Matteo Indice per “La Stampa”
CIRO GRILLO
Silvia confidò che Ciro Grillo «non le piaceva» e i video furono girati «all'insaputa della ragazza». Ma «propose» il rapporto di gruppo e uno dei partecipanti riferisce d'essersi allontanato «perché quella situazione non mi piaceva e temevo che la mamma di Ciro ci sentisse». Ancora: «Lei il giorno dopo i rapporti mise un "like" a un nostro post su Instagram, che cancellò successivamente» e comunque «stava bene». E certo, a poche ore dai fatti «Ciro si vantava dicendo "ce la siamo tromb... in tre"».
EDOARDO CAPITTA
Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia, ventenni genovesi, sono indagati insieme a Ciro Grillo (figlio del fondatore del M5S Beppe) e a Vittorio Lauria per la violenza sulla studentessa italo-norvegese Silvia, avvenuta secondo la Procura di Tempio Pausania tra l'alba e la mattina del 17 luglio 2019 nell'appartamento di Beppe Grillo a Cala di Volpe, in Sardegna. Il resoconto di Capitta: «Durante la serata (prima dell'arrivo a casa Grillo, ndr) ho bevuto 3 o 4 bicchieri di superalcolici, poi ho raggiunto il Billionaire.
ciro grillo 9
Lì abbiamo ordinato una bottiglia di champagne e una di Vodka, costate 600 euro». Dopo essere arrivati nel residence "Il Pevero" «Francesco (Corsiglia) e Silvia si sono appartati e hanno iniziato un rapporto... noi li osservavamo da una finestra e allora per avere un po' di privacy sono andati in bagno... io e Vittorio (Lauria, ndr) ridevamo... anche e soprattutto per l'arrabbiatura di Ciro... era infatti molto arrabbiato con Francesco e lo accusava di avergli portato via la ragazza».
CIRO GRILLO
Nella sua denuncia, Silvia descrive quello di Corsiglia come uno stupro. Capitta aggiunge: «Dopo i rapporti (con Francesco, ndr), io, Vittorio (Lauria), Silvia e lo stesso Francesco siamo andati in macchina a comprare le sigarette. Ero seduto dietro, Silvia si è sdraiata sui sedili appoggiando la testa sulle mie ginocchia». Incalzato dalle domande dei pm, Capitta fornisce invece altre delucidazioni: «Per gioco tiravamo le mentine a Roberta mentre dormiva, si è svegliata e ha chiesto di smettere... chiesi sempre a Roberta se voleva venire a dormire con me, ma rifiutò. Silvia con noi si comportava come se fosse un'amica di lunga data.
So però, lo disse in un momento in cui Ciro non era presente, che non era attratta da Ciro e non le piaceva... Non ha mai chiesto aiuto per andare via da casa, né quella sera né la mattina l'ho vista piangere o stare male. Aveva bevuto come noi, era alticcia ma non barcollava e non biascicava. Ritengo che non fosse ubriaca... Il giorno dopo siamo andati in un pub e l'abbiamo vista mentre camminava sola».
FRANCESCO CORSIGLIA
Il resoconto di Corsiglia è meno compiuto perché durante il rapporto di gruppo dormiva. Dopo il rapporto sessuale descritto dalla studentessa come stupro «avevo l'impressione che lei non fosse stata soddisfatta di me... la mattina dopo invece Ciro si vantava: "Ce la siamo tr... in tre", mentre io nei giorni successivi incontrai un amico di Silvia e gli dissi "con lei abbiamo fatto centro"».
Sempre Corsiglia: «Mi rendo conto della gravità delle accuse, ma non riesco a spiegarmi il motivo... forse non ha gradito il fatto che non era stata riaccompagnata a Porto Pollo... ». Ciro Grillo, sul punto, aveva così risposto agli inquirenti: «Mi viene da pensare che tornata a casa si sia accorta di aver fatto qualcosa di più di quello che avrebbe dovuto fare o comunque di essersi pentita».
LE TAPPE DELLA NOTTATA DEL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPO FRANCESCO CORSIGLIA VITTORIO LAURIA CIRO GRILLO LE TESTIMONIANZE SUL CASO CIRO GRILLO