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    KIM A NOI! IL GIURAMENTO DEI BALILLA DELLA COREA DEL NORD


     
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    VIDEO - IMMAGINI DALLA COREA DEL NORD - POVERTÀ IN STRADA E CAMPI DI PRIGIONIA
    http://www.mirror.co.uk/news/world-news/inside-north-korea-video-photos-1826234

    Andrea Andrei per Dagospia

    Dal "Daily Mail"
    http://bit.ly/10PUXAE

    IL GIURAMENTO DEI BAMBINI NORDCOREANIIL GIURAMENTO DEI BAMBINI NORDCOREANI

    Forse bastano queste immagini a sintetizzare in maniera efficace cosa sia una dittatura. Non quelle delle violenze, delle persecuzioni, degli isterismi e della brutalità. Non quelle del lato impresentabile, che va tenuto nascosto, ma quelle delle celebrazioni, delle cerimonie, delle manifestazioni di orgoglio di una nazione sottomessa che vuol far vedere di vivere in un'invidiabile armonia.

    KIM JONG UN CON I BAMBINIKIM JONG UN CON I BAMBINI

    Sono scene che, anche se appartengono al secolo scorso, nella nostra memoria sono scolpite in maniera indelebile, e che ci riportano a quando i bambini italiani venivano chiamati Balilla e la Gioventù hitleriana affollava fiera le piazze di Berlino. Scene che mostrano come una dittatura, prima ancora che verso l'esterno, è al suo interno che combatte la vera guerra. Un confitto perenne, che punta ad annientare ogni libertà e spirito critico, che spaccia la costrizione per ordine e la paura per felicità.

    IL GIURAMENTO DEI BAMBINI NORDCOREANIIL GIURAMENTO DEI BAMBINI NORDCOREANI

    Ed ecco allora le foto di uno dei momenti cruciali della vita di un bambino in Corea del Nord: il giuramento dell'Unione dei bambini coreani, una delle tante declinazioni politiche e militariste che è alla base dell'organizzazione dello Stato e che coinvolge i bambini dai sette ai tredici anni d'età. Ovvero, l'inizio della catena d'indottrinamento che comincia in tenera età e che termina solo con la morte.

    Questi bambini giurano di difendere il proprio Paese, il che implica, in alcuni casi, di aggredirne altri. Fa ancora più impressione pensare che questa cerimonia si è tenuta solo due giorni dopo le minacce, da parte di Pyongyang, di attaccare la Corea del Sud.

    KIM JONG UN CON I BAMBINIKIM JONG UN CON I BAMBINI

    Ai bambini viene insegnato (o meglio, inculcato) il culto della dinastia dei Kim, a partire dal fondatore della repubblica Kim Il Sung, fino a Kim Jong Il e, ovviamente, a Kim Jong-un.
    Proprio quest'ultimo l'anno scorso si fece fotografare mentre teneva per mano frotte di bambini piangenti, tanto felici e onorati di poter incontrare e toccare il proprio capo da commuoversi. Qualcuno ha paragonato quella scena a Justin Bieber quando incontra le sue fan, tanto per intendersi.

    IL GIURAMENTO DEI BAMBINI NORDCOREANIIL GIURAMENTO DEI BAMBINI NORDCOREANI

    Non c'è da stupirsi se l'intera Corea del Nord sostenga il leader nelle sue ripetute e assurde minacce contro il resto del mondo. Sull'effettiva realizzabilità per Pyongyang di scatenare una guerra nucleare ha cercato di far luce il Dipartimento della Difesa americano. Secondo il Pentagono, la Corea del Nord sarebbe effettivamente in grado di produrre una testata atomica abbastanza piccola da poter essere montata su un razzo e lanciata verso i nemici.

    IL GIURAMENTO DEI BAMBINI NORDCOREANIIL GIURAMENTO DEI BAMBINI NORDCOREANI

    Gli Stati Uniti stanno tentando, nel frattempo, di distendere il clima. Dopo gli appelli di Obama dei giorni scorsi, il Segretario di Stato John Kerry si è recato a Seoul. Per ora la situazione resta stabile, nel senso che il regime nord-coreano pare non abbia intenzione di attaccare se non "provocato" da Seoul o dagli Stati Uniti. Certo, bisogna vedere cosa Kim Jong-un intenda per provocazione.

    IL GIURAMENTO DEI BAMBINI NORDCOREANIIL GIURAMENTO DEI BAMBINI NORDCOREANI IL GIURAMENTO DEI BAMBINI NORDCOREANIIL GIURAMENTO DEI BAMBINI NORDCOREANI

    Il G8 riunitosi a Londra ha approvato altre sanzioni contro Pyongyang, che per la prima volta si ritrova da sola contro il mondo, visto che anche i suoi alleati storici come la Russia e la Cina vogliono imporle un passo indietro.

    Tutte cose che quei bambini, allineati perfettamente sotto il sole e con le facce un po' perplesse, non possono sapere.

     

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