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    IL LUOGO PIU’ SICURO DELLA TERRA? L’ANTARTIDE: I RICERCATORI DELLE BASI SCIENTIFICHE INTERNAZIONALI SONO GLI UNICI RIMASTI FINO AD ORA PRESERVATI DAL CORONAVIRUS - LA TESTIMONIANZA DEL CAPO MISSIONE ITALIANO DELLA ROVERE: “I COLLEGHI DALL’ITALIA MI HANNO DETTO VIA WHATSAPP. RESTA DOVE SEI, SEI AL SICURO LÌ”


     
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    Guido Santevecchi per corriere.it

     

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    C’è un solo continente ancora libero dal coronavirus. E’ l’Antartide, dove ventotto nazioni hanno installato basi per ricerche scientifiche. Circa 4 mila residenti tra tecnici, scienziati, militari, medici. C’è anche una spedizione italiana, installata nella Stazione Zucchelli tra i ghiacci del Polo Sud. Ha raccontato il capo missione, Alberto Della Rovere: «I colleghi dall’Italia mi hanno detto via Whatsapp: resta dove sei, sei al sicuro lì».

     

    Il luogo più sicuro della Terra

    La base italiana è al centro di un servizio del Washington Post, alla ricerca di notizie rassicuranti per i lettori americani in ansia virale. In Antartide le spedizioni scientifiche si installano stabilmente da ottobre a fine febbraio, la stagione primaverile ad estiva laggiù.

     

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    Non ci sono stati contatti con il resto del mondo in questi mesi e per questo il personale internazionale è rimasto alla larga dal nuovo coronavirus esploso a Wuhan a dicembre e poi diventato pandemico. «Sì, al momento questi ghiacci sono il luogo più sicuro della terra», ha detto il tecnico italiano. Sono state prese comunque precauzioni supplementari: «La dottoressa della nostra base ci ha dato fiale con gel disinfettante per le mani».

     

     

    Il rientro dei ricercatori

    Mantenere l’Antartide pulito dal Covid-19 è un impegno decisivo per consentire la permanenza scientifica dell’uomo nella regione: in quelle condizioni curare un paziente aggredito dal virus sarebbe estremamente difficile ed evacuarlo richiederebbe tempi lunghi. Ma ora arriva l’inverno: Della Rovere e gli italiani di Stazione Zucchelli si sono messi in viaggio per rientrare in Italia, su una nave sudcoreana che li porta in Nuova Zelanda. Sbarco previsto il 9 aprile.

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    Non dovranno fare quarantena, al contrario di chiunque altro entri ora nel Paese, proprio perché l’Antartide è ritenuto al momento libero dal Covid-19. Non è ancora stato deciso come il gruppo proseguirà dalla Nuova Zelanda verso l’Italia. Il capo spedizione ha messo su Twitter il suo saluto, accompagnato da una fotografia: «Buongiorno signori, questa è l’ultima notte che siamo a MZS. Questo è quello che si vede alle 22, c’è bisogno di accendere le luci altrimenti non si vede nulla»

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