Arianna Ravelli per il “Corriere della Sera”
i tifosi del milan fuori dallo stadio
Come si dice Sesto San Giovanni in arabo? La trattativa per il passaggio di proprietà del Milan da Elliott a Investcorp prosegue nonostante sia scaduta oggi la trattativa in esclusiva: nessun allarme, solo i possibili acquirenti si prendono un po' di tempo in più per valutare meglio tutti i dettagli, ma al momento nessuno racconta di intoppi particolari. D'altra parte la trattativa non è ancora chiusa, la negoziazione è in corso, con buone probabilità di successo, anche se solo teoricamente Elliott potrebbe adesso parlare con altri. Ma Investcorp è determinata a chiudere al più presto.
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Chiunque ci sia alla guida nel Milan del futuro, in cima all'agenda delle priorità resterà il progetto stadio: tutto il lavoro condotto fin qui da Elliott e dal presidente Scaroni sarà tenuto in conto dai nuovi proprietari. «Il tema su chi è la proprietà è irrilevante», ha detto l'altro giorno all'evento del Foglio lo stesso Scaroni.
L'esigenza di aumentare i ricavi dagli attuali 34 milioni a più di 100 resta centrale per qualunque proprietà che voglia rendere sostenibile il business del calcio. Il progetto sarà condotto ancora assieme all'Inter, a meno che non ci sia qualche tentennamento da parte dei nerazzurri, solo in quel caso il Milan (presente e futuro) è pronto a proseguire anche da solo. Ma al momento è uno scenario che si è presentato solo sotto forma di ipotesi. Quindi avanti con lo stadio di proprietà, ma dove?
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«Ogni giorno che passa l'ipotesi che il nuovo stadio di Inter e Milan venga realizzato fuori Milano diventa sempre più realistica», ha ribadito Scaroni. Il piano B sta diventando il piano A. Fuori Milano significa l'ex area Falck di Sesto San Giovanni: al momento è questa la preferenza dei club, che sarebbero accolti a braccia aperte dall'amministrazione comunale, e che hanno calcolato di risparmiare 150 milioni senza la demolizione del Meazza e la costruzione del tunnel sotterraneo.
Inoltre il terreno sarebbe di proprietà dei club e non più in concessione.
casa milan
La decisione finale è facile che venga presa dai manager che metterà Investcorp. Il passaggio di proprietà comunque avverrebbe nel segno della continuità. Se Gazidis continuerà di sicuro fino a novembre, altre due certezze sono Maldini e Massara, rispettivamente direttore tecnico e direttore sportivo, che resteranno anche dopo il cambio, insieme al team dello scouting guidato da Moncada. Ecco perché alcune trattative già avviate continuano a essere portate avanti: il giovane difensore Botman dal Lille per una trentina di milioni e l'esperto attaccante Origi dal Liverpool a parametro zero.
il fondo investcorp 1
Lo stesso vale per Berardi dal Sassuolo, anche se qui siamo più indietro e la concorrenza è più folta. Per il resto, si vedrà. Un budget per il mercato da parte di Investcorp non è ancora stato stabilito, la strategia di fondo sarà quella dell'era Elliott, quindi niente spese folli, ma le ambizioni saranno alte: qualche colpo a effetto non è insomma da escludere, specie in attacco dove serve un centravanti, qualunque cosa decida di fare Ibrahimovic.