Estratto dell'articolo di Daniele Biaggi per www.wired.it
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Non potete non aver sentito parlare di Blackwater in questi mesi caldissimi. E sicuramente se avete letto i libri starete ancora pensando alla storia, ai luoghi, ai personaggi.
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Perdido è la cittadina immaginaria dell'Alabama dove è ambientato il ciclo dei romanzi Blackwater di Michael McDowell. Se non ne avete mai sentito parlare, o non avete aperto i social tutta estate, o seguite le persone sbagliate. Neri Pozza, la casa editrice che ha tradotto e pubblicato in Italia il ciclo di sei romanzi che compongono la saga della famiglia Caskey, raggiunta da Wired, ha rivelato di aver venduto oltre 200mila copie da marzo 2023, raggiungendo la 17esima ristampa. Non è necessario essere assidui frequentatori di librerie per capire che siamo di fronte a numeri importanti, tanto più se consideriamo che negli Stati Uniti “Blackwater” fu pubblicato per la prima volta nel 1983.
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Le vicende dei sei romanzi prendono il via nel 1919, quando la piena dei fiumi Perdido e Blackwater sommerge la cittadina nel Sud dell'Alabama dove la famiglia Caskey possiede ettari di boschi e una grossa segheria che dà lavoro alla comunità locale. In una camera abbandonata dell'hotel della città viene ritrovata in circostanze misteriose Elinoir, una donna dai capelli di rame che stravolgerà la vita della famiglia protagonista, dipendente dalla matriarca Mary-Love.
Questo è l'antefatto che apre La Piena, primo volume della saga, ma le vicende coprono un arco di tempo ampio che attraversa la grande depressione, una guerra mondiale, fino al boom economico post-bellico di cui la famiglia Caskey è tra le protagoniste della regione, raccontate ne La Diga, secondo volume, e a seguire ne La Casa, La Guerra, La Fortuna e La Pioggia.
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Il genere a cui appartiente Blackwater è il Southern Gothic, un sottogenere dell'horror gotico ambientato nel Sud degli Stati Uniti, in cui tematiche sociali come il razzismo contro la comunità nera si intrecciano a elementi soprannaturali ed esoterici, originando una commistione che al lettore italiano potrebbe generare in prima battuta qualche resistenza, ma risolta da McDowell con un sapiente mix degli ingredienti letterari. Nei primi tre volumi della saga il soprannaturale rimane celato e strisciante, per poi esplodere e palesarsi con maggiore evidenza dal quarto volume in poi, abituando il lettore a un clima che da misterioso e ambiguo si rivela per ciò che è davvero: sovrumano, appunto.
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E ora veniamo al punto: com'è che un romanzo di 40 anni fa che ha ottenuto un discreto successo negli Stati Uniti all'epoca della pubblicazione, riesce a vendere 500mila copie in Francia e si proietta ad eguagliare questo risultato in Italia nel 2023? Una prima frettolosa risposta potrebbe essere il trend BookTok, ovvero quei libri che per qualche ragione diventano virali su TikTok e riescono a conquistare una fetta di giovani lettori grazie al passaparola social.
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È stato così anche per la serie di McDowell, ma è pur vero che è riuscita a farsi apprezzare pure da un target diverso, più maturo e allenato alla lettura. Insomma, quella "bolla culturale" - un tempo si sarebbe detto élite - che influenza - un tempo si sarebbe detto orienta - gli acquisti librari con le sue recensioni (positive).
Senza scadere nella banalità, se un libro ha successo a distanza di anni, è perché racconta qualcosa che prescinde dal contesto storico in cui è stato scritto e trasmette qualcosa in tutte - e di tutte - le epoche. E questo vale massimamente per Blackwater, le cui vicende hanno echi che parlano ai nostri tempi, soprattutto su due fronti: quello dei diritti e quello ambientale.
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A essere coraggiosi, si potrebbe dire che si tratta di un libro femminista, ma è inutile apporre etiche che, cercando di dire qualcosa, riducono il discorso a sterili proclama. […] Sono donne tutt'altro che angelicate: calcolatrici, talvolta subdole, risolute e grandi lavoratrici, rappresentano tutto fuorché l'angelo del focolare tanto in voga in quegli anni.
Non è un caso che l'autore appartenesse alla comunità queer e fosse perciò sensibile al tema del divario di genere […]
Ma la saga parla anche di rispetto per l'ambiente e la natura, e non solo perché l'antefatto è l'esondazione di due fiumi, ma perché il rapporto tra la comunità e la natura, tra i protagonisti e la natura, è una delle chiavi di lettura dell'intera vicenda.
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Al centro, non dimentichiamolo, c'è una storia familiare ottimamente strutturata. Come si diceva, questo genere nasce per rivolgersi alle masse, e dai tempi di Dallas e Beautiful - che non a caso sarebbe arrivato da lì a breve -, sappiamo che nulla tiene incollati ai drammi altrui come l'odio tra una suocera e una nuora. Tutto questo però viene affrontato senza mai scadere nel vouyeristico o negli stereotipi del genere, anzi: è la peculiarità delle dinamiche che si vanno creando il vero elemento di rottura rispetto alla tradizione. Ed è ciò che oggi permette alla saga di risuonare come contemporanea e viva.
Infine, un elemento che il grande critico Vittorio Spinazzola definì extra-letterario, ma non per questo meno importante per determinare il successo di un prodotto editoriale: la copertina. O, in questo caso, le copertine. Sono state commissionate all'artista Pedro Oyarbide e realizzate con un particolare effetto laminato che non solo le rende particolarmente riconoscibili, ma esteticamente accattivanti. Il classico oggetto-libro che si tiene in bella vista in una libreria o su un coffee table in casa.
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Insomma, se Blackwater non è stata la vostra ossessione estiva, c’è tutto l’autunno davanti. Un’ottima stagione da passare a Perdido. ma non dimenticatevi l'ombrello!
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