Michelangelo Colombo per www.startmag.it
moscovici
CHE COSA HA DETTO MOSCOVICI SULLO SFORAMENTO DELLA FRANCIA
Il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, intervistato dal Parisien, ritiene che un eventuale sforamento, oltre il 3% del rapporto tra deficit e Pil, dopo l’annuncio delle misure del presidente Emmanuel Macron per smorzare la rabbia dei gilet gialli “può essere preso in considerazione”, anche se in modo “limitato, temporaneo ed eccezionale”. Per Moscovici la situazione della Francia non può essere paragonata a quella italiana.
moscovici la francia puo sforare il 3 percento
ECCO LA SPIEGAZIONE DI MOSCOVICI SU FRANCIA E GERMANIA
“Se ci riferiamo alle regole, oltrepassare questo limite (del 3%) può essere preso in considerazione in modo limitato, temporaneo, eccezionale”, afferma Moscovici nell’intervista a Le Parisien. “Ogni parola conta – prosegue il commissario francese – l’eventuale sforamento del 3% non deve protrarsi per due anni consecutivi né eccedere 3,5% su un anno”.
IL GIUDIZIO DI MOSCOVICI SULLE MISURE DI MACRON
Per Moscovici le misure annunciate lunedì sera da Macron (e stimate intorno ai 10 miliardi di euro) sono “indispensabili per rispondere all’urgenza del potere d’acquisto”. Alla domanda di Le Parisien su un trattamento di favore alla Francia rispetto all’Italia sui conti pubblici Moscovici smentisce con forza. “Non c’è nessuna indulgenza, sono le nostre regole, soltanto le nostre regole”, insiste il commissario, aggiungendo: “Soprattutto non facciamo come se ci fosse da una parte una severità eccessiva e dall’altra non so quale lassismo”.
moscovici e macron
LE DIFFERENZE TRA ITALIA E FRANCIA SECONDO MOSCOVICI
Per il commissario socialista francese a Bruxelles, il paragone con l’Italia “è allettante ma sbagliato perché sono due situazione totalmente diverse”. “La Commissione europea sorveglia il debito italiano da tanti anni”, cosa che invece non ha “mai fatto” per la Francia.
LE PAROLE DI SALVINI SU MOSCOVICI E LA FRANCIA
il leghista mauro zanni su moscovici
“Sono ottimista sul fatto che la soluzione si trovi almeno noi come italiani. Noi come italiani la soluzione l’abbiamo trovata, confido nel buonsenso di Bruxelles e mi rifiuto di immaginare che si faccia finta di niente di fronte alle richieste miliardarie di un Macron in difficoltà e si facciano le pulci all’Italia. Sarebbe la fine di questa Unione europea”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini da Gerusalemme. “Rientro a a Roma oggi pomeriggio e per occuparmi dello 0.1% di deficit e di tutta la discussione italiana”, aggiunge. “Se ho sentito Di Maio? Onestamente no”, conclude.
EUROPA IN ALLARME
Eppure l’Unione europea è già in allarme sulla Francia, scrive Il Sole 24 Ore oggi, a dispetto delle rassicurazioni che arrivano da Parigi: “Le misure proposte da Emmanuel Macron corrono il rischio – in assenza di interventi correttivi – di portare fuori strada un bilancio pubblico che ha già lasciato molto perplessi i commissari e spingere il deficit oltre la soglia del 3%, forse persino al 3,6 per cento”.
pierre moscovici
I DETTAGLI DELLE MISURE ANNUNCIATE DA MACRON
Mancano ancora i dettagli, ma Olivier Dussopt, segretario di Stato francese con competenza sul budget, ha – già lunedì sera – quantificato il costo complessivo delle misure, che entreranno in vigore a gennaio, in otto-dieci miliardi di euro. L’annullamento dell’incremento dei contributi per alcuni pensionati potrebbe costare – secondo Les Echos – tra 1,5 e 2 miliardi, la defiscalizzazione degli straordinari fino a tre miliardi, la defiscalizzazione dei bonus quasi un miliardo e l’annullamento delle tasse sui carburanti fino a 4 miliardi. Altre stime puntano a 11 miliardi. Tenendo conto che il governo francese valuta in 2.040 miliardi il Pil nominale dell’anno prossimo è facile stimare – semplicisticamente e immaginando un Pil invariato – un aggravio del deficit compreso tra lo 0,33-0,45%.
moscovici macron
IL GIUDIZIO DEL SOLE 24 ORE
“Difficile che le misure possano avere un vero effetto espansivo, spingendo ulteriormente il Pil nominale (e quindi il denominatore). Per quanto non brillantissimo – ma il terzo trimestre è andato piuttosto bene, senza i problemi di Germania e Italia – l’andamento del Pil francese sembra essere addirittura un po’ surriscaldato, se confrontato con il trend di fondo. La Commissione europea crede – sulla base di un’analisi più raffinata -che sia invece lievemente al di sotto del potenziale. In ogni caso non si possono immaginare moltiplicatori alti. Gli obiettivi delle misure di Macron sono del resto sociali e politici, non certo economici: non puntano a una crescita più rapida”.
TRIA E MOSCOVICI moscovici macron