Francesco Olivo per “la Stampa”
guido crosetto
[…] Nel sesto decreto che state preparando ci sono anche armi di artiglieria e mezzi terrestri?
«Sono cose che ho letto sui giornali, ma nel decreto che stiamo scrivendo non ce n'è traccia».
Joe Biden ha ringraziato l'Italia per l'invio dell'artiglieria.
«Non posso parlare del contenuto dei decreti emanato dal precedente governo. In quello che sarà approvato da questo non sono previste armi di artiglieria».
biden e zelensky alla casa bianca
[…] I tedeschi prima di dare il via libera, hanno tentennato molto, perché?
«Le pressioni internazionali che la Germania ha subito sono assurde. A differenza di quanto fanno alcuni politici con l'Italia, io non mi intrometto nel dibattito interno di altri Paesi. Ma non può sfuggire il dettaglio che il governo tedesco sia formato da una coalizione di partiti che in campagna elettorale avevano proposto una forte riduzione della spesa militare».
RUSSIA - MILITARI DURANTE LA PARATA
Siamo in una fase diversa del conflitto?
«Sì, perché la Russia ha cambiato atteggiamento. È in arrivo una pesante campagna sul terreno e ci sono 300 mila soldati che la Russia sta formando per inviarli al fronte. L'Ucraina deve compensare la differenza numerica delle forze in campo. È per questo che le loro richieste di sostegno militare sono aumentate».
Le richieste sono cambiate?
«Fino a qualche settimana fa la richiesta era di mezzi di difesa anti missile, adesso il governo ucraino chiede anche carri armati».
vladimir putin in fabbrica a san pietroburgo
Il protrarsi della guerra può generare spaesamento nelle opinioni pubbliche occidentali?
«La percezione delle opinioni pubbliche, non solo in Italia, è che questa guerra sia all'origine della crisi economica, e cresce il rischio che ci sia qualcuno che dia la colpa all'Ucraina, spaccando i nostri Paesi. È quello su cui punta Putin. C'è un terreno su cui la Russia e la Cina hanno un vantaggio rispetto agli altri, specialmente alle nostre democrazie occidentali: non hanno delle opinioni pubbliche a cui rispondere. I governi democratici occidentali invece devono prendere decisioni che vanno sempre spiegate, condivise e accettate dall'opinione pubblica. È il bello del consenso democratico.
Ma in un momento di crisi questo può rappresentare un fattore di debolezza».
CARRO ARMATO ABRAMS
Qualche osservatore dice: l'unico modo per far vincere la guerra all'Ucraina è un intervento militare della Nato. È un'ipotesi sul tavolo?
«Non si tratta di vincere la guerra, ma di far capire a Putin che non la può vincere lui e costringerlo a sedersi al tavolo della pace, perché non c'è alternativa alla trattativa diplomatica. […]».
vladimir putin in fabbrica a san pietroburgo
Come provocano l'Italia i russi?
«Con le fake news che la Russia e anche l'ambasciata russa in Italia fanno circolare. Come la bugia che l'Italia esporta e vende mine antiuomo nei luoghi del conflitto. Peccato che l'Italia non produca da circa trent'anni […]».
È pessimista sullo sviluppo del conflitto?
«[…] sono preoccupato perché vedo allontanarsi la prospettiva di una pace che non sia solo di facciata. Al contrario, si stanno scavando solchi di odio che creano fenomeni di intossicazione mediatica e diplomatica che coinvolgono peraltro sempre più nazioni».
CARRI ARMATI ABRAMS
Esiste il rischio che, a forza di consegnare armi all'Ucraina, l'Italia resti sguarnita da un punto di vista militare?
«[…] non si andrà mai oltre una soglia di rischio che possa intaccare la capacità militare di difendere l'Italia».
Siamo lontani da quella soglia?
«Siamo in grado di difenderci come due anni fa, non abbiamo intaccato la nostra capacità difensiva a causa del conflitto in atto. Semmai lo abbiamo fatto per altri motivi».
LA BATTAGLIA DEI CARRI ARMATI
A cosa si riferisce?
«Chi si preoccupa oggi poteva preoccuparsi negli scorsi vent'anni quando non si è investito a sufficienza nel settore della Difesa».
Perché il governo Meloni si sta concentrando sul Mediterraneo, solo per fermare le partenze dei migranti?
«No, c'è una strategia più ampia. Noi da soli siamo morti, lo dico non solo rispetto all'Europa, ma anche rispetto all'altra sponda del Mediterraneo. Da lì dipende la nostra sicurezza, la nostra capacità di crescere economicamente, quella di contare nel mondo. Noi siamo stati centrali quando abbiamo dimostrato di essere un ponte con l'Africa e proprio perché siamo accettati da quei popoli e Stati come Paese amico, credibile e rispettoso».
VLADIMIR PUTIN
La presenza russa e cinese in Africa è un pericolo anche per l'Europa?
«La penetrazione russa e cinese è un suicidio collettivo del nostro Continente. […] Se non interveniamo, la povertà dell'Africa comporterà la distruzione dell'Europa». […]