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    IL CINEMA DEI GIUSTI – ‘’IL GRANDE E POTENTE OZ’’, IL SORPRENDENTE PREQUEL DEL FILM DEL 1939, GIRATO DA SAM RAIMI E FIRMATO WALT DISNEY, NON POTRÀ ESSERE PARAGONATO AL CAPOLAVORO DI L. FRANK BAUM, E HA TUTTA L'ARIA DI ESSERE SU COMMISSIONE, EPPURE È SICURAMENTE BEN RIUSCITO – OMAGGIO ALL'EPOCA DEL MUTO, IL 3D E GLI EFFETTI SPECIALI SONO USATI COME SE FOSSERO I TRUCCHI DA PRESTIGIATORE DI OZ...


     
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    Marco Giusti per Dagospia

    IL GRANDE E POTENTE OZIL GRANDE E POTENTE OZ

    Molto si potra' dire di questo tardissimo prequel di un film cosi' famoso e amato come "Il mago di Oz", a cominciare dal fatto che suona strano che un'operazione simile venga fatta dalla Walt Disney, che all'epoca, parliamo del 1939, era nemica della MGM, che concepi' "Oz" come risposta a "Biancaneve e i sette nani".

    IL GRANDE E POTENTE OZIL GRANDE E POTENTE OZ

    Si potra' dire anche che nuoce allo spirito di "Oz" e a quello del suo creatore, L.Frank Baum, proprio che questo prequel nasca nel pieno dei recuperi favolistici con tante Biancaneve e tantissime streghe e giganti, non sempre di prima qualita'. E si potra' infine obiettare qualcosa sulla bella Mila Kunis che viene trasformata in Strega del Nord, a imitazione di quella celebre di Margaret Hamilton, tutta verde, come fosse un Goblin qualsiasi, un'idea che venne scartata gia' nella versione del 39.

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    Ma si deve riconoscere a Sam Raimi, che arriva a questo "Il grande e potente Oz", dopo ben tre Spiderman di grande successo, di aver girato da maestro, in bianco e nero, tutta la prima parte del film ambientata nel Kansas polveroso dove basta un niente e vieni portato via da un tornado, con la stessa cura e precisione che dimostro' allora King Vidor, che solo quello giro' del film, firmato da Victor Fleming, ma sul quale lavorarono pure Richard Thorpe, George Cukor, il produttore Mervyn Leroy oltre a ben quindici sceneggiatori. Altri tempi.

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    Certo, qualsiasi paragone con un capolavoro del passato e' durissimo. E questo ha tutta l'aria di un film su commissione per Sam Raimi, che lo ha diretto su una sceneggiatura gia' pronta. Ma qualche bella trovata, oltre al recupero del suo attore feticcio Bruce Campbell, che fa il guardiano, e al lancio nel fantasy di James Franco, sua scoperta nei primi Spiderman, come nuovo Johnny Depp, c'e'. La scimmietta alata assistente di Oz, ad esempio, o il costruire tutta la potenza da mago di Oz nell'invenzione del cinema e dei suoi trucchi. Un elemento che avvicina il film piu' a "Hugo Cabret" che alle recenti Biancaneve.

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    E che molto sembra interessare a Raimi piu' delle troppe streghe che mette in scena, anche se chiama a interpretarle le bellissime Rachel Weisz, Mila Kunis e Michelle Williams. Giocandosi la carta del cinema e di un mago, Oz, che sembra piu' simile a L. Frank Baum che all'Oz del film di Victor Fleming, Sam Raimi compone qualcosa che e' un omaggio all'epoca del muto e al cinema degli anni '30, e usa il 3D e gli effetti speciali come se fossero i trucchi da prestigiatore di Oz.

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    Forse James Franco non ha l'aurea da star di Johnny Depp, ma e' incantevole nei panni e nella tuba del mago, le ragazze sono tutte brave, i personaggi di supporto al mago, purtroppo, non possono competere con I superclassici del tempo, ma il mastro stagnino di Bill Cobbs e il brontolone di Tony Kox sono notevoli.

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    Purtroppo Raimi non puo' eccedere, in un film per bambini, nei lati piu' dark della storia, lati che gia' la versione del '39, aveva ben smussato, al punto che vennero tagliate le piu' terrificanti incursioni della strega. E' un peccato, perche' pochi registi possiedono, come Raimi, la capacita' di giocare ironicamente sull'horror, pensiamo al suo capolavoro "L'armata delle tenebre". Comunque sia, un Oz di gran classe.

     

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