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    “LEI LA SCAVA E NOI LA ATTERRIAMO!” – IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE PATRIZIO BIANCHI HA REVOCATO L’INCARICO AL PROFESSOR PASQUALE VESPA, IL CONSULENTE DEL SOTTOSEGRETARIO LEGHISTA ROSSANO SASSO, CHE LA AZZOLINA ACCUSA DI DIFFAMAZIONE – STAMANI SASSO LO DIFENDEVA A SPADA TRATTA: “SARÀ IL TRIBUNALE A DECIDERE” (E INVECE…) – I COMMENTI SUI SOCIAL CANCELLATI


     
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    1 – MINISTERO ISTRUZIONE REVOCA INCARICO AL PROF VESPA

    PASQUALE VESPA PASQUALE VESPA

    (ANSA) - ROMA, 27 MAR - Il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha dato mandato all'amministrazione di procedere alla revoca dell'incarico assegnato al professor Vespa, consulente del sottosegretario Rossano Sasso. Il ministro esprime inoltre la massima stima nei confronti dell'ex ministra Lucia Azzolina. Lo rende noto il ministero dell'Istruzione.

     

    Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi - rende noto il ministero - pur riconoscendo l'autonomia dei sottosegretari nella nomina del loro staff, alla luce di quanto emerso da notizie di stampa, ha chiesto al sottosegretario Sasso di valutare attentamente e rapidamente l'opportunità della nomina del professor Pasquale Vespa.

     

    Il ministro ha quindi ricevuto dal sottosegretario la disponibilità del professor Vespa a sospendersi dal suo incarico, in attesa del chiarimento della sua posizione. Di conseguenza, il ministro ha dato mandato all'amministrazione di procedere alla revoca dell'incarico assegnato al professor Vespa.

     

    rossano sasso rossano sasso

    2 – LA DENUNCIA DI AZZOLINA "IL MIO STALKER LAVORA AL MINISTERO PER LA LEGA"

    Federico Capurso per “La Stampa”

     

     Il sottosegretario all' Istruzione Rossano Sasso, pugliese di militanza leghista, dopo un' attenta selezione dei candidati ha deciso che, per il ruolo di suo collaboratore al ministero, il profilo migliore è quello di Pasquale Vespa, docente e sindacalista «simbolo» della lotta dei precari, come lo definisce lo stesso Sasso. Un docente imputato, però, per diffamazione reiterata a mezzo stampa e minacce gravi rivolte all' ex ministra dell' Istruzione, Lucia Azzolina.

    lucia azzolina nel suo vecchio ufficio lucia azzolina nel suo vecchio ufficio

     

    «Vespa ha trascorso gli ultimi due anni della sua vita - protesta infatti Azzolina sui social - ad insultarmi pubblicamente, fomentare aggressioni verbali e allusioni sessuali. Minacciarmi di morte. Un cyberbullo, a tutti gli effetti».

     

    Contattata da «La Stampa», l' ex ministra non nasconde tutta la sua amarezza: «È una vicenda triste», dice. E si augura però una reazione: «Non ho ancora sentito il ministro Patrizio Bianchi, ma spero intervenga. E mi aspetto che prenda le distanze. Se si è un docente, oltre che sindacalista, non si può usare un linguaggio rabbioso. Nelle scuole si insegna gentilezza e rispetto, l' educazione viene prima di tutto». Per come si comporta, aggiunge, «Vespa non dovrebbe essere docente, figuriamoci avere un ruolo di responsabilità sul governo della scuola italiana».

    LUCIA AZZOLINA LUCIA AZZOLINA

     

    Al centro della polemica (e delle accuse in tribunale) ci sono una serie di messaggi carichi di sessismo e con una buona dose di violenza verbale, dove viene usato di tutto per sconfessare il lavoro di Azzolina, fuorché le sue scelte politiche da ministra. Dal colore del suo rossetto all' aspetto fisico, fino - appunto - ad una non troppo velata minaccia comparsa sui social: «Lei la scava (la fossa, ndr) e noi la atterriamo!».

     

    rossano sasso della lega rossano sasso della lega

    Messaggi scomparsi dal web, che «La Stampa» ha potuto però visionare. «Ha provato a nascondere i contenuti rimuovendoli dalle proprie pagine - conferma anche Azzolina -, questo non gli ha impedito di essere imputato in un processo che inizierà a breve. Ma non è una questione di legalità. O, almeno, non solo. È una questione di opportunità e di civiltà. Questo signore la sera sfoga i propri istinti sessuali su bocche e rossetti rossi e minaccia di morte un esponente di Governo, la mattina dopo si presenta come "educatore" a scuola».

    lucia azzolina lucia azzolina

     

    Sasso però ammette a «La Stampa» di non aver nemmeno chiesto al suo collaboratore di leggere quei commenti, perché «tra qualche settimana sarà il tribunale a decidere. Fino a prova contraria è innocente e mi auguro che risulti innocente» anche per i giudici.

    matteo salvini con rossano sasso matteo salvini con rossano sasso

     

    «Ma per Azzolina - aggiunge - è colpevole di essere un precario che ha lottato per i propri diritti». In difesa di Azzolina si schiera invece il Movimento, a partire dal capo politico Vito Crimi: «È un atto provocatorio, di inciviltà - scrive su Facebook -. Fare subito marcia indietro e scusarsi è il minimo». Solidarietà che arriva anche dal Pd: «È un' offesa e una provocazione non solo per Azzolina - scrive su Twitter il vicesegretario Pd, Peppe Provenzano -, ma per tutti quanti si battono contro la violenza verbale».

    ROSSANO SASSO PASQUALE VESPA AZZOLINA ROSSANO SASSO PASQUALE VESPA AZZOLINA

     

    Sasso però non fa marcia indietro. «Azzolina non è nuova ad attacchi nei confronti di insegnanti e dirigenti scolastici che hanno manifestato dissenso nei confronti delle sue politiche. Il professor Vespa - sostiene - è un simbolo dei diritti dei lavoratori più deboli, che adesso si vorrebbe fare passare come uno stalker e come un molestatore».

     

    Sottolinea poi la sua piena fiducia nella magistratura, «ma se qualcuno pensa di intimidire o rallentare l' azione di governo, volta alla giusta ripartenza della scuola e all' eliminazione del precariato, si sbaglia di grosso». Insomma, Vespa resterà al suo posto.

     

    rossano sasso e il dante di topolino rossano sasso e il dante di topolino

    Del sottosegretario leghista si erano perse le tracce da un po'. Dal giorno della sua nomina, quando citò una frase di Topolino scambiandola per una terzina di Dante. Allora chiese scusa e promise di rileggere la Divina Commedia. Poi emerse il potenziale conflitto d' interessi della moglie, avvocata specializzata in ricorsi contro il ministero dell' Istruzione. E lui assicurò che la moglie non avrebbe più preso parte ad alcun procedimento contro il Miur. Questa volta, invece, nessuna riparazione. Attenderà che la magistratura «riporti fatti e dinamiche nella giusta prospettiva».

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