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    TE LO DO IO IL “FEUDO DI SINISTRA”/1 – “IL FATTO QUOTIDIANO”: “DIETRO L’APPRODO DI BUTTAFUOCO A VENEZIA SI PARLA ANCHE DI UNA ‘QUOTA ROSSA’. IL NOME È QUELLO DI ANTONIO MONDA, CHE TRA LE ALTRE COSE DAL 2015 AL 2021 È STATO DIRETTORE DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA" COME MAI QUESTO INDIRIZZO BIPARTISAN? C'È LO ZAMPONE DI VIOLANTE – COME DAGO-DIXIT, IN TANDEM CON BUTTAFUOCO SBARCHERÀ IN LAGUNA ANCHE BEATRICE VENEZI, CHE CURERÀ LA BIENNALE MUSICA…


     
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    ORA È UFFICIALE: L'ITALIA HA UN MUSULMANO COME PRESIDENTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA – IL VATE DI FRATELLI D’ITALIA GIAFAR AL SIQULI, ALL’ANAGRAFE SICULA PIETRANGELO BUTTAFUOCO, È STATO DESIGNATO DA GENNARO SANGIULIANO. ENTRO IL 14 NOVEMBRE DOVRANNO VOTARE LE COMMISSIONI CULTURA DI CAMERA E SENATO – LA DIRETTRICE D’ORCHESTRA BEATRICE VENEZI, FAMOSA PER IL LATO B-IOSCALIN, CURERÀ LA BIENNALE MUSIC… - FDI: "ESPUGNATO UN FEUDO DELLA SINISTRA"

    https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ora-ufficiale-39-italia-ha-musulmano-come-presidente-372106.htm

     

     

    beatrice venezi pietrangelo buttafuoco beatrice venezi pietrangelo buttafuoco

    VENEZI E MONDA: IL PATTO SULLA BIENNALE HA LA QUOTA MELONI E LA QUOTA VIOLANTE

    Estratto dell’articolo di Vincenzo Bisbiglia per “il Fatto quotidiano”

     

    Non solo Pietrangelo Buttafuoco. L’indicazione del ministro Gennaro Sangiuliano per la nomina parlamentare (scontata) dell’intellettuale catanese alla presidenza della Biennale di Venezia, si porta dietro un accordo di massima, una specie di “patto segreto” che coinvolge anche la corsa alle poltrone minori rispetto alla curatela della Biennale Arte, fiore all’occhiello della manifestazione, già assegnata da tempo al brasiliano Adriano Pedrosa.

     

    antonio monda foto di bacco antonio monda foto di bacco

    A quanto apprende Il Fatto da fonti qualificate, la conditio sine qua non è che quando Buttafuoco, dopo il 2 marzo 2024, succederà ufficialmente all’uscente Roberto Cicutto, alla prima riunione utile del consiglio d’amministrazione avvenga la nomina di Beatrice Venezi al vertice della Biennale Musica.

     

    La 33enne direttrice d’orchestra, che non ha mai nascosto le sue posizioni politiche vicine alla destra radicale, è già consigliera del ministro Sangiuliano, ma l’arrivo in Laguna le consentirebbe di avere un ruolo istituzionale di un certo prestigio anche in vista di una carriera manageriale da affiancare a quella musicale già ben avviata.

     

    roberto cicutto foto di bacco roberto cicutto foto di bacco

    Eppure dietro l’approdo di Buttafuoco a Venezia si parla anche di una “quota rossa”. Il nome è quello di Antonio Monda, che tra le altre cose dal 2015 al 2021 è stato direttore della Festa del Cinema di Roma, dove fu voluto dall’allora sindaco della Capitale, Ignazio Marino.

     

    A differenza di Venezi, la nomina di Monda – qualora venisse confermata – arriverà solo a scadenza di quella dell’attuale direttore Elio Zorzi, ovvero fra circa un anno. Insomma c’è ancora tempo affinché le cose cambino.

     

    antonio monda by macondo antonio monda by macondo

    Ma come mai questo indirizzo bipartisan nel “feudo espugnato alla sinistra”? Buttafuoco è indubbiamente un intellettuale di destra ed è da anni in buoni rapporti con la premier Giorgia Meloni […]. Nei mesi scorsi ha anche presentato un libro su Silvio Berlusconi dal titolo Beato Lui.

     

    Fonti informali del Mic, tuttavia, spiegano che la nomina di Buttafuoco si deve anche all’interessamento di un big della sinistra italiana, Luciano Violante. L’82enne ex presidente della Camera, come raccontato dal Fatto, da mesi si è avvicinato molto alla premier. Allo stesso tempo, da alcuni anni è presidente della Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, con la quale collabora anche Buttafuoco.

     

    meloni buttafuoco meloni buttafuoco

    Sarebbe dunque stato Violante in persona, in tempi non sospetti, a proporre a Meloni il profilo del giornalista […]. Insomma, quanto basta a mettere un freno all’esultanza del vice-capogruppo di Fratelli d’Italia, Raffaele Speranzon, secondo cui la decisione di Sangiuliano ha “infranto un altro tetto di cristallo” in quanto “La Biennale è stata considerata dalla sinistra un feudo in cui collocare amici e accoliti” mentre ora “si afferma un cambio di passo che il governo Meloni vuole imprimere in ogni sede culturale e sociale della nazione”.

     

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    Ovviamente le nomine di Venezi e di Monda, come via via quelle delle altre “biennaline” […] dovranno passare comunque dal Cda, nonostante dal prossimo anno questo sia pressoché monocolore: oltre al presidente, infatti, vi siedono il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro (attualmente in Coraggio Italia, il partito fondato con Giovanni Toti) e il presidente del Veneto Luca Zaia, in quota Lega. Il quarto posto da consigliere è solitamente occupato da un tecnico, in questo momento l’ex vice amministratrice generale del Louvre, Claudia Ferrazzi. […]

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