Estratto da corriere.it
Vladimir Solovyev
Nessuna minaccia velata. Vladimir Solovyev, giornalista della Tv russa Rossija 1, amico di Putin, ultra milionario, ci va giù drittissimo: «Chissà se a Milano si ricordano come baciavano le mani dei soldati russi». All'oligarca con quattro ville in Italia, non vanno proprio giù le sanzioni che l'Occidente ha imposto alla Russia e ai suoi milionari e, in diretta tv, fa diversi riferimenti al nostro Paese. Parla di un fatto storico molto lontano, torna indietro al 1799, quando il generale russo Suvorov era a capo dell'armata russo-austriaca destinata alla campagna in Italia contro i Francesi e sconfisse l'esercito di Francia, costringendolo a lasciare Milano.
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«Se parliamo seriamente, se capiamo davvero qual è la posta in gioco, allora lasciateli tremare i bastardi. Poi ci sarà un'altra traversata delle Alpi, se è necessario. Pensate al monumento a Suvorov, e chissà se a Milano si ricordano come baciavano le mani dei soldati russi. Se fate i maleducati con noi, voi bastardi, dovete tremare. I russi partono piano, ma poi vanno veloce».
Parole dure e minacciose che però non stupiscono visto che provengono dal giornalista della propaganda più conosciuto dentro e fuori la Russia. Ospite di diversi programmi italiani — come Non è l'arena di Giletti — aveva già fatto notizia per aver etichettato l'Italia come Paese fascista.
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