Estratto dell’articolo di Simonetta Sciandivasci per “la Stampa”
GENERALE VANNACCI
Roberto Vannacci, generale e bestsellerista, da ieri è capo di stato maggiore del Comfoter, il comando delle forze operative terrestri. Nell'esercito italiano è un ruolo importante. «Prestigiosissimo», dice lui […] "Il mondo al contrario" è stato per settimane in testa alle classifiche, tutte, non solo di Amazon, dove oggi è al 23esimo posto […] ha venduto 230 mila copie «ufficiali, perché poi c'è il Pdf piratato, e lì siamo intorno alle 800 mila copie», dice il generale a La Stampa, rispondendo da Viareggio, dove non manca di invitarci, cena inclusa: «Pago io, da vero uomo patriarcale». […]
Generale, cosa pensa del minuto di rumore e non di silenzio per il femminicidio di Giulia Cecchettin?
«Prima di tutto non mi piace chiamarlo femminicidio».
[…] Perché il femminicidio ha una matrice precisa.
roberto vannacci a quarta repubblica 6
«Quindi l'assassinio di un tabacchino lo chiameremo commercianticidio? La matrice di chi vuole punire chi fa commercio non la vede? C'è in qualsiasi omicidio una matrice precisa».
Pacifico. Individuarla serve a combatterla.
«Si parla da anni di femminicidi, eppure le donne continuano a venire uccise».
roberto vannacci nel 2018
Le sembra una buona ragione per smettere di farlo?
«Non dico di smettere, dico che farlo non serve». […] «Se l'omicidio di una donna diventa più grave di quello di un uomo, si vìola il principio di applicazione universale della legge».
Il femminicidio non è punito in maniera più grave di un omicidio.
«Sì che lo è».
Su quali basi lo dice?
«Mi sembra che sia così».
Le sembra male. Il femminicidio viene disciplinato come le altre forme di omicidio.
roberto vannacci si lancia con il paracadute
«Mi sono sbagliato. Non sono preparato, io faccio il militare, non l'esperto di diritto. Le dico la mia su questi incessanti omicidi di donne. Chiamiamoli pure femminicidi, va bene, non mi dà fastidio».
roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI
Grazie.
«Il paradosso è che pensare che la responsabilità di quella che chiamiamo cultura patriarcale sia di uomini forti e prevaricatori: è il contrario. Sono gli uomini deboli a fare del male alle donne. Noi educhiamo uomini deboli, non uomini forti».
E come sono gli uomini forti?
«Come mio nonno, classe 1898, orfano a 11 anni, in marina a 16, caduto decine di volte e si è sempre rimesso in piedi. Non ha mai alzato un dito su mia nonna e l'ha sempre rispettata. Quelli che ammazzano le donne sono uomini che non sanno stare da soli, che sono dipendenti da loro e che, quando temono di venire abbandonati, perdono la testa.
Altro che maschi patriarcali: sono mollaccioni smidollati che abbiamo prodotto noi».
roberto vannacci con la moglie
Come?
«Abolendo le punizioni. Se un ragazzo non studia, lo mandi a lavorare invece di fare ricorso al Tar contro i professori che gli mettono 4».
Mi dica qualcosa di meno qualunquista, la prego.
«Le dico che dobbiamo insegnare ai nostri ragazzi, maschi e femmine, che la vita è una lotta e che per andare avanti bisogna avere fiducia nella possibilità di rialzarsi.
Molti uomini che ammazzano le compagne, dopo si suicidano: che significa secondo lei?».
roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI
Che se perdono il possesso, perdono tutto.
«No. Uomini e donne si ammazzano perché perdono il lavoro; ragazze e ragazzi si suicidano perché vengono bocciati. Il punto non è che i maschi vogliono possedere una donna: è che dipendono da lei. Se perdi una compagna, non ne cerchi un'altra ma ti ammazzi. Se perdi un lavoro, non t'industri per cercarne uno: aspetti il reddito di cittadinanza».
roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI
[…] Le famiglie normali, come dice lei, non funzionano più.
«Abbiamo fatto di tutto per distruggerle. Abbiamo dato la priorità al lavoro senza elaborare politiche che ci permettessero di occuparci dei nostri figli. Invece del reddito di cittadinanza, diamo quello di maternità. Il primo responsabile dell'educazione è la famiglia, non la scuola: lo dice anche la Costituzione. Ecco perché dobbiamo aiutare chi ne ha una e smetterla di pensare che sostenere le madri sia retrogrado».
È retrogrado pensare che vadano sostenute solo le madri: i figli sono dei genitori. E di una società intera.
il generale roberto vannacci canta la locomotiva di guccini radio rock 5
«Chiedo il reddito di paternità: io sarei stato a casa con le mie figlie molto volentieri, e a lungo».
Si sente genitore dei ragazzi in giro?
«Mi sento padre dei miei soldati».
Scenderebbe in piazza con le sue figlie contro la violenza sulle donne?
«No, ma possono andarci da sole, se vogliono».
Quanti anni hanno?
«9 e 11».
roberto vannacci foto di bacco (7)
[…] Le hanno detto cosa vogliono fare da grandi?
«Le youtuber. E io dico: ok, ma sappiate che dovrete essere le migliori, altrimenti fallirete».
Poverine.
«Qualsiasi cosa facciano, le mie figlie devono emergere: meritocrazia e competitività mandano avanti una società. Guardi la Cina».
[…] Lo ha seguito con attenzione il caso Cecchettin?
«Mi sono fermato ai titoli. Sono molto impegnato. Ma posso immaginare: sono storie tutte uguali, tutte morti annunciate».
il generale roberto vannacci a fuori dal coro
Tutte violenze denunciate e sminuite da chi pensa che la violenza di genere non esista.
«Le borseggiatrici da quanto esistono? E però non le possiamo mettere in galera, giusto?».
Non se sono incinte.
«E allora mandiamole sull'altopiano del Montasio a lavorare».
[…] Qual è la cosa che la fa soffrire di più?
«Che l'Italia venga trattata come l'ultima ruota del carro del mondo». […]
il generale roberto vannacci roberto vannacci a marina di pietrasanta