Estratto dell'articolo di Lucio Musolino per “il Fatto quotidiano”
marco mancini
Politica, 'ndrangheta, affari e "pagliacciate". Ma anche un "laboratorio criminale" che ha trasformato Reggio Calabria in un "mondo di mezzo" tra mafiosi, massoni e pezzi deviati dello Stato. Con il processo "Gotha", la Dda non vuole solo sostenere l' esistenza della 'ndrangheta, ma anche della sua componente riservata capace di infiltrarsi negli enti locali dettandone gli indirizzi politici. […]
Durante il processo si è parlato anche del finto attentato del 2004, quando in un bagno del Comune sono stati trovati alcuni panetti di tritolo grazie a tre informative del Sismi firmate dall' attuale 007 Marco Mancini. Per il procuratore Lombardo, quella è stata "una pagliacciata" per superare una crisi che Scopelliti stava affrontando dentro e fuori il palazzo. Il direttorio delle cosche ha compreso che serviva una scossa per far capire al pupo che c' è un disegno "più grande di lui". Occorreva ricordargli i patti: "Tu finisci quando lo diciamo noi e diventi il numero uno, se noi decidiamo in quel senso".
giuseppe scopelliti e la moglie
Come? Con una messinscena che serviva a creargli l' immagine di "sindaco antimafia" e allo stesso tempo a mandare un messaggio per fargli capire "che non è padrone di niente, torna a essere e a fare il cane da mandria".
Il colpo di teatro va in onda il 6 ottobre 2004. Politica, "riservati" della 'ndrangheta, pezzi delle istituzioni e apparati di sicurezza sono tutti scritturati per la sceneggiata. Ognuno recita la sua parte e nei bagni di palazzo San Giorgio spunta il tritolo senza innesco. Per scoprirlo il Sismi ha pagato circa 300mila euro. Dopo quasi 17 anni, non solo non si sa chi è stato a piazzare quei panetti ma neanche quali cosche volevano attentare alla vita di Scopelliti.
giuseppe scopelliti giuseppe scopelliti silvio berlusconi marco mancini