Riceviamo e pubblichiamo

Caro Dago, 

il presunto stile Juventus nel giorno della finalissima di Champions non ha brillato fuori dal rettangolo di gioco. 

PUBBLICITA ITALO NTV CON CANE E BAMBINA

Stazione Campo Marte di Firenze, ore 17 binario 6, dove giace il Treno Italo 9975 proveniente da Torino e diretto a Napoli. Guasto tecnico: il secondo in due giorni, motivo per cui non ci sono treni sostitutivi in loco e bisogna attendere due ore prima che  ne arrivi uno da Milano. A bordo i ragazzi dei Giovanissimi nazionali della Juventus diretti a Napoli con staff tecnico  al seguito. Il mister Claudio Gabetta  chiede alla capotreno  Evelin di trovare un treno sostitutivo prima delle 19, ora prevista per l'arrivo del mezzo da Milano sul quale seguirà il trasbordo di passeggeri e bagagli.

Dunque la cosa si farà lunga, oltre il fischio d'inizio. Evelin, impeccabile manager Italo risponde di non poter avvantaggiare la comitiva producendo un servizio "differenziato" con gli altri passeggeri ( tra cui anziani e bambini). Una signora di Napoli si complimenta con la capotreno. Apriti cielo. Il tecnico sbotta, sbrocca e rivolgendosi alla responsabile del convoglio l'accusa di essersi resa colpevole  di non aver impedito l'intervento della signora: "Lei risponderà alla nostra società del suo comportamento in pubblico".

ITALO IL TRENO DI NTV

CLAUDIO GABETTA

Vagamente minaccioso oltre che poco educato: l'equivalente  pre-finale Champions del "lei non sa chi sono io". Evelin non ha battuto ciglio ha proseguito con tutto ciò che c'era da fare in quella situazione di emergenza. Alle 19.30 il treno arrivato in sostituzione è ripartito per Napoli. Tra gli applausi dei viaggiatori che volevano dimostrare gratitudine alle qualità del personale Italo. Per la cronaca: due guasti in due giorni per Italo sono  davvero troppi e segno di scarsa qualità ma anche Trenitalia non  ne esce bene visto che il Freccia Rossa in partenza sul binario a fianco non ha dato disponibilità per accogliere eventualmente i passeggeri di Italo in difficoltà. Per fortuna c'era Evelin. 

CLAUDIO GABETTA

Elisabetta Reguitti