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    "CHIEDO SCUSA. NON INTENDEVO OFFENDERE LA COMUNITÀ EBRAICA" - IL MEA CULPA DI SERENA BERNABEI, AGENTE DI VINI DELL'ENOTECA ROMANA DI FAMIGLIA, PER LE SUE SPARATE CONTRO GLI EBREI SUI SOCIAL ("CHIAMATEMI ANTISEMITA, NE SARÒ FIERISSIMA. MERDE"): "LE MIE PAROLE ERANO FRUTTO DEL DOLORE PER LE IMMAGINI GIUNTE DA RAFAH" - PER LE FRASI PUBBLICATE SU INSTAGRAM, IL RISTORANTE KOSHER DEL GHETTO EBRAICO DELLA CAPITALE, BELLACARNE, AVEVA DECISO DI INTERROMPERE IL RAPPORTO DI FORNITURA CON LA BERNABEI LIQUORI…


     
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    uno dei post antisemiti di serena bernabei uno dei post antisemiti di serena bernabei

    (ANSA) - Prima la frase sui social in cui dice di essere "antisemita" e poi il messaggio di scuse: "sono profondamente rammaricata e porgo le mie più sincere scuse. Le mie parole non intendevano, nella maniera più assoluta, essere offensive e irrispettose nei confronti della comunità ebraica". E' quanto scrive in una nota Serena Bernabei, della famiglia proprietaria della famosa enoteca romana, dopo che il ristorante kosher del ghetto ebraico della Capitale, Bellacarne, aveva deciso di interrompere il rapporto di fornitura con la Bernabei Liquori.

     

    Scelta presa in seguito alle frasi pubblicate su Instagram dall'agente di vini e rilanciate dal ristorante romano. "Chiamatemi antisemita, ne sarò fierissima", aveva scritto la giovane Bernabei dopo quanto accaduto a Rafah. E ancora: "Fate schifo come popolo e come persone". A riportare queste parole è, quindi, proprio Bellacarne che in un post su Facebook definisce le frasi "deplorevoli".

    il ristorante bellacarne interrompe la collaborazione con bernabei dopo i post antisemiti di serena bernabei il ristorante bellacarne interrompe la collaborazione con bernabei dopo i post antisemiti di serena bernabei

     

    "Ci tengo a chiarire che il post non rappresenta affatto il mio pensiero ed è stato scritto a titolo personale e in modo del tutto indipendente dalla mia famiglia - si legge ancora nel messaggio di scuse - Non voleva diffondere provocazioni irriguardose, ma era frutto dell'onda emotiva e del dolore per le immagini giunte da Rafah". Bernabei coglie, quindi, l'occasione "per esprimere al popolo ebraico la mia vicinanza - sottolinea - e il mio più sincero affetto, oltre che amicizia e solidarietà".

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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