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    IL GOVERNO LETTA-ALFANO NON FA NULLA? MACCHÉ: CI RIEMPIE DI TASSE!


     
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    Enrico Salza (Intesa San Paolo) - Fabrizio Saccomanni (Bankitalia) - Luigi Grillo (Pdl) - Gianni LettaEnrico Salza (Intesa San Paolo) - Fabrizio Saccomanni (Bankitalia) - Luigi Grillo (Pdl) - Gianni LettaTASSA IMU jpegTASSA IMU jpeg

    Antonella Baccaro per "Il Corriere della Sera"

    Venti miliardi. A tanto ammontano le risorse reperite attraverso aumenti di imposta dal governo Letta per dotare di copertura finanziaria le misure assunte negli ultimi quattro mesi. È la nota di aggiornamento al Def (Documento economico e finanziario) a riepilogare il costo di otto decreti adottati in questo periodo, la cui operatività si dispiega nei prossimi dieci anni: gli interventi deliberati costano circa 24 miliardi: 20 derivano da nuove tasse (3,4 solo sul 2013 a copertura di 5 miliardi di interventi) e circa 9 da riduzioni/rimodulazioni di spese (1,7 nel 2013).

    LETTA, ALFANO, SACCOMANNILETTA, ALFANO, SACCOMANNI

    Ripercorrendo i provvedimenti, l'impressione è quella di una complessa manovra redistributiva. Per cancellare l'Imu, il primo scatto dell'Iva, prorogare gli sgravi sulle ristrutturazioni, e non solo, si sono trovate nuove fonti di entrata come l'aumento di imposta di bollo, l'eliminazione di alcune agevolazioni fiscali in materia di editoria, la Tobin tax, l'aumento dell'accisa sui carburanti, sugli oli e i tabacchi, l'incremento degli acconti Irpef, Ires e Irap e la nuova imposta sulla sigaretta elettronica.

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