sabino cassese foto di bacco
I governi, com’è noto, hanno la loro “luna di miele” con l’elettorato e ne hanno un’altra, che segue diversi cicli del sentimento, con Sabino Cassese. Oggi il giurista emerito, competente per antonomasia o almeno pro veritate, con l’esecutivo Meloni è nella fase dell’amour fou, quello che non ha vergogna, dice la canzone.
Il governo d’altra parte ne ha omaggiato l’antica saggezza dandogli da presiedere la Commissione che scriverà i nuovi Lep per fare l’autonomia differenziata e non ha disdegnato di offrire incarichi di rilievo ai suoi molti allievi.
L’amore è una strada a due direzioni, si sa, ed è l’amore che ha spinto l’emerito a difendere ieri il bavaglio di SoyGiorgia alla Corte dei Conti: “Ha fatto benissimo a limitarne il controllo preventivo.
giorgia meloni in videocollegamento con il festival dell economia di trento 1
Ci sono aspetti di merito sui controlli e di metodo sul modo in cui si è svolta questa vicenda che danno ragione al governo”. Insomma, come direbbe Fitto, le toghe non hanno controllato il Pnrr, ma attaccato il governo: “Le grandi corporazioni dello Stato dovrebbero ripensare al modo in cui agiscono nei confronti dello Stato di cui sono i rappresentanti”. Questo dice Cassese oggi, in luna di miele, ma attenti: l’amore può finire in un attimo e in un attimo il nostro potrebbe – pro veritate – dire l’esatto contrario.