1 - TIM: S&P TAGLIA RATING, OUTLOOK NEGATIVE
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(ANSA) - S&P declassa il rating di Tim a BB-' sulla debolezza dei conti, con un Ebitda (margine operativo lordo) sotto le stime, e le assegna un outlook negativo basandosi sulla previsione che il debito sull'Ebitda aumenterà di circa 5,3 volte nel 2022 e scenderà vicino a 5 volte nel 2023. L'agenzia precisa però di non aver ancora incorporato nelle sue previsioni l'offerta di KKR di acquisire Tim né il piano strategico di riorganizzazione autonoma preparato dall'ad Pietro Labriola.
PIETRO LABRIOLA
2 - TIM, CONTROPIEDE DEL FONDO CVC CHE PUNTA SULL'ATTIVITÀ BUSINESS
Rosario Dimito per “il Messaggero”
Cvc muove in contropiede su Tim e spariglia le carte fra il piano di Pietro Labriola di separazione fra ServiceCo e Netco e l'opa in fieri di Kkr che, entro fine settimana, deve rispondere alla lettera pervenuta dall'ex incumbent.
kkr
Cvc, fondo britannico molto attivo in Italia dove possiede il 52% della Recordati, secondo quanto ricostruito dal Messaggero, ha in corso un assessment su Tim, in particolare sulle attività destinate a rimanere in ServiceCo: in pratica l'intera area business.
vincent bollore
INCONTRO IN AGCOM
Interpellata, Tim non commenta. L'iniziativa di Cvc si sovrappone a quella di Kkr e potrebbe anche accelerare la riorganizzazione che Labriola, nel piano industriale dei primi di marzo - illustrato giorni fa al presidente di Agcom Giacomo Lasorella in un colloquio avuto assieme al capo del regolatorio Giovanni Moglia - ha indirizzato, con l'appoggio di Vivendi, verso un modello stand alone.
pietro labriola
Invece da un lato, su iniziativa degli indipendenti, il cda ha dovuto in qualche modo aprire uno spiraglio a Kkr, fattosi avanti il 19 novembre, chiedendogli di scoprire le carte del progetto a breve e adesso deve gestire l'avanzata di Cvc. Quest' ultimo da tempo studiava il dossier: in autunno era in predicato di fare una proposta in tandem con Kkr, salvo poi ripiegare su altre soluzioni che si sono concretizzate molto di recente.
henry kravis
Il fondo britannico che gestisce mezzi per circa 55 miliardi ha fatto un passo importante di cui sono a conoscenza Labriola e i due principali azionisti, Vivendi (23,9%) e Cdp (9,8%). Assistito da Claudio Campanile, ceo di Ar Kearney, multinazionale Usa di consulenza strategica, ha ottenuto di poter svolgere un assessment, che è una mini due diligence ristretta ai ricavi e costi, su un pezzo di Tim che, ad esito della separazione in due della rete, rimarrà nella parte dei servizi. In attesa che la riorganizzazione si compia, a Cvc interessa il business dei rapporti con le imprese, escluso il retail del traffico telefonico fisso e mobile.
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Quindi l'investitore britannico sta valutando Noovle (Cloud), Telsy (cyber security) e Olivetti IoT che sviluppa soluzioni Internet of Things. Si tratta di un'area pari a circa un terzo dei ricavi attuali del gruppo telefonico, visto che due terzi è rappresentato dal retail.
LA SOCIETARIZZAZIONE
Allo stato è in corso una valutazione propedeutica evidentemente al passo successivo che è tutto da decidere, nel senso che Cvc dovrà valutare eventualmente i termini di un'offerta. Siccome sembra che Labriola possa societarizzare i singoli business della parte servizi, il fondo britannico dovrà delineare il suo piano: se cioè vorrà acquistare la maggioranza dei business, se sarà necessario il lancio di un'opa, oltre ai valori della proposta.
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Evidentemente bisognerà vedere se Vivendi e Cdp appoggiano le avances britanniche, atteso che, se si dovesse procedere a una scissione proporzionale dell'infrastruttura in cui confluirebbero Sparkle (collegamenti internazionali) e Fibercop (rete secondaria), la media company francese vorrebbe restare con il controllo delle attività residue.
vincent bollore
Ma in qualche modo i conti vanno fatti anche con l'oste Kkr che è intenzionato a lanciare un'opa a 0,505 euro. Da allora il titolo ha perso il 13,8% (730 milioni) e da inizio anno il 31,21% pari 2 miliardi. Ieri ha chiuso a 0,29 euro per un valore di 4,5 miliardi. Entro fine settimana Kkr dovrà rispondere ai quesiti posti da Tim: come raccoglie le risorse per l'opa, il dosaggio fra equity e leva, il rifinanziamento, i tempi stimati per l'operazione e soprattutto il perimetro che intende approfondire.
PIETRO LABRIOLA
Il fondo Usa ha subordinato l'operazione ad alcune condizioni come il gradimento del governo che, sulla rete, può esercitare il golden power. E c'è da dire che negli ultimi giorni dal Tesoro sarebbero pervenuti a Labriola segnali di gelo rispetto a un'eventuale opa Kkr. Anche questa è una variabile, pesante, sul riassetto.