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    TRAPIANTO DI QUORUM - IL M5S VUOLE INTRODURRE UN REFERENDUM PROPOSITIVO E SENZA QUORUM: POTRANNO ESSERE PRESENTATE “PROPOSTE DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE” CORREDATE DA ALMENO 500MILA FIRME, E IL PARLAMENTO SARÀ TENUTO AD ESAMINARLE E VOTARLE ENTRO 18 MESI - L’IPOTESI DEL TAGLIO DEI PARLAMENTARI


     
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    Estratto dell’articolo di Laura Cesaretti per “il Giornale”

     

    riccardo fraccaro 9 riccardo fraccaro 9

    Dopo la «manovra del popolo» arrivano (sempre sulla carta) le «riforme del cambiamento».

    Lo annunciano con squilli di trombe e rulli di tamburi l' apposito ministro grillino Riccardo Fraccaro, accompagnato dall' onnipresente vicepremier Di Maio e - in qualità di «esperto» di riforme - dal leghista Roberto Calderoli.

     

    […] L'unica modifica istituzionale, assai inquietante, sta nella proposta di introdurre un referendum propositivo e senza quorum: è la teoria della «democrazia diretta» sostenuta da Casaleggio, Grillo e compagnia cantante.

     

    riccardo fraccaro luigi di maio 8 riccardo fraccaro luigi di maio 8

    Secondo il disegno di legge costituzionale presentato ieri dalla maggioranza, potranno essere presentate «proposte di legge di iniziativa popolare» corredate da almeno 500mila firme, e il Parlamento sarà tenuto ad esaminarle e votarle entro 18 mesi: «Se così sarà il referendum non si tiene, altrimenti vengono messe in votazione le diverse proposte e quella con più voti sarà approvata», spiegano (confusamente) i promotori.

     

    E il referendum sarà senza quorum, «così sarà messo» uno stop «agli inviti a non partecipare al referendum». Fraccaro è entusiasta: «Le abbiamo chiamate riforme del cambiamento perché incarnano, più di tutte le altre, lo spirito del cambiamento su cui abbiamo avuto il mandato degli elettori il 4 marzo».

    RICCARDO FRACCARO - LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - STEFANO BUFFAGNI - ALFONSO BONAFEDE - PIETRO DETTORI - ALESSANDRO DI BATTISTA RICCARDO FRACCARO - LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - STEFANO BUFFAGNI - ALFONSO BONAFEDE - PIETRO DETTORI - ALESSANDRO DI BATTISTA

     

    Il cuore della proposta è contabile: il taglio del numero dei parlamentari, da 945 a 600. A Montecitorio si scenderebbe da 630 a 400, a palazzo Madama da 315 a 200. Ridotto anche il numero degli eletti all' estero: 8 alla Camera e 4 al Senato. […]

     

     

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