Massimo Finzi
Massimo Finzi per Dagospia
Influenza 2017-2018
Da oltre 15 anni non si registravano casi così numerosi di persone colpite dall'influenza ma soprattutto non si contavano tanti casi di complicanze broncopolmonari specie nelle categorie a rischio sotto i 5 anni e sopra i 65.
Questo malgrado una copertura vaccinale che quest’anno ha registrato un numero superiore di persone teoricamente protette rispetto alla precedente stagione 2016-2017.
Dunque ha fallito il vaccino?
La maggior parte dei vaccini somministrati quest'anno sono stati di tipo trivalente: nella loro composizione figurano due tipi di Virus A ( H1N1 e H3N2) e uno di tipo B (Victoria).
Una scelta basata sulla convinzione che gli agenti infettanti fossero identici o simili a quelli dello scorso anno.
INFLUENZA E GERMI
In realtà già nella trascorsa stagione aveva circolato anche un altro virus di tipo B diverso dal Victoria denominato Yamagata che però aveva registrato una diffusione modesta.
Solo il vaccino tetravalente contiene, oltre ai due ceppi di Visus A e al B/Victoria, anche il ceppo B/Yamagata, ma ne sono state somministrate relativamente poche dosi.
Contrariamente alle previsioni il virus influenzale B Yamagata si è diffuso a macchia d'olio specie nei bambini più piccoli e da questi agli adulti. Il vaccino trivalente, non contenendo il ceppo B Yamagata, non ha svolto nessuna azione protettiva o, più precisamente, l’ha svolta soprattutto per uno dei ceppi, quello del virus A H1N1 (influenza suina).
influenza
Oltre a vaccinarsi, cos’altro fare per prevenire l'influenza?
Andrebbero evitati i luoghi affollati, dove è maggiore la possibilità di circolazione dei virus, e ovviamente i contatti con le persone contagiate. Può apparire banale, ma il lavaggio accurato delle mani rappresenta una misura molto efficace.
Cure specifiche per l'influenza in atto non esistono e i vari rimedi sono finalizzati a combattere i sintomi più fastidiosi (febbre elevata, mal di testa, dolori ossei, tosse). Solo in caso di persistenza dello stato febbrile e/o comparsa di disturbi respiratori il medico può decidere l'eventuale impiego di antibiotici. Ovviamente i pazienti portatori di specifiche patologie vanno considerati “sorvegliati speciali”.
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I vecchi rimedi della nonna mantengono intatta la loro validità: riposo a letto, pasti leggeri tra i quali l’immancabile brodo di gallina, spremute di frutta, tisane calde con il miele, inalazioni calde (fumenti) con acqua camomilla e bicarbonato.