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    IL KILLER DI SAN CANDIDO ERA UN “FANTASMA” – EWALD KÜHBACHER, IL 49ENNE CHE IERI HA UCCISO A COLPI DI FUCILE IL PADRE E UNA VICINA PER POI MORIRE DOPO ESSERSI SPARATO UN COLPO IN GOLA, ERA UN EX GUARDIA GIURATA. DISOCCUPATO DA ANNI, NON AVEVA AMICI E STAVA SEMPRE IN CASA. LA SUA UNICA PASSIONE ERANO LE ARMI – NON RISULTA CHE SOFFRISSE DI DISTURBI PSICHICI – SABATO NOTTE HA CHIAMATO I SOCCORSI PER UN’INESISTENTE FUGA DI GAS: ALL’ARRIVO DEI VIGILI DEL FUOCO HA INIZIATO A SPARARE DALLA MANSARDA – PER 12 ORE È RIMASTO BARRICATO IN CASA, ESPLODENDO COLPI A RAFFICA…


     
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    1. SPARA PER ORE, UCCIDE PADRE E VICINA «NON USCITE», TERRORE A SAN CANDIDO

    Estratto dell’articolo di C. V. per il “Corriere della Sera”

     

    DUPLICE OMICIDIO A SAN CANDIDO DUPLICE OMICIDIO A SAN CANDIDO

    Dodici ore di follia e terrore in una delle mete più gettonate della Val Pusteria, affollata di turisti. Ieri mattina San Candido si è risvegliata in un clima spettrale, con un imponente schieramento di forze dell’ordine, la stazione ferroviaria bloccata, il traffico deviato, per fronteggiare l’emergenza di un uomo che sparava all’impazzata dalla mansarda di casa per ragioni che restano ancora ignote. […]

     

    A seminare il panico Ewald Kühbacher, 49 anni: solo dopo l’intervento dei carabinieri del Gis si è scoperto che, oltre a terrorizzare residenti e turisti, aveva ucciso il padre novantenne e una vicina di casa, Waltraud Jud, di 50 anni. Per dodici lunghissime ore è rimasto barricato in casa, sparando a raffica, anche contro le auto delle forze dell’ordine. Dopo l’intervento del Gis, si è sparato alla gola ed è morto nel tardo pomeriggio all’ospedale di Bolzano.

     

    DUPLICE OMICIDIO A SAN CANDIDO DUPLICE OMICIDIO A SAN CANDIDO

    Non è ancora chiara la sequenza temporale dei due omicidi. Pare comunque che la vicina di casa sia stata colpita quasi per caso, perché uscita dalla propria abitazione per i forti rumori e per capire che cosa stesse succedendo.

     

    Tutto è cominciato poco dopo le 23 di sabato, quando sono arrivate diverse segnalazioni per una lite e per un forte odore di gas. A lanciare l’allarme i vicini di casa. In realtà non c’era alcuna fuga di gas, pare anzi che l’allerta sia stata data dallo stesso killer per «attirare l’attenzione». All’arrivo dei vigili del fuoco l’uomo ha aperto il fuoco dal terrazzo della mansarda prendendo di mira il furgoncino dei pompieri e le auto dei carabinieri.

     

    hermann Kuhbacher hermann Kuhbacher

    Un agente è rimasto ferito da un colpo di rimbalzo. In frantumi i vetri delle Gazzelle e di altre auto in sosta. Kühbacher ha continuato a sparare fino alle 4 del mattino a chiunque provasse ad avvicinarsi. I colpi esplosi dal condominio di via San Corbiniano sono arrivati fino al centro del paese e hanno raggiunto diverse abitazioni.

     

    […]

     

    Fino alle 11 del mattino il paese è rimasto sotto assedio. In mattinata la Protezione civile ha anche allertato residenti e turisti invitandoli a non uscire di casa. Sospese le fermate dei treni in stazione e gli autobus. Solo dopo l’intervento del Gis arrivato da Livorno l’allarme per la popolazione è rientrato.

     

    Una volta entrate nel condominio, le forze speciali hanno visto il cadavere della vicina sul pianerottolo. Gli uomini del Gis sono riusciti a entrare nell’abitazione facendo esplodere delle granate stordenti, mentre Kühbacher continuava a sparare. Sentendosi braccato l’uomo si è nascosto in una stanza e si è puntato il fucile alla gola, sparando un colpo che più tardi si è rivelato letale. Poco dopo è stato trovato il cadavere del padre […]

     

    2. SENZA LAVORO, NESSUN AMICO. LA COLLEZIONE DI ARMI E LA VITA IN CASA CON IL PAPÀ

    Estratto dell’articolo di Carlotta Verdi per il “Corriere della Sera”

     

    DUPLICE OMICIDIO A SAN CANDIDO DUPLICE OMICIDIO A SAN CANDIDO

    Una sorta di fantasma. Questo era Ewald Kühbacher per gli abitanti di San Candido. O almeno è quello che emerge dai racconti per le vie del centro città, separato dalla casa dei Kühbacher da dieci minuti di passeggiata e dalla ferrovia. Il killer-suicida non frequentava il centro della perla turistica della Val Pusteria e pare non avesse molti contatti al di fuori del padre […]

     

    Ewald Kühbacher, 49 anni, morto all’ospedale di Bolzano, poche ore dopo aver ucciso padre e vicina di casa ed essersi sparato alla gola, conduceva una vita ritirata. Schivo, da anni senza un lavoro, si occupava dell’anziano papà, vedovo dal 2019, che aveva bisogno di frequenti cure domiciliari. A differenza del figlio, il padre era invece molto conosciuto per via del suo lavoro di guardiacaccia, anche se da circa vent’anni non si vedeva più in giro.

     

    Waltraud Jud Waltraud Jud

    Stando al racconto di alcuni vicini Ewald Kühbacher era appassionato di pistole e fucili, interesse nato anche per via del lavoro del padre Hermann e coltivato con una collezione personale di armi, tutte detenute legalmente. Da una prima ricostruzione degli inquirenti pare che durante la sparatoria abbia usato diverse armi, sia sue che del padre, sparando anche a raffica dalla mansarda di casa. Un testimone ha raccontato di avere sentito anche il colpo di una pistola automatica, prima delle urla di un vicino che nel tentativo di calmarlo gli ha urlato in tedesco: «Siamo vicini da 49 anni, ti prego smettila».

     

    Non risulta invece che soffrisse di disturbi psichici, né che seguisse alcuna terapia. Una vita apparentemente anonima. Pare che non avesse neanche legami sentimentali. Chi lo conosceva, («ma solo di vista»), racconta che non aveva neanche problemi di salute.

     

    DOPPIO DELITTO A SAN CANDIDO DOPPIO DELITTO A SAN CANDIDO

    I vicini insistono nel descriverlo come «una persona schiva ma tranquilla», che rispondeva al saluto quando lo si incrociava per strada. Secondo una conoscente, consigliera comprensoriale nativa di San Candido, tutta la famiglia era molto riservata e tranquilla: «Persone che amavano stare per conto proprio».

     

    Sempre stando ai racconti dei vicini in passato aveva lavorato come guardia giurata e poi come panetterie, prima di essere licenziato. Da quel momento si occupava quasi a tempo pieno del padre. Kühbacher ha un fratello che, dopo aver vissuto per anni in Austria, da poco è rientrato a San Candido. Anche di lui in paese non si sa molto. Il parroco di San Candido Andreas Seehauser racconta di aver conosciuto i Kühbacher «solo di vista perché non frequentavano la vita della comunità».

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