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    IL GENIO DELLA LAMPADA – SE NE VA A 84 ANNI GIANCARLO FASSINA, IL DIRETTORE DELL'UFFICIO TECNICO DI ARTEMIDE CHE  FIRMO’ CON IL DESIGNER MICHELE DE LUCCHI, LA LAMPADA 'TOLOMEO', LA PIÙ VENDUTA DEL MONDO, E LA PIÙ IMITATA TRA QUELLE DA TAVOLO – UN CASO DI COLLABORAZIONE, TRA DESIGNER E AZIENDA, CHE SOLO LA GRANDE MILANO DEGLI ANNI '80 POTEVA PRODURRE


     
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    Aurelio Magistà per la Repubblica

     

    giancarlo fassina lampada tolomeo giancarlo fassina lampada tolomeo

    Il riscatto del gregario, una vita da mediano che poi segna un gol nella finale della coppa del mondo. Questa è la storia di Giancarlo Fassina, ingegnere e architetto, morto a 84 anni a Milano, dove era nato.

     

    Vincitore nel 1989 del Compasso d' oro, il più importante Premio del design, per la lampada Tolomeo, che aveva firmato con Michele De Lucchi, Fassina era il direttore dell' ufficio tecnico di Artemide: il suo successo con la Tolomeo è simbolico della particolare collaborazione che nei casi più felici si stabilisce tra designer e casa produttrice. Nel caso della Tolomeo, infatti, il progettista originario è Michele De Lucchi, mentre Fassina rappresenta l' interlocutore aziendale che aiutò l' autore a portare a compimento l' idea così felicemente da diventarne coautore.

     

    giancarlo fassina giancarlo fassina

    De Lucchi ci ricorda come andò: « Quando nel 1986 presentai la Tolomeo ad Artemide la mia idea era quella di trovare una sintesi tutta in alluminio tra la classica lampada da lavoro degli architetti, la Naska Loris, e la bellissima Tizio che Artemide aveva già prodotto su progetto di Sapper.

     

    Fassina mise al lavoro l' ufficio tecnico dell' azienda e produsse un prototipo in cui però il sistema di tiranti a ingranaggi non funzionava.

     

    Delusi stavamo per accantonare il progetto quando Fassina ebbe l' intuizione decisiva della puleggia in nylon che avrebbe consentito alla lampada di funzionare alla perfezione. Così la firmò insieme a me».

     

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    Da allora Fassina, che era diventato ingegnere a Friburgo ma si era poi laureato anche in architettura a Milano, ha continuato a occuparsi di ingegnerizzare le lampade con tale abilità da meritarsi il nome di " mago della luce", « anche se » , sottolinea De Lucchi, « lui era un mago nel trovare la soluzione migliore nell' equilibrio fra il tipo di luce e la forma della lampada».

     

    La Tolomeo è probabilmente la lampada più venduta del mondo, e la più imitata tra quelle da tavolo.

    Tutt' oggi affolla il nostro immaginario collettivo. Una grande lampada che è anche una lampada grande, prodotta nella versione xxl, da terra, alta 2 metri e 57 centimetri.

    «Ho un ricordo bellissimo di quegli anni insieme » , ricorda De Lucchi. «Poi ci siamo persi di vista, ma improvvisamente dopo decenni ci siamo incontrati per caso in una baita sulle Dolomiti. Ed è stata l' ultima volta che l' ho visto».

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