Giacomo Nicola per “Il Messaggero”
delitto sarzana
Prima ha cercato di soffocarla, poi le avrebbe sparato alla testa. Il cadavere di una donna di 35 anni è stato trovato intorno alle 2 di domenica mattina, vicino al torrente Parmignola, a Marinella di Sarzana, nell'estremo levante ligure, a pochi metri dal confine con la Toscana. Adesso è caccia a un'auto bianca su cui l'hanno vista salire.
La vittima, probabilmente una prostituta, è Nevila Pjetri, 35 anni, albanese residente a Carrara. Sul collo aveva evidenti segni di soffocamento, che hanno fatto subito pensare a una violenta aggressione, ma anche tanto sangue e una ferita alla nuca compatibile con l'uso di un'arma da fuoco.
Per questo i carabinieri di La Spezia, diretti dal colonnello Andrea Fabi, insieme alla compagnia di Sarzana, coordinati dal pm di turno Monica Burani, stanno indagando per omicidio.
LE PISTE
nevila pjetri e il marito
La prima ipotesi sulla quale fin da subito si sono orientati gli inquirenti è che si trattasse di una schiava del sesso. Altre donne, secondo le prime testimonianze raccolte, l'hanno vista salire su un'auto non lontano (circa un chilometro) dal luogo del ritrovamento del cadavere, vicino a un distributore di benzina.
Un'auto bianca. E secondo alcune indiscrezioni investigative i testimoni avrebbero fornito alle forze dell'ordine anche modello e targa. E ancora, una collega della vittima, in particolare, avrebbe anche visto un uomo nei pressi del torrente trascinare un corpo verso il letto del corso d'acqua.
CACCIA ALL'UOMO
delitto sarzana2
Scattata dunque la caccia all'uomo tra Liguria e Toscana. Nei prossimi giorni sarà decisiva l'autopsia, affidata all'anatomopatologa Susanna Gamba. Non è escluso che sotto le unghie della vittima, che ha cercato di difendersi quando è stata aggredita, ci sia anche il dna dell'assassino.
La scientifica ha comunque passato al setaccio la zona del ritrovamento del cadavere e i boschi attorno. Lo stesso è stato fatto nell'abitacolo della macchina della ragazza. Intorno al corpo non sono stati trovati né documenti né oggetti personali. Sul posto non c'erano nemmeno bossoli, circostanza che suggerisce l'ipotesi che l'omicidio sia avvenuto in un altro luogo.
I carabinieri hanno sequestrato i filmati di tutte le telecamere di zona per capire sia da dove arrivasse l'auto dell'assassino sia dove si sia diretta dopo l'omicidio. In particolare potrebbero essere utili i video del distributore dove ha sostato la macchina del killer. Una collega della vittima ha anche aiutato a fornire un identikit, che seppur non troppo deragliato, potrebbe aiutare a identificare l'uomo.
delitto sarzana4
Gli uomini del Commissariato di polizia di Sarzana, i primi a intervenire sul posto, hanno trovato il corpo seminudo della giovane, particolare che li ha spinti (nei primi momenti delle indagini) a recarsi sul posto in cui la ragazza svolgeva la sua professione.
La vittima era molto conosciuta, sono state le sue amiche e colleghe a segnalare l'auto sulla quale la donna è salita e si è allontanata sabato notte. Ad avvisare le forze dell'ordine nelle prime ore di domenica mattina sono stati un gruppo di turisti.
Il torrente Parmignola accanto a cui è stato trovato il cadavere
La zona dove è stato trovato il corpo è raggiungibile solo a piedi. Quindi dopo aver parlato, vittima e assassino, sarebbero scesi dalla macchina e avrebbero camminato fino a quel punto. I carabinieri hanno sequestrato tutti i dispositivi elettronici della ragazza nella speranza di trovare all'interno un qualche collegamento con l'assassino. Gli inquirenti sono comunque convinti che l'uomo responsabile dell'omicidio viva in zona.