Andrea Siravo per “La Stampa”
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Gli ha spaccato la testa con un'accetta che aveva nella sua auto, una Alfa Romeo 147 blu. Così un disoccupato italiano di 62 anni, forse un ex paziente della vittima, ha ridotto in fin di vita Giorgio Falcetto, chirurgo di 76 anni, originario di Biella. L'aggressione alle 10 di ieri davanti all'ingresso del pronto soccorso del Policlinico San Donato.
«Ho urtato per sbaglio in retromarcia la sua auto parcheggiata - ha confessato il sessantaduenne davanti ai carabinieri -. Lui è uscito e abbiamo iniziato a discutere. Poi non ci ho capito più nulla e l'ho colpito». È stato lui stesso a raccontarlo agli investigatori nella caserma della compagnia di San Donato Milanese, dove in tarda serata è stato sottoposto a fermo per tentato omicidio.
MEDICO AGGREDITO A SAN DONATO MILANESE
Aveva provato a fuggire, ma i militari lo hanno rintracciato cinque ore più tardi a Rozzano, dove abita. Non era a casa sua. Lo hanno bloccato mentre stava risalendo sulla sua auto fuori da una palazzina popolare del Comune alle porte di Milano. Nella 147 però, non c'era più l'accetta. E l'arma non era nemmeno in uno dei tombini setacciati dagli investigatori, in cui il sessantaduenne aveva riferito di averla gettata. Alla fine, solo in serata, i carabinieri sono riusciti a trovarla, nascosta vicino all'auto.
giorgio falcetto
È stato il sessantaduenne, nel corso dell'interrogatorio, a rivelare di conoscere Falcetto: «Ero stato suo paziente in passato, ma le cure che mi aveva prescritto non andavano bene e mi hanno fatto stare male». A queste affermazioni, però, gli investigatori non hanno al momento trovato riscontro: l'aggressore non risulta essere mai stato visitato dal medico. Non sono chiari neanche i motivi per cui l'uomo ieri si trovasse fuori dal pronto soccorso, e soprattutto perché avesse un'accetta nell'auto.
Fino allo scorso anno il sessantaduenne lavorava saltuariamente come operaio nei settori dell'edilizia e della logistica. Sempre ai militari ha detto di essere andato al Policlinico perché non si sentiva bene. Tuttavia, non sono emersi appuntamenti per visite ambulatoriali né una registrazione al triage del pronto soccorso.
MEDICO AGGREDITO A SAN DONATO MILANESE
Le cause del tentato omicidio comunque non sembrano essere riconducibili ai presunti legami tra la vittima e il suo aggressore. Più probabile che dietro a tanta violenza ci sia stata una banale lite nel parcheggio per un tamponamento. Falcetto, già in pensione ma ancora al lavoro con un contratto di collaborazione, era uscito dopo aver terminato il turno di notte in pronto soccorso. Quando ha visto l'Alfa Romeo sbattere sulla fiancata destra della sua Chevrolet Aveo rossa, si è avvicinato per chiedere spiegazioni. Tra i due è iniziata una discussione, degenerata, fino all'aggressione a colpi di accetta.
MEDICO AGGREDITO A SAN DONATO MILANESE
Falcetto è rimasto sull'asfalto mentre l'uomo è risalito in macchina ed è scappato. «Un mio compagno ha visto tutto, era sconvolto, ha detto che ha visto tanto sangue», ha detto una studentessa che frequenta il vicino campus universitario. Per le gravi ferite alla testa il medico settantaseienne è stato trasportato e operato d'urgenza al San Raffaele, ospedale dello stesso gruppo del Policlinico.
Dopo l'intervento neurochirurgico è stato ricoverato in terapia intensiva in coma farmacologico e le sue condizioni sono gravissime. Falcetto, che è nato e vive a Biella dove è stato anche eletto consigliere comunale nella Lega nel 2009, dopo la laurea in medicina nel 1970 ha ottenuto la specializzazione in chirurgia nel 1976, in chirurgia tronco-polmonare e in chirurgia vascolare nel 1994. Nella sua città è stato primario di chirurgia dal 1991 al 2007, quando ha poi iniziato a collaborare con il Policlinico San Donato.
MEDICO AGGREDITO A SAN DONATO MILANESE
«Ancora un medico aggredito brutalmente nel luogo che dovrebbe essere più sicuro, il parcheggio del proprio ospedale - riflette il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli -. Siamo vicini alla famiglia e ai suoi colleghi. Non cambia nulla se l'aggressione è stata scatenata da fattori estranei all'attività lavorativa».
giorgio falcetto MEDICO AGGREDITO A SAN DONATO MILANESE