Nanni Delbecchi per il “Fatto quotidiano”
morgan e vittorio sgarbi
Non tutti gli sfratti vengono per nuocere. Quello di Morgan dalla sua villetta oltre a rappresentare un caso limite di quanto poco la legge italiana tuteli i padri separati (si crede così di preservare la sacra famiglia, ma spesso si ottiene l' effetto contrario), ha prodotto un fatto nuovo, italianissimo. Siamo pur sempre nel Paese dove la fantasia non supera la realtà: la straccia. Solo in Italia un uomo che vive in televisione, gravemente malato di esibizionismo quale Vittorio Sgarbi, poteva candidarsi a sindaco di Sutri, ed essere eletto.
Ma Sgarbi, da vero critico, è più lucido quando si occupa degli altri che di se stesso.
L' ha dimostrato offrendo a Morgan ospitalità nella comunale Villa Savorelli, affinché vi trovi rifugio e luogo di lavoro. È un' idea semplice, a costo (quasi) zero, ineccepibile nel principio: gli artisti, prima che si riducano a mendicare comparsate a gettone, si possono scritturare in funzione di un bene comune.
morgan sgarbi
Se Morgan preferirà impegnarsi a Sutri piuttosto che mettersi all'asta, se i due radical vip sapranno rendere un servizio alla città, allora si sarà creato un precedente importante; riconoscere un valore al lavoro più sottostimato di questo Paese, il lavoro intellettuale. Se poi il trasloco a Villa Savorelli riuscisse a separare il talento di Morgan dalla paccottiglia mediatica che lo circonda, a diventare un modello da imitare, il sindaco Sgarbi avrebbe fatto bingo. Può darsi che con la cultura non si mangi, ma in compenso si vive.