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    ALMENO IL GIORNO DELLA MEMORIA, I SAVOIA POTEVANO EVITARE DI ROMPERCI LE PALLE (CONSIDERANDO LE RESPONSABILITÀ STORICHE DELLA CASA REALE) EMANUELE FILIBERTO SPIEGA LA SCELTA DI RIVENDICARE I GIOIELLI CUSTODITI DAL 1946 NEL CAVEAU DELLA BANCA D’ITALIA: "AVREMMO PREFERITO MEDIARE, MA ANDREMO FINO IN FONDO, ANCHE DAVANTI ALLA CORTE EUROPEA. DECISIONE PONDERATA DA TEMPO: NON CHIEDIAMO INDIETRO NULLA AGLI ITALIANI, SOLO LA RESTITUZIONE DI BENI PRIVATI DI FAMIGLIA…"


     
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    Enrica Roddolo per www.corriere.it

    AMEDEO DI SAVOIA - EMANUELE FILIBERTO - VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA AMEDEO DI SAVOIA - EMANUELE FILIBERTO - VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA

     

    «Non è un atto ostile verso l’Italia, tantomeno verso il premier Draghi. Ha tutta la stima della famiglia Savoia e personalmente ricordo di aver già affrontato con lui il tema dei gioielli anni fa».

     

    Emanuele Filiberto parla con il Corriere della Sera dopo il fragore delle rivendicazioni dei gioielli di Casa Savoia custoditi dal 1946 nel caveau della Banca d’Italia.

     

    emanuele filiberto vittorio emanuele di savoia emanuele filiberto vittorio emanuele di savoia

    Non è un atto ostile, ma il timing - come giustamente osserva oggi Gian Antonio Stella sul Corriere - non poteva essere peggiore. Il 27 gennaio, giorno della Memoria con tutte le responsabilità storiche di Casa Savoia. E mentre l’Italia, ancora nella morsa della pandemia, vota il suo nuovo presidente della Repubblica. Perché proprio adesso?

    «Mah, l’attualità presenta sempre un qualche contesto difficile. E capisco che l’Italia attraversi anche momenti particolarmente complessi per la pandemia, per la crisi sociale. Ma non è una decisione dell’ultimo minuto, ma maturata con calma».

     

    emanuele filiberto vittorio emanuele savoia emanuele filiberto vittorio emanuele savoia

    Quando? La famiglia si è riunita a fine anno come in genere ha fatto a Natale per anni, per tradizione... e avete deciso di agire adesso?

    «No, nessuna riunione di famiglia quest’anno. Da tempo stavamo valutando questa mossa, si sono parlati mio padre con le sorelle. E hanno affidato all’avvocato Sergio Orlandi l’incarico di una mediazione».

     

    Gli eredi di Umberto II e Maria José — suo padre Vittorio Emanuele e le sorelle Maria Pia, Maria Beatrice e Maria Gabriella — stranamente uniti. Dopo anni di litigi.

    «Su questa battaglia la famiglia è molto unita. Anche perché 75 anni dopo quel 1946 era tempo di venire allo scoperto per chiedere indietro quanto è di Casa Savoia».

     

    vittorio emanuele e emanuele filiberto di savoia vittorio emanuele e emanuele filiberto di savoia

    Dei Savoia o dello Stato italiano?

    «Dei Savoia. Non chiediamo indietro nulla agli italiani, solo la restituzione di beni privati di famiglia. Come è stato restituito negli anni alle ex famiglie regnanti di Jugoslavia o Bulgaria, persino agli eredi degli zar di Russia».

     

    Il dibattito è aperto: il tesoro di gioielli in Bankitalia sono gioie della Corona o gioie private? Come pensate di provarlo?

    «Sono gioielli ricevuti come dono di nozze, o acquistate dai Savoia o ancora ricevuti come donazione... tant’è che la XIII disposizione transitoria finale che ha avocato allo stato altri beni di Casa Savoia non ne parla».

     

    Intanto Bankitalia ha respinto il tentativo di mediazione, rispondendo che non spetta a Via Nazionale decidere. Ma alle istituzioni della repubblica. E adesso casa Savoia cosa farà?

    «Andiamo avanti».

     

    il tesoro dei savoia in bankitalia 1 il tesoro dei savoia in bankitalia 1

    Avete dato un ultimatum di 10 giorni prima di adire «le competenti Sedi Giudiziarie, per l’ottenimento dei diritti spettanti agli eredi». È così?

    «No, nessun ultimatum, ma continueremo con una causa legale. Certo avremmo sperato in un buon esito della mediazione».

     

    A quell’incontro di mediazione, nel centro di Roma, in via degli Scipioni, non lontano da Montecitorio dove intanto si vota per il tredicesimo presidente della Repubblica, i rappresentanti della Banca d’Italia hanno incontrato lei in qualità di delegato di suo padre e delle sue zie, con l’avvocato Orlandi. È stato delegato dalla famiglia? E fin dove è deciso a portare la battaglia dei gioielli?

    «Fino alla Corte Europea, se sarà necessario. Andiamo avanti per le vie legali ma non è un atto ostile, avrei di gran lunga preferito una mediazione...ho il massimo rispetto delle istituzioni e della figura di Draghi. Anzi ricordo che già al tempo dei Giochi invernali di Torino 2006 anche la regione Piemonte s’interessò per poter esporre a Torino i gioielli. Da Bankitalia non ci furono questioni ma tutto si bloccò perché serviva nullaosta della presidenza del Consiglio».

     

    il tesoro dei savoia in bankitalia 2 il tesoro dei savoia in bankitalia 2

    Mesi fa, quando anticipò al Corriere l’intenzione di prima o poi rivendicare i gioielli per Casa Savoia, disse che la famiglia sarebbe onorata se li indossasse una nuova presidente della repubblica. Se dovesse essere una donna.

    «L’importante è che dopo averli tenuti sotto chiave per 75 anni tornino alla luce, possano essere visti. Però il primo passo è che ce li restituiscano, poi decideremo in quale forma renderli di fruizione pubblica. Penso anche a un museo. Intanto adesso andiamo avanti, pronti a portare la cosa alla Corte Europea».

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