Estratto dell’articolo di L.MI. per “la Repubblica”
CARLO NORDIO GIORGIA MELONI
Il Guardasigilli pm nella vita […] snobba le toghe. O forse ha paura dei fischi che potrebbero investirlo a Palermo. All’assemblea dell’Anm con un migliaio di giudici e pm che si sfogheranno contro un governo che li svilisce e li pesta. Ma Carlo Nordio […] non ci va. Perché veste i panni del “carnefice” che firma la riforma più aborrita, la separazione delle carriere.
Lui resta nella “sua” Venezia, dopo aver chiuso il G7 sulla giustizia. Un aereo di Stato potrebbe portarlo in Sicilia. «Farebbe in tempo», dicono all’Anm con sorpresa. […] Non vuole sentire i “buuuhhh…” che il garbato presidente Giuseppe Santalucia di certo non solleciterebbe. Ci sarà Sergio Mattarella.
GIUSEPPE SANTALUCIA
Sicuro è che la riforma più odiosa per le toghe porterà la firma di Nordio. Anche se Matteo Renzi fa mostra di scetticismo. E lo sfiducia. «Siamo anche disposti a dare una mano se la faranno, ma non la fanno. Con Nordio purtroppo stiamo solo perdendo tempo e mi dispiace perché io continuo a sostenerlo ma da lui zero risultati». Iv come Azione […] voteranno sì. Come sempre la maggioranza si allarga sulla giustizia. Voteranno pure per cancellare l’abuso d’ufficio che sarà legge entro le Europee. Separazione delle carriere.
giorgia meloni carlo nordio.
Due Csm. Sorteggio “secco” per i togati. Alta corte di giustizia per punire le toghe. L’azione penale resta obbligatoria, niente discrezionalità.
Come dice una buona fonte «Meloni è troppo furba per fare una riforma che mette in sospetto il suo popolo pronto a prendere le distanze da chi chiede di indagare sui poveracci ma mette in salvo i colletti bianchi». Meglio non strafare. Visto che s’addensano le nubi fosche dell’opposizione. […] Premierato ai FdI, autonomia alla Lega, separazione a FI. Di certo Antonio Tajani è entusiasta. […]
GIUSEPPE SANTALUCIA
Elettoralmente la separazione giova ai meloniani? Non è mai stata un loro grido di guerra, ma non l’hanno neppure avversata. Per i referendum radical-leghisti dissero no a sopprimere la Severino e la custodia cautelare. Da responsabile Giustizia di FdI Andrea Delmastro propose il sorteggio secco «per eradicare la cancerogena mal pratica del potere correntizio e liberare i giudici che non si vogliono sottoporre al gioco delle correnti». Sulla separazione non si spesero, ma non remarono contro.