Giulia Villoresi per “il Venerdì - la Repubblica”
Veronique Chalmet
Qualcuno era bibliomane. Qualcuno aveva il complesso dell'altezza. Molti avevano un nonno eroe, la maggior parte un padre alcolizzato. Tristi, patologiche, colme di presagi, le infanzie dei dittatori ci spingono a credere in un fato ineluttabile. Ma la scrittrice Véronique Chalmet lascia simili fantasie al lettore e in L' infanzia dei dittatori (Baldini&Castoldi) si limita a dipingere, con il distacco della criminologa, i primi anni di vita di dieci tiranni del XX secolo. Non si tratta necessariamente di anni drammatici.
Gheddafi è cresciuto come un piccolo re, unico e viziatissimo erede maschio di due pastori della regione di Sirte. Figlio illegittimo, si dice, di un aviatore francese. Di probabile nascita adulterina anche Stalin e il dittatore ugandese Idi Amin Dada, omicida cannibale e grande cultore dei classici Disney (puerilità e ferocia vanno spesso a braccetto).
STALIN LENIN
L'infanzia del Generalissimo Franco è stata cupa ma tutto sommato accettabile, trascorsa senza svaghi accanto a una madre devotissima e un padre libertino, contuttoché fanatico della tradizione militare. Padre indegno, che Franco rinnegherà. Proprio come Hitler, che nel 1938 ordina alla Wehrmacht di distruggere il villaggio natale del padre per farne un poligono.
E come Mao, che durante una seduta di tortura pare abbia detto: «Peccato che mio padre sia morto, o ce ne sarebbe anche per lui». Il più mediocre, è stato forse Pol Pot. Disciplinato, ambizioso, ma privo di qualsiasi talento, se non quello, precocemente appreso dal padre, di dissimulare pensieri e sentimenti.
HITLER
Stalin è un caso a parte: origini umilissime, famiglia disastrata, bullo fin dalla più tenera età (come Mussolini) ma anche alunno geniale e divoratore di libri, dotatissimo per il teatro (come Mussolini) e per il canto.
L'infanzia di Hitler è trascorsa in una cappa di ottusità, violenza e depravazione: il padre era un despota, un erotomane che portava a casa le amanti e che aveva sposato, proseguendo una tradizione di unioni consanguinee, quella che con ogni probabilità era sua nipote. È quasi certo che anche Hitler sia stato l' amante di una sua nipote, Angelika Raubal, morta suicida nel '31.
pol pot
Questi bambini hanno un tratto comune: tutti sono stati convinti - dagli altri o dal proprio narcisismo - di essere degli individui eccezionali; tutti sono stati amati da qualcuno. Tutti tranne uno, Saddam Hussein. Sua madre, abbandonata incinta dal marito, ha tentato più volte di abortire, poi di sbarazzarsi di lui, abbandonandolo infine alle torture del patrigno. Saddam è cresciuto solo e senza amore.
L'unico gesto di umanità lo ha ricevuto a quattordici anni: un revolver, dono di uno zio guerrigliero, con cui compirà il suo primo omicidio.
benito mussolini quando fu arrestato dalla polizia svizzera nel 1903 mao tse tung