Rita Fatiguso per il “Sole 24 Ore”
LOCKDOWN SHANGHAI
L'ennesimo indicatore cinese in calo rafforza i timori del Governo sulla disoccupazione galoppante nel Paese. Questa volta si tratta dei profitti industriali, negativi in aprile dell'8,5% su base annua, ripiombati allo stesso livello della prima ondata della pandemìa, nel 2020. In Cina la disoccupazione in aprile ha toccato quasi il record storico, il tasso è al 6,1%.
Se la situazione continuerà a peggiorare anche a maggio, nel breve periodo forse la caduta potrà essere riassorbita, ma i prossimi tre mesi saranno comunque cruciali per capire l'entità di un problema considerato ben più grave dell'inflazione, per le enormi conseguenze a livello sociale sulle famiglie e la trama delle piccole imprese.
Gabbie a Shangai
Dopo le vendite al dettaglio scese sotto dell'11,1%, ora calano drasticamente anche gli utili delle aziende bloccate dalle conseguenze dei focolai del Covid con gli operai costretti a vivere nelle fabbriche, gli approvvigionamenti col contagocce a causa dei troppi check up sugli autisti di camion e del fermo dei grandi porti.
Aziende che licenziano il personale nel manifatturiero che con i suoi 300 milioni di addetti è ancora cruciale per la Cina, ma anche le realtà tecnologicamente più avanzate iniziano a impugnare l'ascia. Non solo. Calano anche i profitti delle aziende statali: nel periodo gennaio-aprile, il ministero delle Finanze ha dichiarato che sono scesi del 3,6%, pari a circa 190 miliardi in meno rispetto all'anno scorso. Martedì 31 maggio toccherà al Pmi Caixin, l'indicatore che rileva il sentiment dei responsabili degli acquisti, probabilmente sarà ancora sotto quota 50, la soglia che separa crescita da decrescita.
lockdown e scontri a shanghai 9
L'attesa per l'allentamento del lockdown a partire da mercoledì prossimo 1° giugno è spasmodica, a Shanghai si sono verificati casi di cittadini dei quartieri più antichi scesi per strada a protestare chiedendo di essere liberati dalla quarantena e che dopo non sono più rientrati in casa. A quasi sette settimane dalla prima chiusura i 25 milioni di abitanti sono al limite della sopportazione, ma non è detto che il liberi tutti scatti per davvero.
Code a Pechino per i tamponi 2
Il pessimismo trapela perfino dalle parole di un leader ormai in uscita, il premier Li Keqiang, che in occasione di un incontro sull'emergenza davanti a migliaia di funzionari ha ribadito che la crescita è la chiave per risolvere tutti i problemi, tra cui la disoccupazione, il benessere delle persone e per contenere il virus. Dal momento che la strategia del presidente Xi Jinping è improntata tutta sull'eliminazione totale del Covid, a qualsiasi costo, il contenimento potrebbe alludere a misure meno draconiane in arrivo.
Code a Pechino per i tamponi
Del resto i problemi da Covid si sommano a quelli preesistenti. Ieri Evergrande, l'azienda di sviluppo immobiliare indebitata con 300 miliardi di dollari, ha fatto trapelare di essere vicina al pagamento di 19 miliardi di debito offshore parte dei 22,7 giunti a maturazione, in attesa della ventilata operazione di maxi ristrutturazione del debito, con nuovi bond rimborsabili in dieci anni, attesa a fine luglio.
E c'è il rischio cambio, con lo yuan in discesa, ragion per cui Ministero del Commercio, State Administration of foreign exchange (Safe) e Banca centrale sono scesi in campo per aiutare le piccole e medie imprese a difendersi.
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Come se non bastasse il primo viaggio in Asia da presidente di Joe Biden si è chiuso con l'annuncio da parte cinese che oggi si svolgeranno esercitazioni navali nel mar Cinese meridionale, in un'area costiera di 100 chilometri a meno di 25 a Sud dall'isola di Hainan. Le parole di Joe Biden su Taiwan e quelle del suo segretario di Stato Antony Blinken, hanno irritato Pechino. Ancora una volta Blinken ha evocato la «minaccia» cinese, ma allo stesso tempo ha detto di «non voler intralciare la crescita della Cina né di volere una guerra fredda».
lockdown e scontri a shanghai 1
Dichiarazioni che, stando all'andamento delle azioni asiatiche, sono state accolte positivamente rivelando al tempo stesso quanto sia importante la Cina delle materie prime, della merce sugli scaffali e dei prodotti semilavorati. Nell'emisfero occidentale, a due mesi dal lockdown di Shanghai, si inizia a far la conta di cosa manca all'appello.
i cittadini pechinesi protestano il lockdown dai balconi Covid Cina Code a Pechino per i tamponi 3