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Si tinge di giallo la caduta di Remco Evenepoel durante il Lombardia, il giorno di Ferragosto: dopo la drammatica scivolata del 20enne belga nella discesa del Muro di Sormano, il suo direttore sportivo Davide Bramati, sceso nel fossato per sincerarsi delle condizioni di salute del suo atleta, gli mette una mano nel taschino per portargli via prontamente un piccolo oggetto bianco.
Web scatenato, fioccano le ipotesi. Medicinale vietato? Stimolante per il finale di corsa? Un marchingegno elettronico? Bramati getta acqua sul fuoco dei sospetti: "Era un panino o una barretta energetica, ho dovuto togliere tutto dalla tasche perché dovevamo metterlo sulla barella". Il giovane belga ha rimediato nella caduta, un volo di otto metri da un ponte, una frattura al bacino e lesioni a un polmone.
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