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    “LEI AVEVA ADERITO AL RAPPORTO INTIMO DEL BACIO, DIFFICILE CAPIRE SE L’ATTEGGIAMENTO ERA MUTATO IN VAGA RITROSIA O DINIEGO ESPLICITO” – CON QUESTA MOTIVAZIONE, IL GUP DEL TRIBUNALE DI RAVENNA HA ASSOLTO UN 29ENNE DI CASTEL BOLOGNESE, IN PROVINCIA DI RAVENNA, DALLE ACCUSE DI VIOLENZA SESSUALE E LESIONI AGGRAVATE NEI CONFRONTI DI UNA STUDENTESSA DI BOLOGNA POCO PIÙ CHE 20ENNE: “L’INSISTENZA, FORSE ANCHE COLPOSAMENTE ECCESSIVA NON ERA MAI TRASMODATA IN VIOLENZA” – LA STORIA


     
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    (ANSA) - Tra i due la serata era cominciata con una "adesione al rapporto intimo del bacio". Sarebbe cioè stato difficile capire se l'atteggiamento di lei era poi mutato in "vaga ritrosia o diniego esplicito". Ovvero se il ragazzo "avesse colto la reazione contraria" della giovane. Ma quel che più importa, è che la "insistenza, forse anche colposamente eccessiva", di lui "non era mai trasmodata in violenza".

     

    È in sintesi la ragione con la quale il Gup del Tribunale di Ravenna Corrado Schiaretti il 7 aprile scorso, al termine del rito abbreviato, ha assolto un 29enne di Castel Bolognese, nel Ravennate, dalle accuse di violenza sessuale e lesioni aggravate nei confronti di una studentessa di Bologna poco più che 20enne. I fatti risalgono al 13 novembre 2018.

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    L'imputato, come riportato dal Resto del Carlino, lavorava per una agenzia che si occupa di reclutare ragazze immagine per i locali. La giovane, risarcita e dunque non costituitasi parte civile, in udienza aveva detto di perdonarlo. Davanti agli inquirenti, era però stata netta nell'elencare i decisi e sgraditi approcci sessuali del giovane: a suo avviso, lui l'aveva prima fatta ubriacare e abusata. Il giovane - difeso dagli avvocati Albert Pepe e Samuele De Luca - pur ammettendo di averci provato, aveva negato ogni forma di violenza.

     

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    Dopo avere analizzato referti e testimonianze, il giudice è arrivato a questa conclusione: quella sera la giovane "era in difficoltà emotiva, non etilica: è possibile che fosse confusa" per via di "una situazione inattesa con pochi mezzi per fronteggiarla, come spesso accade in età molto giovane". Cioè il suo racconto, "in una certa misura, potrebbe dovere essere depurato dal portato emotivo". E così "è possibile pensare che un diniego sussurrato da una giovane che faceva di tutto per sembrare tranquilla, potrebbe non essere stato colto" dal 29enne "come effettiva barriera a un rapporto sessuale consenziente".

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