Giovanna Vitale per repubblica.it
CARLO FUORTES
L’avevano minacciato, l’hanno fatto. Riuniti informalmente in vista del Cda chiamato domani a varare i prossimi palinsesti e soprattutto ratificare l’ultimo giro di valzer innescato dalla rimozione di Mario Orfeo dalla direzione Approfondimenti, i quattro consigliari Rai eletti dal Parlamento - Agnes, Bria, De Biasio e di Majo - insieme con il rappresentante dei dipendenti Riccardo Laganà hanno messo sotto processo l’ad Carlo Fuortes.
Accusato a brutto muso di aver preso una decisione scorretta e intempestiva: silurare l’ex capo del Tg3 (dove peraltro è in procinto di tornare) alla vigilia di una trasformazione epocale per la Tv di Stato, per di più senza informare né tanto meno coinvolgere l’organo di gestione che proprio quella nomina aveva votato appena sei mesi fa, è stato giudicato dalla maggioranza del board “un errore che non deve più ripetersi”.
mario orfeo
Nemmeno una sola voce, a differenza di altre volte, s’è levata a difesa dell’ex sovrintendente dell’Opera di Roma. Il quale, messo alle strette, alla fine è stato costretto a recitare il mea culpa. “E’ vero, avrei dovuto comunicarvi la decisione presa”, avrebbe detto Fuortes ai consiglieri visibilmente irritati. Pentito solo sul metodo, però. Ché nel merito è convinto di aver ragione: “Questo cambio – ha detto in sintesi l’ad - era l’unico modo per garantire il funzionamento dei talk, se ho fatto uno sbaglio è aver proposto a suo tempo Orfeo alla guida degli Approfondimenti”. Insistere su questa strada, la conclusione, avrebbe rischiato di compromettere uno dei cardini della rivoluzione organizzativa che prevede di sostituire le Reti con le aree tematiche suddivise per Generi.
francesca bria
MARCELLO CIANNAMEA, FELICE VENTURA, STEFANO COLETTA E MARIO ORFEO mario orfeo carlo fuortes foto di bacco CARLO FUORTES