Massimiliano Nerozzi per il "Corriere della Sera"
Se il fallimento è davvero parte del successo, vuol dire che in questa vita bianconera Cristiano Ronaldo sta pagando tutte le Champions e i Palloni d' oro razziati finora.
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Di più ieri sera, dove ha protestato ma non graffiato, subìto e non infierito, beccando pure sotto le gambe la punizione che ha segnato il destino. Beffardo, ma non certo baro.
Andrea Pirlo, alla fine, gli fa coraggio: «Una serata no può capitare a tutti». Solo che con la maglia della Juve è ormai una serie, per uno che, della Champions, aveva la fidelity card. Invece, ecco la raccolta punti delle ultime tre stagioni: fuori ai quarti con Allegri, eliminato agli ottavi con Sarri, spedito a casa ieri sera, con Pirlo.
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Sente la delusione del fallimento anche Pirlo, ma non ne teme le conseguenze, senza perdere la calma: «Continuerò a lavorare sereno, a un progetto più ampio», spiega l' allenatore bianconero, dopo essere riemerso dagli spogliatoi. «Alla fine ho parlato con il presidente - aggiunge - e abbiamo discusso insieme del futuro: mi ha detto che il progetto è appena iniziato, quindi si va avanti». E a chi gli chiede di Sarri, e al licenziamento post Champions, ribatte sicuro: «Non so se fosse dovuta all' eliminazione».
Lui, sostiene, è stato preso per un' altra missione. Di rifondazione, magari. Anche se nella notte gli tocca parlare della partita: «Abbiamo commesso quattro errori in due partite - racconta - e se lo fai in Champions, può capitare di uscire». Non c' è un baule degli errori, sostiene: «Non abbiamo sbagliato, quando eravamo in superiorità numerica: l' unica cosa da fare era allargare il campo e riempire l' area. E l' abbiamo fatto». Bisogna ripartire, adesso:
CRISTIANO RONALDO
«Come se ne esce? Cancellando questa partita. Ci vorrà qualche giorno, poi ci dobbiamo buttare sul campionato e fare il meglio, cercando di risalire la classifica». Tra i diversi errori, letale quello della barriera, sulla punizione del 2-2: «Chi va in barriera lo scegliamo noi, forse non erano collegati con la pericolosità del tiro. Forse pensavano che fosse lontano e non hanno avuto la paura di subire un gol, e si sono girati».
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