alberto genovese
(ANSA) - Il gup di Milano, davanti al quale si sta celebrando il secondo processo per presunte violenze sessuali e altri reati a carico di Alberto Genovese, l'ex imprenditore del web già condannato in via definitiva a 6 anni e 11 mesi, ha disposto il divieto di pubblicazione di audio, video e altre immagini agli atti delle inchieste a carico dell'ex fondatore di start up digitali.
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La decisione del giudice Chiara Valori è arrivata dopo che nelle scorse settimane i difensori di Genovese, gli avvocati Salvatore Scuto e Davide Ferrari, avevano presentato un'istanza per chiedere di vietare la pubblicazione degli atti contenuti nei fascicoli processuali, anche per il timore che venissero usati in un documentario sul "chemsex".
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Negli atti del primo processo, in particolare, c'erano le immagini delle telecamere interne installate dallo stesso Genovese nella camera da letto del suo attico di lusso Terrazza Sentimento e che avevano ripreso le violenze ai danni di una 18enne, la prima delle modelle, stordite e rese incoscienti con mix di droghe, a denunciare abusi da parte del 46enne.
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Intanto, il 17 maggio per l'ex creatore di start up inizierà il processo abbreviato in cui risponde, oltre che di violenze su altre due modelle, di intralcio alla giustizia e pedopornografia. In un terzo filone, poi, Genovese è accusato di una presunta evasione fiscale, per un totale di circa 4 milioni e 300 mila euro tra il 2018 e il 2019, che era già emersa in passato con un sequestro dello stesso importo, confermato dalla Cassazione. Potrebbe decidere di patteggiare davanti al gup, dopo aver risarcito il fisco.
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