Enrica Iacono per il Giornale.it
PESTO
Dopo essersi scagliato contro il prosecco perché giudicato corrosivo per i denti, il Guardian ha bocciato un'altra eccellenza italiana: il pesto. Il condimento ligure della Saclà, brand di riferimento in Gran Bretagna, avrebbe il 30% in più di sale rispetto all'acqua del mare ed è quindi troppo alto se non superiore nonostante la campagna lanciata dal governo britannico per ridurre il contenuto di sodio negli alimenti. Dalle analisi del Consensus Action on Salt e Health (Cash), il "No 1 Classic Basil Pesto" contiene il 18% di sale in più rispetto al 2009, mentre il "No 5 Organic Basil Pesto" tocca addirittura il +32%.
GUARDIAN CONTRO IL PESTO
Sono state analizzate però altre 75 marche di pesto tra cui Napolina Green Pesto with Basil, Gino D'Acampo Pesto alla Genovese Basil Pesto e Truly Italian Genovese Basil Pesto - e tutte registrano una concentrazione di sodio che va dai 2 ai 2,5 grammi per 100 grammi. All'alto contenuto di sodio, ammoniscono gli inglesi, si aggiungono i grassi saturi. Tutto questo non va bene né per i bambini che dovrebbero mangiare alimenti ancora meno saporiti né per gli adulti che non dovrebbero assumere più di 6 grammi di sale al giorno.
il guardian contro il prosecco