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    TRAINSPOTTING ALL’EMILIANA - IL FOLLE GIOCO DEI PISCHELLI: IL SELFIE SUI BINARI DELL’ALTA VELOCITA’ – TRAGEDIA SFIORATA A BOLOGNA: FORTUNATAMENTE IL MACCHINISTA HA FERMATO IN TEMPO IL TRENO - PRESO UNO DEI QUATTRO RAGAZZINI AUTORI DELLA BRAVATA: GLI SVALVOLATI SONO TUTTI MINORENNI, GIÀ IDENTIFICATI DALLA POLFER – È IL SECONDO CASO IN UNA SETTIMANA…


     
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    Rosario Di Raimondo per “la Repubblica”

     

    IL FOLLE GIOCO DEI PISCHELLI: IL SELFIE SUI BINARI DELL’ALTA VELOCITA’ - BOLOGNA IL FOLLE GIOCO DEI PISCHELLI: IL SELFIE SUI BINARI DELL’ALTA VELOCITA’ - BOLOGNA

    Brividi e selfie, l' adrenalina di sfidare l' alta velocità, di attraversare i binari quando in lontananza il treno sta per arrivare. Due casi in una manciata di giorni. Bande di ragazzini, spesso giovanissimi, che si giocano la vita.

     

    È poco più di un bambino - appena dodici anni - l' ultimo protagonista di questa moda folle. È stato fermato sabato scorso alla periferia di Bologna.

     

    La capotreno di un Frecciargento diretto a Milano lo ha acciuffato proprio sui binari dov' era andato con gli amici e lo ha consegnato impaurito al papà, assieme agli agenti della Polfer. In quattro, nei pressi della stazione Santa Viola, periferia della città, hanno attraversato i binari e si sono fermati lì in mezzo. Qualcuno di loro aveva lo smartphone in mano, forse per immortalare l' impresa da condividere sui social. Qualcun altro saltava da una parte all' altra come fosse al parco giochi.

     

    Immagini «impressionanti» dicono gli investigatori che hanno visionato il video delle telecamere di sorveglianza puntate sul tratto ferroviario e hanno ricostruito questo "gioco": la Polfer ha diffuso un frame con i quattro protagonisti della bravata cerchiati in rosso.

    IL FOLLE GIOCO DEI PISCHELLI: IL SELFIE SUI BINARI DELL’ALTA VELOCITA’ - BOLOGNA IL FOLLE GIOCO DEI PISCHELLI: IL SELFIE SUI BINARI DELL’ALTA VELOCITA’ - BOLOGNA

     

    È solo grazie alla prontezza del personale ferroviario che l' avventura non ha rischiato di trasformarsi in qualcosa di più pericoloso.

     

    Il macchinista del Frecciargento 8523 Bologna-Milano ha ricevuto una telefonata da un collega qualche minuto prima di arrivare nel punto incriminato: «Attento, ci sono dei ragazzini sui binari», è stato l' allarme. Lui ha rallentato, ha visto i ragazzini attraversare, ha bloccato del tutto il convoglio. Dal finestrino ha urlato loro di spostarsi: «È pericolosissimo, levatevi da lì».

     

    La capotreno è scesa ed è riuscita a prendere il più piccolo dei ragazzini, un dodicenne italiano, mentre tutti gli altri riuscivano a scappare. Ha aspetta con lui l' arrivo della polizia ferroviaria, è stato chiamato il papà del bambino che lo ha riportato a casa.

     

    bologna stazione bologna stazione

    Gli investigatori sono sulle tracce degli altri tre e la sensazione è che non ci vorrà molto a trovarli. Chi indaga dice che nei loro confronti ci sarà una bella lezione, almeno una multa da 500 euro a testa che salderanno i genitori. Difficile fare di più: anche l' accusa di interruzione di pubblico servizio si arenerebbe di fronte all' età troppo bassa che rende il gruppo non imputabile.

     

    A preoccupare di più, tuttavia, è la difficoltà di arginare il fenomeno. È di appena una settima fa una notizia simile, sempre a Bologna, stavolta nel quartiere popolare di Borgo Panigale. Tre minorenni, che facevano parte di un gruppo di otto ragazzini, si divertivano a scattare selfie sui binari della stazione poco prima dell' arrivo del treno. La polizia ferroviaria li ha denunciati, multati e riaffidati ai genitori.

     

    «È un fenomeno difficile da arginare e che si sta amplificando, la rete ferroviaria ha molti accessi. I macchinisti segnalano queste situazioni, ma serve prima di tutto un ragionamento sull' educazione », commenta Maurizio Lago, segretario della Uil Trasporti Emilia-Romagna. Da alcuni anni esiste il progetto della PolFer "Train to be cool", creato assieme al ministero dell' Istruzione per arginare simili comportamenti. In Emilia-Romagna e in tutta Italia i poliziotti sono entrati in classe e hanno incontrato oltre 70 mila studenti.

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