età che avevano prima.

     

    american psycho american psycho

    Su Netflix c’è anche “American Psycho”, versione cinematografica non così convincente del celebre romanzo di Breat Easton Ellis, diretta da Mary Harron ma con un Christian Bale strepitoso come giovanotto in carriera e serial killer. Un personaggio e un romanzo, ormai lo sappiamo, che influenzeranno grandemente la scena del cinema e del seriale tv degli ultimi vent’anni, ma non trovano però qui la giusta strada, anche se Christian Bale, ripeto, è favoloso.

     

    In chiaro alle 21 vedo che Canale 5 presenta “Il gladiatore” di Ridley Scott con Russell Crowe, Connie Nielsen, Joaquin Phoenix e Oliver Reed, che durante la lavorazione del film nel 1999 in una serata alcolica in un pub di Valletta, a Malta, dopo aver trangugiato otto pinte di birra, dodici doppi rum, mezza bottiglia di whiskey e aver sfidato a braccio di ferro molti membri della British Royal Navy proveniente dalla HMS Cumberland, pur vincendo sempre, cadde al suolo per non più rialzarsi, morto a 61 anni.

    la scorta la scorta

     

    Il pub si chiama adesso, in suo onore “Ollie’s Last Pub”. Per Ridley Scott fu un mezzo disastro. Era abituato alle serate di Oliver Reed e dei suoi amici bevitori, come Richard Harris, Derek Jacoby, David Hemmings, , ma non si aspettava che schiantasse così, a tre settimane prima della fine delle riprese. Invece di pagare l’assicurazione 25 milioni e di rigirare tutte le sue scene con un altro attore, allungando così i tempi di lavorazione, decise di ricostruirlo digitalmente ove possibile o di sostituirlo con una controfigura modificando un po’ il suo ruolo nella sceneggiatura.

     

    nessuno si salva da solo nessuno si salva da solo

    E’ molto bello anche il film di Jonathan Demme su Rai Due alle 21, 20, “Dove eravamo rimasti” con Meryl Streep nei panni della rocker un po’ scombinata Ricki Randazzo, voce dei Ricki and the Flesh, una specie di Lucinda Williams. Per chi è cresciuto col rock partiranno le lacrime a sentirla cantare per il matrimonio della figlia a Indianapolis “My Love Will Not Let You Down” di Bruce Springsteen.

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    Il mèlo ormai è questo. E Jonathan Demme, vecchio amico di Neil Young e Springsteen, dedica il suo film, a Rick Rosas, il bassista di Neil Young scomparso poco prima delle riprese, lo sa bene. Pur non troppo piaciuto alla critica americana, è una commedia familiare di gran tenerezza, dove Meryl Streep e il suo nuovo uomo, interpretato da Rick Springfeld, suonano con competenza pezzi clamorosi come “American Girl” di Tom Petty and the Destroyers, “Bad Romance” di Lady Gaga, “Give a Life, Take a Life” degli Spirit, “Laredo Tornado”, “Here I Am” di Emylou Harris, “Walk On” di Lucinda Williams.

     

    Tra i film delle 21 vedo che passano anche il modestissimo “Alice attraverso lo specchio” di James Bobin con Mia Wasikowska, Johnny Depp, Anne Hathaway, Sasha Baron Cohen, Italia 1 alle 21, 25, “Il vegetale” di Gennaro Nunziante con Fabio Rovazzi, Rai Movie alle 21, la buffa commedia “10 regole per fare innamorare” di Cristiano Bortone con Vincenzo Salemme e il baldo Giulio Berruti.

     

    10 regole per fare innamorare 10 regole per fare innamorare

    In seconda serata grande spreco di repliche, il titolo un po’ meno usurato mi sembra “Nessuno si salva da solo” diretto da Sergio Castellitto e tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini con la bella coppia Jasmine Trinca – Riccardo Scamarcio, Rai Movie alle 23, 10. Quando uscì mi segnai subito le battute migliori. “Mi piacciono le storie sospese, le persone che si cercano”. Eccoci. “Ho paura della meningite, dei pedofili, del cancro al seno. Ho paura di tutto”. “Vorresti avere più di un cazzo?”- “Sì, due e usarli contemporaneamente con te”. Perbacco. “Quella di stamattina è stato il miglior pompino di novembre”.

     

    nessuno si salva da solo nessuno si salva da solo

    Perfetto. Benvenuti nel mondo di Margaret Mazzantini e di Sergio Castellitto. Che ci/vi piacciano o meno, qui fanno davvero sul serio e puntano in alto. Puntano cioè alla generazione degli oggi trenta-quarantenni cresciuti tra la fine del Muro di Berlino e l’11 settembre, o, come la definisce uno sfigatissimo regista barbuto nel film,“La generazione della patacca, del remake”.

     

    spider man far from home spider man far from home

    Almeno questo film, lo riconosciamo, non è un remake e si prende le sue responsabilità nel descrivere ambizioni, sogni e storie di questa sperdutissima generazione romanocentrica di ragazzi cresciuti col sogno del cinema che si devono confrontare con la realtà, con l’amore, coi figli che crescono, con le passioni, coi lavori che non arrivano.

     

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    Nel bel mezzo di una scopata, a chiappe scoperte, l’aspirante romanziere Gaetano detto Gae, passa sopra il corpo della sua amata Delia, anche pesantemente, per rispondere al cellulare all’amico che gli ha procurato una sceneggiatura. “Devo aprire la partita Iva”, dice distrattamente a lei mentre cerca di tornare a scopare. E lei capisce che, forse, è finita. Non si fa così. Mettiamoci anche che quando muore il criceto amato dai figlioletti, e buttato via come un rifiuto dal Gaetano detto Gae, lei aveva dovuto pure acconsentire a una mezza-pecorina che non era stato il massimo della vita.

     

    ruba al prossimo tuo 4 ruba al prossimo tuo 4

    Pieno in egual misura sia di buone idee che di battute insopportabili, come “Devi cambiare profumo. Dopo un lutto si deve sempre cambiare profumo”, detta dall’amica a Delia appena uscita da un aborto, tutto il film vive sul corpo a corpo che mette in scena Castellitto con gran vigore costringendo i suoi attori a buttarsi totalmente nella mischia.

     

    E Trinca e Scamarcio si portano davvero dietro dieci anni di vita e di cinema italiano, anche se poi riescono magicamente a farci credere sul serio che sono davvero due ragazzi che si amano e si ameranno per sempre. E si piange quando arriviamo al punto chiave: “Dimmelo che non mi hai mai amato!” – “No, non ce la faccio!” – “Dimmelo!”. Per i fan di Gloria Guida, passa ancora una volta “La novizia” su Cielo, alle 00, 35, con la grande scena di nudo finale. Funziona sempre.

    ivanhoe ivanhoe

     

    Le cose migliori della notte sono un meraviglioso “Ivanhoe” in Technicolor diretto da Richard Rhorpe con Robert Taylor con baffi e pizzetto, George Sanders cattivo, Elizabeth Taylor e Joan Fontaine , Iris alle 2, 10, ma confesso che trovo molto riuscito anche “La scorta” di Ricky Tognazzi, Cine 34 all’1, 10, con un gran cast, Carlo Cecchi, Claudio Amendola, Ricky Memphis, Enrico Lo Verso, Leo Gullotta. Ricky era il più dotato di tutti nel poliziesco e nell’action movie. Per i fan di Enzo G. Castellari avviso che passa “Ettore lo Fusto”, Cine 34 alle 2, 40, volgarissima ma vitalissima versione anni ’70 della storia dell’assedio di Troia rivista per il cinema comico-sexy-avventuroso del tempo.

     

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    Castellari, ma soprattutto i suoi sceneggiatori Continenza e Fulci e Steno, che rivide tutto anonimamente, spingono per una versione comica dell’Iliade con un cast di stelle nostrane che va da un vecchio Vittorio De Sica come Giove, allora fresco di Oscar (I giardini dei Finzi Contini), a Giannini non ancora scoperto dalla Wertmuller, da Orchidea De Santis al davvero notevole Patroclo gay di Giancarlo Prete detto Clo-Clo. Ma c’è anche Gerry Bruno dei Brutos!

     

    alice attraverso lo specchio alice attraverso lo specchio

    Castellari ricorda che “La sceneggiatura era stata scritta da Continenza e Fulci. Amati non mi fece rivedere la sceneggiatura con Tito Carpi perché non l’amava, non gli era simpatico, e io non capivo il motivo e ci soffrivo tanto, allora lo rividi con Continenza, Poi la rividi anche con Steno. Andai a casa sua d’estate, ai Parioli, e lui mi aprì la porta in pigiama, pantofole e canottiera. Andammo in cucina dove c’era un tavolino e una sedia pieghevole da giardino e si mise a scrivere con una Olivetti. ‘Aspetta che ora scrivo una bella battuta’. La scriveva e poi me la recitava”.

     

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    Attesi con grande interesse, giuro, il primo film americano di Francesco Maselli, la commedia “Ruba al prossimo tuo” con Claudia Cardinale in coppia con Rock Hudson, stanotte su Rai Movie alle 2, 55, ma ricordo che non funzionava per niente. Chiudono il tutto un davvero lontano chorizo western, “Ancora dollari per i MacGregor” di José Luis Merino con Peter Lee Lawrence, Rete 4 alle 3, 30 e un tardo Zanna Bianca girato dalle parti di Stresa, “Zanna Bianca e il cacciatore solitario” di Alfonso Brescia con il mio caro amico Robert Woods e Pedro Sanchez alias Ignazio Spalla. La finisco qui.

    spider man far from home 1 spider man far from home 1 il gladiatore 4 il gladiatore 4 ruba al prossimo tuo 5 ruba al prossimo tuo 5 la novizia la novizia dove eravamo rimasti dove eravamo rimasti la novizia 5 la novizia 5 ettore lo fusto 2 ettore lo fusto 2 american psycho 3 american psycho 3 zanna bianca e il cacciatore solitario zanna bianca e il cacciatore solitario dove eravamo rimasti 2 dove eravamo rimasti 2 il gladiatore 5 il gladiatore 5 ruba al prossimo tuo ruba al prossimo tuo il gladiatore 1 il gladiatore 1 il gladiatore 3 il gladiatore 3 alice attraverso lo specchio 1 alice attraverso lo specchio 1 ruba al prossimo tuo 2 ruba al prossimo tuo 2

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