• Dagospia

    ANGELONA? UNA VERA IENA - IL FIGLIO DI HELMUT KOHL ACCUSA LA MERKEL: “IL SUICIDIO DI MIA MADRE E’ ANCHE COLPA SUA. QUANDO SCOPPIO’ LO SCANDALO DEI FONDI NERI CHE TRAVOLSE LA CDU, SCRISSE UN ARTICOLO IN CUI SCARICO' MIO PADRE, LASCIANDOLO SOLO. QUELLA SLAVINA DANNEGGIO’ LA MIA FAMIGLIA...”


     
    Guarda la fotogallery

    schaeuble kohl merkel schaeuble kohl merkel

    Da “il Giornale”

     

    Sono accuse pesantissime. «Angela Merkel è corresponsabile della morte di mia madre»: a parlare è il figlio di Helmut Kohl, il cancelliere della riunificazione tedesca. Walter Kohl ha rilasciato un' intervista allo «Zeit Magazine» che riapre una ferita mai del tutto rimarginata della storia recente e rischia di scatenare un putiferio in Germania. Hannelore Kohl si suicidò oltre 15 anni fa, stremata da una malattia agli occhi.

     

    LEX CANCELLIERE HELMUT KOHL ANGELA MERKEL ROMANO PRODI jpeg LEX CANCELLIERE HELMUT KOHL ANGELA MERKEL ROMANO PRODI jpeg

    Ma forse non solo da quella. «Io penso che la signora Merkel abbia una parte notevole nella sua morte», dice Kohl jr, 53 anni, oggi un manager nel campo dell' industria automobilistica. La vicenda cui si riferisce il primogenito del cancelliere più longevo e popolare della storia tedesca è quella dello scandalo dei fondi neri che travolse la Cdu nel 1999. Un episodio cruciale nella storia tedesca, uno spartiacque.

     

    merkel e kohl merkel e kohl

    La giovane Merkel, allora capo organizzativo del partito cristiano-democratico, pubblicò «a sorpresa» un articolo sull' autorevole «Frankfurter Allgemeine Zeitung» in cui prese pubblicamente le distanze da Kohl, colpevole di non aver voluto rivelare l' origine di finanziamenti illeciti, affermando a chiare lettere che era giunto il momento di mettere da parte il vecchio leader. «Essendo una professionista della politica, Merkel sapeva bene che stava scatenando una slavina che avrebbe gravemente danneggiato mia madre e la mia famiglia», dice oggi Walter Kohl.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport