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    "LO STATO HA IL DOVERE DI STIMOLARE CHI VUOLE LAUREARSI MA NON SIAMO TUTTI UGUALI. C’E’ CHI NON VUOLE PIU’ STUDIARE” – IL MINISTRO NELLO MUSUMECI CONTRO IL MITO DEL “PEZZO DI CARTA”: “SMETTIAMOLA DI DEMONIZZARE IL LAVORO MANUALE. LA TUTA SPORCA DI UN MECCANICO NON HA NULLA DA INVIDIARE A UN CAMICE BIANCO DI UN PRIMARIO OSPEDALIERO. E' IL LAVORO ONESTO CHE FA L'UOMO. E INVECE ABBIAMO SPIEGATO AI RAGAZZI CHE PER ENTRARE NELLA BUONA SOCIETÀ BISOGNA PER FORZA AVERE LA LAUREA - UN GIOVANE A 20 ANNI HA BISOGNO DI IMPARARE UN MESTIERE”


     
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    nello musumeci si dimette 4 nello musumeci si dimette 4

    (ANSA) - ROMA, 17 DIC - "Smettiamola di demonizzare il lavoro manuale. La tuta sporca di un meccanico non ha nulla da invidiare a un camice bianco di un primario ospedaliero. E' il lavoro onesto che fa l'uomo. E invece abbiamo spiegato ai ragazzi che per entrare nella buona società bisogna per forza avere la laurea".

     

    Lo ha detto il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, durante un incontro sul reddito di cittadinanza durante la festa per il 10° anniversario di Fratelli d'Italia, a piazza del Popolo a Roma. "Lo Stato ha il dovere di stimolare l'obiettivo della laurea, di sostenere chi vuole laurearsi o specializzarsi, ma non siamo tutti uguali - ha evidenziato -. Ci sono ragazzi al Sud che a 17-18 anni vogliono prendere il diploma e non vogliono più studiare.

    nello musumeci foto di bacco (1) nello musumeci foto di bacco (1)

     

    Lo Stato ha il dovere di stimolare l'obiettivo della laurea, di sostenere chi vuole laurearsi o specializzarsi, ma non siamo tutti uguali. Ci sono ragazzi al Sud che a 17-18 anni vogliono prendere il diploma e non vogliono più studiare". "Formiamo i giovani, riattiviamo un meccanismo delle politiche attive del lavoro - ha concluso -, un giovane a 20 anni ha bisogno di imparare un mestiere e le offerte formative devono essere legate alle esigenze del mercato del lavoro. Ad un ragazzo al quale non abbiamo insegnato a lavorare abbiamo negato il diritto al futuro".

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