Enrico Currò per repubblica.it
mancini laurea honoris causa
Il record mondiale d'imbattibilità, che la Nazionale ha centrato sorpassando Spagna e Brasile, non era un'ossessione prima e non lo è neppure adesso che gli azzurri, con le loro 37 partite di seguito senza sconfitta, possono guardare tutti dall'alto. Però questo certificato di forza ha un corollario fondamentale: finché l'Italia non perde probabilmente vince titoli.
E' stato così all'Europeo e Mancini vorrebbe che lo fosse anche in questa Final Four della Nations League, ospitata a Milano e a Torino. La semifinale con la Spagna di Luis Enrique, che fu durissima a Londra fino al successo ai calci di rigore, lo sarà anche stavolta, ma il ct chiede ai suoi giocatori lo stesso epilogo: "Ha ragione Luis Enrique, prima o poi perderemo, ma a noi piacerebbe andare avanti senza sconfitte fino a dicembre 2022 inoltrato".
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Significherebbe vincere anche il Mondiale in Qatar, dopo l'Europeo: è un obiettivo più che dichiarato, ormai: "Intanto cerchiamo di confermarci con questa Nations: sarebbe fantastico vincerla, ma non sarà facile. Noi vogliamo battere la Spagna, per giocarci il titolo qui. Vogliamo regalare due grandi notti a Milano. Siamo i campioni d'Europa, abbiamo una storia importante". Anche le altre due semifinaliste, Francia e Belgio, sono al vertice del calcio mondiale: questo mini torneo è un mini Europeo, per certi versi un mini Mondiale.
mancini zaniolo
Quanto alla formazione, che per forza di cose non potrà essere la stessa della sfida di luglio a Londra vista l'assenza per infortunio di Immobile, il ct conferma che l'idea del falso nove lo stuzzica, ma che non è l'unica: "Abbiamo anche Belotti a casa per problemi fisici, ma qui ci sono Kean, Raspadori e tanti giocatori offensivi. Vedremo quale sarà per noi la soluzione migliore". In quel passaggio - "tanti giocatori offensivi" - si potrebbe leggere la tentazione di ricorrere a un tridente mobile, senza centravanti di ruolo e magari con Insigne nel ruolo reso celebre proprio dalla Spagna del tikitaka, anche se il lancio dei giovani, come Raspadori e Kean, è una prerogativa del commissario tecnico: la decisione, come sempre, arriverà a poche ore dalla partita, a maggior ragione perché in questa fase della stagione, in cui il calendario è già parecchio congestionato, certe scelte sono inevitabilmente suggerite anche dalla condizione fisica.
"Il palleggio della Spagna ci ha messo in difficoltà"
roberto mancini
La Spagna metterà alla prova il palleggio degli azzurri, punto di forza del sistema offensivista di Mancini: "Sono la squadra che più ci ha messo in difficoltà da questo punto di vista. Noi avevamo una chimica straordinaria nel gruppo, stare insieme per 50 giorni non è facile". Sui potenziali fischi dei tifosi milanisti a Donnarumma il ct glissa: "Ha iniziato giovanissimo, ha grandi qualità e vuole essere considerato il migliore del mondo, siamo stati fortunati ad averlo all'Europeo".
Di Chiesa, il cui livello internazionale è ormai acclarato, segnala che può ancora migliorare: "Penso che possa crescere mentalmente e trovare stabilità, ha già buone doti atletiche e tecniche". Sulla convocazione di Dimarco scherza un po' ("lo feci debuttare io in serie A, sono passati un po' di anni e mi faceva piacere rivederlo"), su quella mancata di Tonali indica la priorità dell'Under 21, impegnata in Bosnia per le qualificazioni all'Europeo: "Tonali sta facendo un grande campionato, abbiamo lasciato alcuni giocatori all'Under ed è giusto così, hanno partite importanti".
immobile belotti 2
Postilla sull'impiego a singhiozzo dei giovani in serie A: "All'estero giocano di più, gli si dà più possibilità di sbagliare, così dopo un paio d'anni si trovano giocatori pronti. In questo c'è un po' di differenza con l'Italia. La speranza è che i giocatori che stanno giocando e che sono nell'Under 21 possano continuare a giocare con i loro club".
Chiellini:"Come italiano e toscano mi vergogno degli insulti a Koulibaly"
Accanto al ct, anche Giorgio Chiellini, che è andato oltre il discorso Nations League e ha affrontato il tema del razzismo dopo Firenze: "Gli episodi razzisti sono inaccettabili, ma ci deve essere uno sforzo da parte di tutti. Servono leggi e regole che devono essere applicate. Da italiano e toscano mi sono vergognato degli insulti a Koulibaly. In Europa parlano dell'Italia come un paese razzista, stiamo dando una brutta immagine di noi stessi. Per risolvere le cose però ci sono persone più adatte di me, bisogna applicare le leggi".
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