1. PER ME UNO SPRITZ
Estratto dell'articolo di Mattia Feltri per "La Stampa"
[…] la spunta blu non serviva a niente, se non a far sentire un po' più ganzi noi che l'avevamo. E infatti ieri c'è stata una specie di rivolta degli spuntati ormai ex spuntati, giornalisti, scrittori, star e starlette, sconcertati dalla privazione arbitraria del lignaggio digitale. Istituzioni e aziende hanno ricevuto una spunta grigia, cioè un declassamento cromatico, e gli altri ridotti sul lastrico.
A parte qualcuno, ora sospettato di aver scucito il gruzzolo per conservare o conquistare lo stemma araldico, e già irriso come parvenu, i più si sono rifiutati di mercanteggiare un blasone conquistato sul campo. Io so' io, diceva quel marchese. Ma i tempi gloriosi della nobiltà twitterista sono ormai tramontati, di nuovo davanti all'incedere del capitale: ah, sa essere un macigno la mano della Storia! Fortuna che ci resta l'apericena.
2. TWITTER CI RIPENSA, PER I SUPER-VIP TORNA LA SPUNTA BLU MUSKù
Estratto dell'articolo di www.lastampa.it
Elon Musk ci ha ripensato e, dopo le proteste di celebrità più o meno note in tutto il mondo, ha deciso di ripristinare la spunta blu di Twitter sui profili di alcuni personaggi super-vip. Sui criteri di selezione non è arrivata alcuna indicazione specifica, ma secondo alcuni siti specializzati si tratterebbe di account con almeno un milione di follower.
La spunta blu è rimasta gratuita fino a pochi giorni fa, ma oggi chiunque voglia arricchire il proprio profilo del segno che garantisce autenticità e fama deve pagare a Twitter 8 dollari al mese [...]
un certo numero di celebrità ha riguadagnato autonomamente la spunta: tra i nomi figurano quelli dello scrittore Stephen King, del campione Nba LeBron James e dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.