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    IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ELKANN: “NON VOGLIAMO PAGARE MENO TASSE, SOLO ABBIAMO BISOGNO DI PIÙ SEDI”


     
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    1 - GIORNALISTI: ELKANN, DIFFICOLTA' E' RINUNCIARE A PRIVILEGI
    (ANSA) - "Ci sono giornalisti bravi e meno bravi. La difficoltà della categoria oggi in Italia è essere pronti a rinunciare a un passato molto buono da un punto di vista dei privilegi ed essere più imprenditoriali e cogliere le sfide che l'innovazione ci offre". Lo ha detto il presidente de La Stampa, John Elkann, rispondendo alle domande degli studenti al convegno 'Crescere tra la righe'. Elkann viene intervistato dal direttore de Il Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, che si è detto d'accordo con il suo interlocutore su questo punto.

    John ElkannJohn Elkann

    2 - EDITORIA: ELKANN, LA STAMPA CRESCE PIU' DI TUTTI SU DIGITALE
    (ANSA) - "Siamo quelli che crescono più di tutti sul digitale". Così John Elkann, parlando nelle vesti di editore de La Stampa, nel corso dell'Osservatorio permanente giovani-editori, dei passi in avanti messi a segno dal quotidiano torinese nelle nuove tecnologie. "Chi è focalizzato sul proprio mestiere affronta meglio le sfide del futuro", ha detto Elkann facendo riferimento alle operazioni Oltreoceano nel campo dell'editoria realizzate da Newscorp e Time Warner. "La Stampa sul digitale ha avviato dei progetti molto ampi sotto la guida di Bardazzi e Calabresi e stiamo registrando progressi enormi".

    JOHN ELKANN SERGIO MARCHIONNE jpegJOHN ELKANN SERGIO MARCHIONNE jpeg

    3 - EDITORIA: ELKANN, OK GIORNALI SENZA NEWS MA DIRETTORI CONTRARI
    (ANSA) - "Sarei felice di poterne parlare con i direttori, ma è molto difficile convincerli". Così il presidente de La Stampa, John Elkann, ha risposto alla domanda di uno studente al convegno 'Crescere tra le righe', che chiedeva se non fosse opportuno per i giornali italiani ridurre la foliazione, ospitando solo opinioni ed evitando di riportare "notizie inevitabilmente vecchie".

    4 - FIAT: ELKANN, GRUPPI COME NOSTRO HANNO MOLTE SEDI
    (ANSA) - "Organizzazioni grandi come la nostra non hanno una sede ma ne hanno tante". Così il numero uno della Fiat, John Elkann, allontana le polemiche sul dibattito per la scelta del quartier generale del gruppo del Lingotto tra Italia e Stati Uniti. Organizzazioni grandi come Fiat "non hanno una sede, hanno bisogno di molte sedi", ha proseguito Elkann.

    Diego della valleDiego della valle

    "Abbiamo un mercato importante in Europa governato da Torino, uno importante in Nord America gestito da Detroit, uno in Sud America da Belo Horizonte e in Asia a Shangai. Più si va avanti e più quello di sede è un concetto che non ha molto senso. Le organizzazioni grandi hanno bisogno di molte sedi".

    5 - EDITORIA: ELKANN, CONSUMO CARTA DIMINUIRA' ANCORA
    (ANSA) - "La complementarietà tra carta e digitale al momento sta premiando. Nel futuro i tablet cambieranno, saranno modulabili e quindi più simili alla carta. L'innovazione comporterà quindi un minore consumo di carta".

    SCOTT JOVANE SCOTT JOVANE

    Lo ha detto il presidente de La Stampa, John Elkann, al convegno 'Crescere tra le righe'. Elkann ha spiegato che, per quanto riguarda i quotidiani, "in tre anni la pubblicità si è dimezzata e si sono persi un terzo dei lettori". Gli utenti sul digitale, invece, ha aggiunto parlando de La Stampa, "sono cresciuti del 60% in un anno e la pubblicità dell'80%".

    6 - FIAT: INDUSTRIAL; ELKANN, MAI EVITATO DI PAGARE TASSE
    (ANSA) - Alla Fiat "nessuno ha mai voluto evitare" di pagare le tasse, sono solo "polemiche" quelle emerse sul caso Fiat Industrial. Così John Elkann, presidente Fiat, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano sul trasferimento della residenza fiscale di Fiat Industrial. "La realtà è - ha detto poi il presidente dei Fiat John Elkann - che abbiamo attività in tutto il mondo e dove facciamo bene, dove guadagniamo, facciamo profitti e paghiamo le tasse. Nessuno ha mai voluto evitarlo".

    7 - RCS: ELKANN, FIDUCIOSO SCELTA SOCI NELL'INTERESSE SOCIETA'
    (ANSA) - "Sono fiducioso che gli azionisti" di Rcs "facciano le scelte" nell'interesse della società. Così John Elkann in qualità di azionista del gruppo del Corriere della Sera in vista dell'assemblea degli azionisti chiamata a varare l'aumento di capitale. "Sarei molto sorpreso se per egoismi, interessi personali e calcolo volessero bocciare la proposta e di fatto mettere in condizioni di grandissima difficoltà una delle istituzioni più importanti del Paese".

    8 - FIAT: ELKANN, CON CHRYSLER REALTA' MOLTO PIU' FORTE
    (ANSA) - Fiat e Chrysler insieme sono "una realtà molto più forte" e nel tempo saranno ancora "più vicine". Così il numero uno del Lingotto, John Elkann, a margine dell'osservatorio permanente giovani-editori. "Noi - ha detto - abbiamo sempre detto in maniera molto chiara quanto fosse importante per Fiat e Chrysler essere più vicine e stiamo lavorando perché questo accada. Non c'é dubbio che insieme siano una realtà molto molto più forte, lo dimostrano i fatti".

    ANDREA AGNELLI ANTONIO CONTE JOHN ELKANNANDREA AGNELLI ANTONIO CONTE JOHN ELKANN

    9 - CONFINDUSTRIA: ELKANN, BARATRO? FIAT SEGNALI INCORAGGIANTI
    (ANSA) - "Noi vediamo segnali incoraggianti". Così il presidente di Fiat, John Elkann, ha commentato le dichiarazioni del numero uno di Confindustria, Giorgio Squinzi, secondo cui il Nord Italia si trova sull'orlo del baratro. "Noi vediamo segnali incoraggianti e stiamo crescendo anche nel dare la possibilità di vendere in tutto il mondo, con la conversione dei nostri stabilimenti in stabilimenti premium. La Maserati" ad esempio "sta dando segnali incoraggianti e questo é positivo sia per l'Italia che per il Nord Italia".

    10 - CALCIO: JUVE; ELKANN, CONTE DETERMINATO AD ANDARE AVANTI
    (ANSA) - Antonio Conte è "determinato ad andare avanti" con la Juventus. Lo ha detto il presidente della Fiat, John Elkann, a margine dell'osservatorio permanente giovani editori. Incalzato poi dai giornalisti che gli chiedevano come vedrebbe al fianco di Higuain un giocatore come Jovetic, il numero uno di casa Agnelli ha dribblato l'argomento: "Perché non Messi allora? Perché non anche Ronaldo...?". Pochi minuti prima, concludendo l'intervento al convegno sull'editoria, il presidente aveva lanciato un post su Twitter firmandolo 'Forza Juve'.

     

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