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    MES A PUNTO - IL 22 NOVEMBRE LA RATIFICA DEL FONDO SALVA STATI ARRIVA ALLA CAMERA.IL GOVERNO PUNTERÀ SULL'INGORGO PARLAMENTARE DEI DECRETI PER RINVIARE LA DISCUSSIONE SUL MES A METÀ DICEMBRE, DOPO L'ECOFIN DELL'8 CHE DOVRÀ PREDISPORRE UN ACCORDO SUL PATTO DI STABILITÀ - GIORGIA MELONI VUOLE LEGARE LA RATIFICA AL NEGOZIATO SULLA REVISIONE DEL PATTO DI STABILITÀ: L'ESECUTIVO VUOLE UN ACCORDO “MORBIDO” - MA IL COMPROMESSO IPOTIZZATO DALLA PRESIDENZA DI TURNO SPAGNOLA PER ACCONTENTARE LA GERMANIA È PEGGIORATIVO PER L'ITALIA...


     
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    MES: IL TESTO IN AULA ALLA CAMERA DAL 22 NOVEMBRE
    (ANSA)
    -  L'Aula della Camera esaminerà il Mes dal 22 novembre: lo ha deciso la conferenza dei capigruppo. 

     

    BALNEARI, SCONTRO CON LA UE. E SUL MES È ANCORA STALLO

    Estratto dell’articolo di Carlo Di Foggia, Giacomo Salvini per il “Fatto quotidiano”

     

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    Due riunioni a Palazzo Chigi […] per […] trovare una soluzione su due dossier su cui l'Unione europea sta pressando il governo: la ratifica del Meccanismo europeo di Stabilità (Mes) e le concessioni balneari. […] In entrambi i casi non è stata trovata una soluzione definitiva […]

     

    La prima riguarda il Mes.

    Dopo l'approvazione della sospensiva lo scorso luglio, la prossima settimana, la mozione per ratificare la contestata riforma dell'ex Fondo salva Stati ritornerà in aula alla Camera. La maggioranza non può votarne una seconda e quindi punterà sull'ingorgo parlamentare dei decreti per rinviare la discussione a metà dicembre, dopo l'Ecofin dell'8 che dovrà predisporre un accordo sul Patto di Stabilità.

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    Lo stallo imbarazzante Giorgetti nei suoi tour europei, ma la decisione del governo non cambia e resta quella di legare la ratifica al negoziato sulla revisione del Patto di Stabilità, la vera partita cruciale per le speranze dell'esecutivo di aver e lo spazio fiscale minimo per non soffocare nei prossimi anni.

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    Al momento, la situazione è pessima: il compromesso ipotizzato dalla presidenza di turno spagnola per accontentare la Germania è peggiorativo per l'Italia, che non ha ottenuto nemmeno apertura sulla possibilità di scorporare le spese del Pnrr dal deficit. Giorgetti ha fatto sapere che, stando così le cose, il ritorno alle vecchie regole fiscali da gennaio sarebbe addirittura preferibile.

     

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    Se però la situazione si dovesse sbloccare, la soluzione a Palazzo Chigi per far ingoiare alla maggioranza la riforma del Mes potrebbe già esserci: verrebbe ratificata con una legge che rafforzerebbe i poteri di controllo del Parlamento. […]

     

    Poi ci sono i balneari: il governo ha rinviato di un altro anno l'obbligo di mettere a gara le concessioni, ma giovedì la Commissione Ue manderà al governo un parere motivato per chiedere all'esecutivo di mettersi in regola, il secondo passo della procedura d'infrazione avviata (il prossimo saranno le sanzioni). Il governo non ha intenzione di recedere, ma si prepara a fare una norma immediata che prevederà l'ennesimo “riordino della materia” per 6aggirare il problema.

     

    Proporrà alla Commissione di mettere a gara solo il 67% delle spiagge che non risulta a concessione in base alla mappatura svolta in questi mesi […] L'idea di fondo è bizzarra: dimostrare […] che le spiagge concedibili non sono “un bene scarso”, requisito per metterle a gara. […]

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