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    CHE TESTA DI GAZA! – IL LEADER DI HAMAS, ISMAIL HANIYEH, DAL SUO ESILIO DORATO IN QATAR AMMETTE CHE ISRAELE GLI HA AMMAZZATO I FIGLI HAZEM, AMIR E MOHAMMAD, DURANTE UN ATTACCO NELLA STRISCIA. LUI NON SI È DISPERATO: QUANDO GLI HANNO COMUNICATO LA NOTIZIA NON HA FATTO UN PLISSÉ. POI, DURANTE UN’INTERVISTA AD AL JAZEERA (TV DI STATO DI DOHA), HA DETTO: “ATTRAVERSO IL SANGUE DEI MARTIRI CREIAMO SPERANZA, FUTURO, L'INDIPENDENZA E LA LIBERTÀ PER IL NOSTRO POPOLO E LA NOSTRA NAZIONE" - VIDEO


     
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    1. HANIYEH CONFERMA AD AL JAZEERA LA MORTE DI 3 FIGLI A GAZA

    Ismail Haniyeh Ismail Haniyeh

    (ANSA) - Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha confermato, in un'intervista ad al Jazeera, l'uccisione di tre suoi figli in un attacco israeliano a Gaza, che ha identificato in Hazem, Amir e Mohammad. Haniyeh ha aggiunto che sono stati colpiti anche alcuni suoi nipoti nello stesso attacco. "Attraverso il sangue dei martiri e il dolore dei feriti - ha detto, secondo la stessa fonte - creiamo speranza, futuro, l'indipendenza e la libertà per il nostro popolo e la nostra nazione".

    I FIGLI DI ISMAIL HANIYEH UCCISI A GAZA I FIGLI DI ISMAIL HANIYEH UCCISI A GAZA

     

    Haniyeh ha detto ad Al Jazeera che i suoi figli erano in visita ai parenti per l'Eid al-Fitr al campo di Shati, nel nord di Gaza, quando sono stati presi di mira. Il capo di Hamas ha denunciato quella che ha descritto come "la brutalità di Israele", ma ha sottolineato che i leader palestinesi non si tireranno indietro se le loro famiglie e le loro case verranno prese di mira. "Non c'è dubbio che questo nemico criminale è guidato dallo spirito di vendetta e dallo spirito di omicidio e di spargimento di sangue, e non osserva alcuna legge", ha accusato Haniyeh, aggiungendo che 60 membri della sua famiglia sono stati uccisi dall'inizio della guerra. "Abbiamo visto il nemico violare tutto nel territorio di Gaza. C'è una guerra di pulizia etnica e un genocidio in corso. C'è uno sfollamento di massa", ha aggiunto.

    Soldati di Hamas Soldati di Hamas

     

    2. WSJ,'HAMAS HA RESPINTO LA MEDIAZIONE USA, FARÀ SUA ROAD MAP'

    (ANSA) - Hamas ha rigettato la proposta di una tregua a Gaza e per il rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito il Wall Street Journal che cita fonti dei mediatori nei colloqui in corso al Cairo. Hamas - secondo le stesse fonti - pubblicherà invece la propria 'road map' per porre fine alla guerra a Gaza. Il problema principale che impedisce ad Hamas la trattativa - secondo il Wsj - è che manca nella proposta la fine della guerra nella Striscia.

    hamas hamas

     

    3. MEDIA, ISRAELE PENSA DI APRIRE UN VALICO ALTERNATIVO A EREZ

    (ANSA) - Il ministero della Difesa sta pensando di mantenere chiuso il valico di Erez sul confine nord di Gaza, cercando invece di aprirne un altro in un sito alternativo in modo da impedire che manifestanti israeliani possano bloccare l'ingresso dei camion di aiuti. Lo ha riferito la Radio Militare aggiungendo che non si sa dove il nuovo valico sarà posizionato ma che in ogni caso sarà "meno centrale" in modo da essere al riparo delle proteste che non vogliono l'ingresso degli aiuti fino a che non saranno liberati tutti gli ostaggi.

    BENNY GANTZ BENNY GANTZ

     

    4. GANTZ, 'RESTIAMO LIBERI DI AGIRE A GAZA, ANCHE A RAFAH'

    (ANSA) - "La nostra libertà di operazioni a Gaza resta". Lo ha detto, citato dai media, il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz. "Siamo sulla via della vittoria e - ha aggiunto - non ci fermeremo. Andremo a Rafah e ritorneremo a Khan Yunis".

     

    5. FONTI EGIZIANE, 'I NEGOZIATI SU GAZA PROSEGUONO SENZA SOSTA'

    (ANSA) - Una fonte ufficiale egiziana citata dall'emittente statale Al Qahera su X conferma che sono ancora in corso trattative tra tutte le parti per raggiungere al più presto un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Si rincorrono intanto al Cairo, secondo i media locali, voci contrastanti su presunte proposte presentate dagli Stati Uniti. Una fonte egiziana ha già smentito quella secondo cui l'Egitto avrebbe dovuto ispezionare gli sfollati di ritorno al nord di Gaza.

     

    rafah palestinesi in fuga rafah palestinesi in fuga

    Trova invece conferma una crescente pressione internazionale, anche da parte degli Stati Uniti, affinché Israele cessi il fuoco e si astenga dalla minacciata offensiva contro Rafah. Hamas sta esaminando una proposta che prevede una tregua di sei settimane e la liberazione di donne e bambini israeliani in cambio di un massimo di 900 prigionieri palestinesi, ha confermato una fonte del movimento vicina ai negoziati. Lo scambio - riporta Al Jazeera citando una fonte anonima - "includerà 100 condannati all'ergastolo".

     

    RAFAH - STRISCIA DI GAZA RAFAH - STRISCIA DI GAZA

    La prima fase del cessate il fuoco comporterebbe anche il ritorno dei civili palestinesi sfollati nel nord di Gaza e la consegna di 400-500 camion di aiuti alimentari al giorno nel territorio, con un aumento consistente già in atto in questi giorni che segnano la fine del Ramadan e la festa dell'Eid El Fitr. "Israele - prosegue Al Jazeera - consentirà l'apertura delle due strade principali della Striscia di Gaza: Al-Rashid e Saleh Al-Din per la libera circolazione degli abitanti di Gaza". Il canale del Qatar riporta però che l'esercito israeliano "intenderebbe schierare le sue forze a 500 metri di distanza".

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